HDP: lo stato vuole svuotare il Kurdistan

Dersim Dağ, deputata di Amed dell’HDP, ha ricordato che nel corso della storia lo stato turco ha usato la stessa politica contro i curdi e il Kurdistan.

Le foreste del Kurdistan furono date alle fiamme dallo stato per la prima volta nel 1925, durante la ribellione di Sheik Said, continuando a bruciare durante il massacro di Dersim e la legge sulla riforma orientale.

Negli anni ’90 le forze dello stato, che avevano imposto una politica di immigrazione forzata, appiccarono deliberatamente il fuoco ad aree boscose per proteggere basi militari e avamposti.

Quasi ogni anno le foreste del Kurdistan sono sistematicamente date alle fiamme. Quest’estate è avvenuto a Lice, Dara Hênê, Cudi, Gabar, Herekol, Besta e Dersim, dove le foreste sono state bruciate dalle forze statali che hanno ridotto in cenere migliaia di ettari.

Sono state distrutte migliaia di specie viventi nelle foreste.

Dersim Dağ, deputata di Amed dell’HDP, ha parlato all’ANF riguardo il problema degli incendi boschivi in Kurdistan.

“Gli incendi cominciati a Lice dall’inizio dell’estate sono continuati anche in altre regioni”, ha affermato Dağ, aggiungendo che i soldati turchi danno sistematicamente fuoco alle foreste curde usando come pretesti quelli di ‘operazione militare’ e ‘zona proibita’.

Lo stato ha condotto le stesse politiche nel corso della storia

Venti giorni fa, nell’area di Alibogazi a Hozat, in conseguenza dei bombardamenti delle forze statali ettari di territorio hanno preso fuoco e sono stati spenti solo grazie agli sforzi dei cittadini preoccupati.

“Sfortunatamente, qualche giorno fa, un’altra parte di Dersim è stata data alle fiamme dalle forze statali e il fuoco sta ancora bruciando”, ha affermato Dağ.

Un appello ai difensori della natura

Ricordando che lo stato turco ha continuato ad essere ostile alla natura del Kurdistan e ai curdi, la deputata di Amed dell’HDP ha affermato: “Lo stato voleva distruggere Dersim nel 1938 e voleva costringere la gente a lasciare quei territori. Adesso sta facendo lo stesso, provando a distruggere la natura e la cultura di Dersim. Non sono solo nemici della nostra lingua e della nostra cultura, sono nemici anche della nostra natura”.

Lo stato deve abbandonare questa politica di ostilità, ha affermato Dağ. “Lotteremo contro le politiche di assimilazione e genocidio fino alla fine. Non lasceremo che distruggano la nostra natura e la nostra cultura. Chi ama la natura e vede se stesso come un suo difensore, non dovrebbe rimanere in silenzio riguardo gli incendi di Dersim e del Kurdistan”.

Facendo notare che lo stato turco sta ancora portando avanti le stesse politiche fasciste degli anni ‘90, Dağ ha affermato: “Negli anni ’90 lo stato costrinse la gente ad abbandonare le proprie case cacciandola letteralmente col fuoco dai propri villaggi. Bruciarono case e animali”.

Lo stato, ha insistito la deputata di Amed, “vuole svuotare il Kurdistan e lo sta facendo attraverso le stesse politiche. Le pratiche statali degli anni ‘90 sono le stesse di quelle del 2018. Il fascismo dello stato contro i curdi e la natura del Kurdistan è in aumento. E noi continueremo a lottare contro questo fascismo.”