I diari dei guerriglieri del PKK

Nessuna parola, nessuna frase e nessuna lingua potrebbero mai esprimere ciò che carta e penna di un diario di guerriglia può comunicare.

Nessuna annotazione sui diari dei guerriglieri, riportata con la penna in parole silenziose, può corrispondere a qualcosa di espresso a voce. I guerriglieri adornano i loro preziosi diari con immagini del loro leader Apo e dei loro compagni martiri, riempiendo le pagine con loro citazioni. I diari sono infatti a loro molto cari. Si può affermare con sicurezza che ogni guerrigliero sia in possesso di un diario. Di fatto, i guerriglieri sono per questo ritenuti i migliori artisti; per questo motivo, essi desiderano fortemente trasmettere le loro storie e la loro vita alle generazioni seguenti in modo libero.

I diari dei guerriglieri contengono soprattutto storie dei martiri, aneddoti sul leader del Popolo Curdo, commoventi ricordi dei guerriglieri e gli splendidi paesaggi. Essendo coloro che stanno vivendo e vedendo con i loro occhi tutta la bellezza, la fatica e il dolore, essi sono veramente capaci di descrivere il tutto con grande accuratezza. Dopo tutto, le frasi più veritiere e toccanti possono essere scritte solo da chi le sta vivendo dall’interno e può mettere per iscritto ciò che prova nel profondo del cuore, lasciandosi dietro la verità come eredità tramite l’inchiostro delle penne. Con carta e matita i guerriglieri stanno provando l’essenza di molte verità.

Tra i ranghi dei guerriglieri si trovano molti combattenti che erano analfabeti nella loro vita da civili, ma che hanno imparato a leggere e scrivere grazie al PKK, e che hanno iniziato a trascrivere la loro vita da soli entusiasticamente. I guerriglieri che riempiono i loro diari dicono spesso riguardo ai loro libricini: “Abbiamo di fatto imparato tutto solo nel PKK. Inizialmente abbiamo imparato ad amare la vita e di conseguenza la nostra vita, e il nostro futuro ha acquisito importanza. Ad essere onesti, non c’era nessuna vita di cui potevamo scrivere prima del PKK. E quando non c’è vita, cosa rimane da poter scrivere?”

Abbiamo fatto alcune fotografie delle annotazioni dei diari dei guerriglieri che mostrano quanto tengano ad essi. Ecco alcune delle loro calligrafie e delle loro emozioni trasmesse.

ANF Images

di Gulan Avrel