Il 40 percento dei prigionieri politici in Iran sono curdi

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha affermato che la considerazione dei diritti umani del presidente iraniano Hassan Rouhani rimane simbolica con seri sforzi di miglioramento ancora da vedere.

Nel suo rapporto annuale sui diritti umani in Iran,Ban Ki-moon,il Segretario Generale delle Nazioni Unite,ha espresso preoccupazione che i tassi delle esecuzioni sono aumentati.Il rapporto afferma “Il presidente Rouhani si è impegnato a ridurre le restrizioni sulla libertà di espressione e di assicurare sicurezza alla stampa”.

Il rapporto aggiunge”Sfortunatamente,quelle promesse non hanno ancora portato a miglioramenti significativi e le restrizioni sulla libertà di espressione continuano a influenzare molti settori della vita”.

Ban Ki-moon ha aggiunto che i giornalisti hanno ancora ostacoli davanti a loro e diverse minoranze religiose ed etniche continuano ad affrontare la persecuzione.Intanto,attivisti dei diritti umani in Iran affermano che il 40% dei prigionieri politici in Iran sono curdi.

In questo contingente, 15 si trovano di fronte all’esecuzione.In passato hanno anche annunciato che nei due mesi precedenti che 140 persone nelle città curde sono state arrestate,111 dei quali dalle forze di sicurezza.

Secondo report dei media,ci sono state tra le 624 e le 727 esecuzioni in Iran nello scorso anno.Le stime delle esecuzioni per il 2012 vanno dalle 314 alle 580.