FERMIAMO I MASSACRI DELLO STATO TURCO! IL SILENZIO È COMPLICE.
L’alleanza fascista tra Erdoğan e Bahçeli (leader del partito dei “Lupi Grigi”) prosegue con le sue politiche di distruzione, ripetendo i massacri che da anni commettono nelle città curde. Le politiche feroci iniziate nel villaggio di Xerabê Bava a Nusaybin, si sono estese ai villaggi di Talatê e Cibilgirav inclusi nella zona delle operazioni militari ed è evidente che presto verranno coinvolti altri villaggi.
Nei giorni scorsi le forze dello Stato turco hanno registrato la loro ferocia diffondendo sui social media video delle abitazioni che hanno messo a ferro e fuoco nel villaggio di Xerabê Bava (Koruköy) a Nusaybin, dove durante l’assedio in corso dal 1 febbraio scorso molti civili sono stati massacrati o feriti e torturati durante l’arresto. Molte abitazioni sono state distrutte e bruciate finora nel villaggio. Nel video non si possono vedere segni di scontri perché le case sono state bruciate dalle forze dello Stato.
A Talatê le forze dello Stato turco sono entrate con le ruspe e stanno demolendo case per poi darle alle fiamme. È stato dichiarato un coprifuoco nei villaggi di Talatê (Doğanlı) e Cibilgirav (Kuyular) a 7 km dal villaggio di Xerabê Bava.
Con coprifuoco, assedio, distruzione e atti di crudeltà le forze dello Stato turco vogliono rendere inabitabili le zone curde e far morire di fame persone e animali. La popolazione curda deve soccombere o lasciare i propri villaggi. Pensano di ottenere risultati con il classico metodo colonialista: invadono città e villaggi curdi con esercito, polizia e forze paramilitari per conquistare il dominio del territorio.
Negli anni ’30 e ’90 del secolo scorso, i massacri genocidi della popolazione curda da parte dello Stato turco venivano commessi in modo nascosto. Oggi questo non è possibile. Nonostante tutti I loro sforzi repressivi nel controllare i media e l’opinione pubblica, la loro ferocia è diventata di pubblico dominio. L’alleanza fascista Erdoğan-Bahçeli è direttamente responsabile della ferocia e dei massacri che vengono commessi.
L’alleanza fascista Erdoğan-Bahçeli punta a conquistare con queste politiche il consenso popolare in vista del referendum costituzionale con il quale vuole introdurre una dittatura fascista guidata da un solo uomo. Vogliono ottenere risultati nel più breve tempo possibile perché temono la sollevazione del Movimento di Liberazione Curdo con l’inizio della primavera. Ma dovranno rendere conto di ciò che hanno fatto. I loro crimini non resteranno nascosti e impuniti.
Facciamo appello all’opinione pubblica perché esprima la propria solidarietà alla popolazione curda e in particolare agli abitanti dei villaggi Xerabê Bava, Talatê e Cibilgirav che in questo momento sono oggetto di durissimi attacchi.
Invitiamo le organizzazioni italiane e internazionali per i diritti umani a denunciare quello che sta succedendo nei territori curdi nel sudest della Turchia e in particolare nell’area di Nusaybin. Esprimere solidarietà con la popolazione civile colpita e condannare le violazioni dei diritti umani e i crimini di guerra commessi dalle forze dello Stato turco è un dovere morale per tutte le persone che credono nella giustizia e nella democrazia.
Non è possibile restare in silenzio di fronte a quello che sta avvenendo. Tacere significa dimenticare di avere una coscienza. Chiunque si consideri umano deve dare ascolto alla propria coscienza e non restare in silenzio di fronte alle atrocità che vengono commesse proprio in questo momento.
SABATO 25 FEBBRAIO 2017 – ORE 16.00 – 18.00
PRESIDIO IN PIAZZA DEL COLOSSEO (lato Metro)
Centro Socio-Culturale Curdo Ararat – Rete Kurdistan Roma