I familiari degli scomparsi chiedono giustizia

I presidi dell’associazione per i Diritti Umani (IHD) e dei familiari degli scomparsi sono continuati per la 221a settimana per chiedere che sia rivelato ció che è successo alle persone assassinate negli Anni Novanta: i loro omicidi restano ancora irrisolti.

Al presidio settimanale, che si tiene con lo slogan “Trovate gli scomparsi, processate i colpevoli” di fronte al Monumento per il Diritto alla Vita a Kosuyolu Park a Diyarbakır, hanno partecipato la deputata del Partito della Pace e della Democrazia (BDP) Nursel Aydoğan, rappresentanti e membri della sede di Diyarbakır dell’IHD, rappresentanti dell’Iniziativa Madri della Pace, il MEYA-DER e anche numerosi familiari delle persone scomparse.

Durante il suo intervento, il Presidente della sede di Diyarbakır dell’IHD Raci Bilici ha richiamato l’attenzione sull’importanza del processo in corso di democratizzazione e soluzione della questione kurda ed ha invitato tutte le formazioni a dimostrare sensibilità verso di esso e ad evitare comportamenti provocatori. Bilici ha sottolineato che l’attività militare e le operazioni in corso nella regione kurda dovrebbero terminare, le forze militari turche attive sul posto dovrebbero ritirarsi e l’attività delle guardie di villaggio dovrebbe cessare, in linea con il ritiro delle forze del PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) che inizierà l’8 Maggio. Riferendosi ai processi KCK in corso, Bilici ha affermato che i rappresentanti politici kurdi che sono vittima della violazione della libertà d’espressione e d’organizzazione dovrebbero essere rilasciati al più presto.

In seguito all’intervento di Bilici’s, la rappresentante dell’IHD di Diyarbakır Gamze Yalçın ha raccontato la storia di Haldun Ünver, di cui non si conosce la sorte dal 1996, anno in cui sarebbe stato visto per l’ultima volta presso il valico di confine di Habur.

Intervenendo in seguito, la deputata del BDP Nursel Aydoğan ha sottolineato che rivelare la verità sulle persone scomparse e fare giustizia dovrebbe essere il primo passo da effettuare nell’ambito del processo di pace attualmente in corso.

ANF Amed