“Ecco Kobanê!”

Il distretto di Idil a Sirnak ha resistito contro gli attacchi genocidi per 44 giorni.Una donna di nome Yıldız Gerçin,che vive nel quartiere Turgut Özal invita la gente nel suo giardino dicendo: “Qui sta Kobanê qui”. Le sue parole riassumono la resistenza e İdil.

La popolazione di Idil ha continuato a tornare alle loro case a Idil dopo gli attacchi genocidi dello stato che sono proseguiti per 44 giorni in città. Abbiamo visto Yıldız Gerçin, che vive nel quartiere Turgut Özal dove sono stati effettuati gli attacchi più intensi. Lei invita la gente nel suo giardino dicendo: “Qui sta Kobanê qui”. Dopo essere entrati nel giardino comincia a cucinare riso di frumento e stufato di fagioli bianchi sul fuoco.Lei ci ha spiegato perché ha paragonato İdil alla resistenza di Kobanê.”Non ci preoccupiamo per le case demolite, a patto che i giovani non siano rimasti uccisi. Non lasceremo mai le nostre case”. ha dice Yıldız.

“Questi membri delle forze speciali sono membri di Daesh. Erdogan ha portato qui i membri di Daesh.Hanno ucciso i nostri giovani. Hanno detto: “Ricostruiremo le vostre case”.Noi non vogliamo le vostre case e le vostre proprietà.Non vogliamo niente da voi. Non volgiamo il vostro aiuto, la vostra acqua e i vostro cibo.

“Noi abbiamo le stesse carte di identità loro.Noi non vogliamo nulla da loro.Vogliamo solo la nostra cultura e parlare nella nostra lingua. Erdoğan ha iniziato a praticare questa barbarie dopo le elezioni del 7 giugno. Erdoğan ha sacrificato i giovani per le elezioni. Polizia, soldati e le loro famiglie sono partner di Erdoğan. Devono rivoltarsi contro Erdogan per non permettere ai loro figli di essere sacrificati. Non permettete che i cuori delle madri vengano feriti.

Ci hanno detto, “lasciare la nostra terra”. Queste terre sono le nostre terre. Erdoğan, i soldati e la polizia deve lasciare queste terre non noi. Devono sapere che seguiremo il percorso dei nostri figli fino alla fine.

(ht/gc/gd)