Giustiziato in Iran il prigioniero politico curdo Mohammad Abdullahi

Secondo la Rete Curda dei Diritti Umani, il regime iraniano ha giustiziato martedì mattina il prigioniero politico curdo Mohammad Abdullahi e altri cinque prigionieri, accusati di traffico di droga, dopo il loro trasferimento nelle celle della prigione di Urmia.

I nomi dei cinque prigionieri sono Kamuran Pûrreft (Piranshahr), Tewhid Purmehdi (Urmia), Emir Ezizi, Cehangir Rezevizade (Urmia) e Cebrail Kenani (Urmia).

L’avvocato del prigioniero politico curdo Mohammad Abdullahi, Mustafa Ahmediyan, aveva precedentemente riferito alla Rete Curda dei Diritti Umani che il suo cliente era stato oggetto di ingiustizia e violazione dei diritti umani. Ahmediyan aveva anche esortato i funzionari iraniani a bloccare l’esecuzione.

A Mohammad Abdullahi è stato sparato e poi è stato detenuto dall’Intelligence Service di Urmia (Itlaat) il 24 maggio 2010. Abdullahi è stato successivamente portato in un ospedale militare e poi inviato al centro Itlaat di Urmia.

Abdullahi, 35 anni, era sposato e veniva dalla città di Bokan, di Urmia. E’ stato condannato a morte dal Tribunale Rivoluzionario Mahabad sulla base di un presunto aiuto al partito Komala. La condanna a morte gli è stata ufficialmente notificata il 3 aprile 2014 ed è stato giustiziato martedì mattina.

Il regime iraniano ha giustiziato di recente venti detenuti sunniti nella prigione Recayi nella città di Kerecê a Teheran.