HPG: La costruzione di basi militari è una minaccia per il cessate il fuoco

Il Centro Comunicazione e Stampa delle Forze di Difesa del Popolo (HPG-BIM) ha rilasciato una dichiarazione scritta notando che ci sono state una serie di azioni contro la costruzione di basi militari sulla vetta di Meskan ad Hakkari ed a Dersim, ammonendo l’esercito turco a rispettare le condizioni del cessate il fuoco.

Nella sua dichiarazione l’HPG-BIM ha affermato: “L’esercito turco sta approfittando del cessate il fuoco per costruire nuove basi militari in molti luoghi. Questo costituisce un’infrazione del cessate il fuoco. Nonostante l’opposizione della gente del Kurdistan e dell’opinione pubblica vicina alla causa della pace, questa politica non è stata abbandonata. Questa linea è rischiosa e pericolosa.”

L’HPG-BIM ha detto che le forze della guerriglia hanno condotto una serie di azioni di avvertimento contro la costruzione di basi militari sulla vetta di Meskan ed a Dersim, chiedendo all’esercito turco di rispettare il cessate il fuoco.

La dichiarazione dell’HPG-BIM recita: “In particolare ad Hakkari sulla vetta di Meskan l’esercito turco ha causato molti feriti lanciando pietre contro donne anziane e perseverando nella politica di costruzione di basi militari. Per questa ragione la sera del 3 maggio le nostre forze della guerriglia hanno aperto il fuoco contro le forze turche sulla vetta di Meskan. Inoltre ci sono state azioni contro la costruzione di una base militare vicino al villaggio di Sütlüce (Tülük) a Dersim il 1 maggio.

Il 4 maggio un veicolo di proprietà di un’impresa che sta costruendo una diga per scopi militari nel villaggio di Cêlik nel distretto di Lice ad Amed è stato bruciato come avvertimento dopo che i precedenti avvisi erano stati ignorati. Come risultato di queste azioni, l’esercito turco ha subito perdite sulla vetta di Meskan ed a Dersim, ma non è stato possibile ottenere informazioni certe. Queste azioni di avvertiment sono anche un appello all’esercito turco perché rispetti le condizioni del cessate il fuoco. All’attenzione dell’opinione pubblica democratica e del popolo de Kurdistan.”