HDP Europa lancia la campagna “Una lettera è una visita inaspettata”

Ricordando le parole di Nietsche, “Una lettera è una visita inaspettata”, HDP Europa ha lanciato una campagna di solidarietà con i prigionieri politici del partito nelle carceri turche.

In una dichiarazione per il lancio della campagna HDP Europa ha dichiarato: “Sotto il regime di Erdogan, chiunque non sia d’accordo con le sue opinioni viene imprigionato e trasformato in ostaggio; politici, parlamentari, co-sindaci delle municipalità, giornalisti, accademici, difensori dei diritti delle donne, giovani, studenti universitari, scrittori e artisti. Il regime lo fa creando un clima di paura all’interno dell’intera società”. Nonostante le sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo, il regime di Erdogan li tiene in carcere.

I nostri co-presidenti delle municipalità, parlamentari, amministratori, le nostre consigliere comunali, i membri dell’organizzazione giovanile e tutti gli altri attivisti sono tenuti prigionieri non perché commettono crimini, ma perché stanno organizzando una società basata sulla libertà democratica, ecologica e delle donne in Turchia.

Adesso come compagni e amici, lanceremo una campagna per mostrare loro la nostra solidarietà”.

Siamo fermamente convinti che “i limiti alla libertà non saranno limitati dalle mura carcerarie!”

HDP Europa ha aggiunto: “Se qualcuno scriverà una lettera ai nostri amici nelle carceri turche darà un contributo significativo in nome della solidarietà.

Che tu sia un parlamentare eletto, un rappresentante di un partito politico, un sindaco, un accademico o che tu creda nella libertà, scrivi una lettera per mostrare solidarietà ai prigionieri”.

40 politici di HDP detenuti (20 donne e 20 uomini) con un mandato elettorale, sono stati selezionati da HDP Europa e sono tra gli oltre 4.000 membri di HDP detenuti.

Nonostante le sentenze della CEDU, le seguenti persone sono sistematicamente detenute e incarcerate sulla base della volontà del regime senza alcuna base giuridica. Inoltre il governo turco si è finora rifiutato di applicare qualsiasi sentenza della CEDU.

 

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