İHD: Öcalan e tutti i prigionieri politici devono essere liberati

L’Associazione per i Diritti Umani (IHD) ha rilasciato una dichiarazione scritta nel 29° anniversario della sua fondazione e ha auspicato la libertà del leader del popolo curdo, Abdullah Öcalan, e di tutti i prigionieri politici.

L’IHD era formato da 98 difensori dei diritti umani il 17 luglio 1986 e ha proseguito la sua attività in materia di diritti umani e libertà per tutto il periodo post intervento militare in Turchia. IHD ha rimarcato il suo ruolo nello sviluppo della difesa dei diritti umani in Turchia e commemorato Rıdvan Kızgın così come centinaia di altri dipendenti di IHD che sono stati imprigionati o uccisi dalle forze di Stato.

L’IHD ha commemorato il suo socio fondatore, Zia Leman Fırtına, morta il 2 aprile 2015, e ha dichiarato che è suo obiettivo sostenere e favorire la lotta del Cumartesi (Sabato) e le Madri della Pace che hanno perso i loro figli in carcere dopo l’intervento militare del 12 settembre.

‘La Turchia non può andare avanti con l’attuale Costituzione’
L’IHD ha dichiarato che la Costituzione vigente, basata sull’etnia turca e sulla fede musulmana sunnita, venera ideologie statali nazionaliste e militariste, e che la Turchia non può andare avanti con l’attuale costituzione. L’IHD ha evidenziato la mancanza di una nuova costituzione nonostante le promesse fatte dai partiti politici di redigere una nuova costituzione, durante le 25° elezioni parlamentari del 7 giugno.

‘Gli appelli di Öcalan hanno portato il processo di soluzione a un punto di non ritorno’
L’IHD ha dichiarato che la questione curda è entrata in una nuova fase e gli appelli di Abdullah Öcalan fatti il 21 marzo del 2013, 2014 e 2015, letti durante le celebrazioni del Newroz di Diyarbakır, hanno portato il processo di soluzione a un punto di non ritorno. L’IHD ha sottolineato l’importanza della dichiarazione congiunta di Dolmabahçe del 28 Febbraio 2015, in cui i rappresentanti dello stato e dell’HDP hanno letto la dichiarazione redatta da Abdullah Öcalan, e ha criticato la decisione del Presidente Erdogan di fermare i negoziati contrariamente alla realizzazione della dichiarazione del leader curdo. L’IHD ha osservato che il cessate il fuoco continua, nonostante l’approccio di Erdogan, e i popoli della Turchia hanno votato per il processo di pace durante le elezioni del 7 giugno 2015.

‘I massacri continuano’
L’IHD ha dichiarato che l’insistenza dell’AKP sulle sue politiche autoritarie, oltre al fallimento della rimozione della soglia di sbarramento, la limitazione delle autorità governative locali, e il fallimento della democratizzazione del regime dei partiti politici, è costato alla Turchia un caro prezzo. L’IHD ha rimarcato che lo Stato aveva risposto alle proteste di Gezi e Kobanê con lo Stato di Polizia, e gli elettori hanno detto ‘No’ all’autoritarismo dello Stato durante le elezioni del 7 giugno.

L’IHD ha riportato che:
2.964 omicidi irrisolti hanno avuto luogo tra il 1990 e il 2014,
2.194 esecuzioni extragiudiziali sono avvenute tra il 1991 e il 2014,
1.308 persone sono morte nelle stazioni di polizia e nelle carceri tra il 1980 e il 2014,
940 civili sono scomparsi sotto custodia statale tra il 1980 e il 2014, e
23.758 persone (guerriglieri del Pkk, soldati, poliziotti e guardie di villaggio) hanno perso la vita durante gli scontri armati tra il 1993 e il 2014.
L’IHD ha dichiarato che 2 mila e 616 persone sono state uccise dallo Stato turco e dal PKK tra il 1993 e il 2014, 330 persone hanno perso la vita a causa di mine tra il 2002 e il 2014, e 432 soldati e agenti di polizia sono morti a causa di “casi sospetti di suicidio” tra il 2003 e il 2014.
‘Ocalan deve essere liberato’

L’IHD ha concluso la sua dichiarazione, invitando la Turchia a prendere in considerazione un’amnistia globale e a prendere le misure necessarie per la libertà del leader del popolo curdo Abdullah Öcalan e di tutti i prigionieri politici.