Il Consiglio democratico siriano chiede alle Nazioni Unite di agire immediatamente contro l’annunciata invasione della Turchia

A seguito delle nuove minacce di invasione dello Stato turco, il Consiglio democratico siriano (MSD) ha esortato la comunità internazionale, in particolare le Nazioni Unite, ad “intervenire immediatamente”.

Il Consiglio democratico siriano (CDS) ha invitato le Nazioni Unite e la coalizione internazionale anti-ISIS ad agire immediatamente contro l’annunciata invasione della Turchia nella regione autonoma della Siria settentrionale e orientale. La minaccia del leader turco Erdogan è diretta contro la sovranità della Siria, lo ha affermato il MSD in un comunicato diffuso giovedì.

Il Consiglio democratico siriano ha dichiarato: “L’obiettivo del tentativo di reinsediare i siriani in altre regioni a seguito all’espulsione delle popolazioni autoctone della Siria settentrionale è quello di modificare la struttura demografica dei territori curdi. Ciò viola la risoluzione internazionale 2254 sul ritorno dei profughi ed è un crimine crudele.

L’area di 30 chilometri a cui si riferisce Erdogan è popolata da curdi, siriaci, armeni e yazidi. In questa regione ci sono anche membri detenuti dell’Isis e le loro famiglie”. Lo Stato turco non ha stabilito una “zona di sicurezza” ad Afrin, Idlib, Girê Spî, al-Bab e Serêkaniyê, ma piuttosto un regime di occupazione e ha utilizzato i siriani come bande nelle guerre straniere, ha osservato la dichiarazione di del CDS che ha inoltre affermato: “È evidente che lo Stato turco vuole costruire un emirato e radunarvi estremisti e jihadisti. La Siria settentrionale deve diventare un rifugio sicuro per i sostenitori di un califfato islamista. La regione della Siria settentrionale e orientale è minacciata dal ritorno dell’Isis, le cui cellule qui rimangono attive. Alcuni mesi fa l’Isis ha attaccato il carcere di Sina a Hesekê. L’obiettivo di questo attacco era di liberare i principali islamisti e decine di migliaia di parenti a nel campo Hol. L’Isis voleva riprendere il controllo dell’area”.

Invito all’Onu e alla comunità internazionale

Avvertendo che le minacce dello Stato turco mettono in pericolo il futuro e la pace a livello internazionale e regionale, il Consiglio democrtico siriano ha sottolineato che lo Stato turco ” renderà vani tutti gli sforzi contro il terrorismo”.

“Questo mette in pericolo anche le prospettive di una soluzione politica in Siria. Lo Stato turco cerca di conferire potere geopolitico a terroristi ed estremisti in nome dell’opposizione e coinvolgerli nelle attività future in Siria.Condanniamo qualsiasi potenziale operazione militare. L’AKP sta tentando di destabilizzare gli sforzi di pace siriani e le iniziative di stabilità internazionale. I paesi che fanno parte della Coalizione internazionale contro l’Isis hanno una grande responsabilità. Possono impedire allo stato turco di causare disastri umanitari, migrazioni, genocidi etnici e interventi in particolare contro yazidi, curdi e cristiani. Esortiamo la comunità internazionale e le Nazioni Unite a prendere una posizione seria contro le minacce dello Stato turco, a intervenire immediatamente e ad assumere una posizione forte e risoluta per difendere le ultime speranze dei siriani in una soluzione politica. Esortiamo inoltre i siriani e i loro rappresentanti a dare la priorità agli obblighi nazionali rispetto agli interessi politici al fine di affrontare la questione siriana attraverso il dialogo”.