Dopo 30 Marzo: La tensione continua a Ceylanpınar

La tensione è alta nella città di Ceylanpınar, situata a Urfa sul confine turco-siriano, in seguito alle elezioni amministrative turche del 30 marzo scorso.

Ceylanpınar forma un agglomerato urbano con la città di Serêkaniyê – sulle più grandi città del cantone di Cizre nel Rojava – ed è indicato anche come Serêkaniya Serxet, o ‘Serêkaniyê sopra il confine.’ Tensioni in città nascono da accuse di frode elettorale contro l’attuale Partito di Sviluppo e Giustiza (AKP), comprese le accuse che gli scrutini espressi a favore del BDP sono stati bruciati.

In migliaia si sono riuniti nel centro della città davanti agli uffici governativi mentre un gran numero di veicoli militari blindati sono stati visti nella zona; posti di blocco sono stati istituiti per controllare l’accesso in entrata e in uscita.

La polizia ha attaccato i manifestanti con gas lacrimogeni e cannoni ad acqua e molti partecipanti, tra cui giornalisti, sono stati trasferiti all’Ospedale di Stato di Ceylanpınar. Gli scontri sono stati particolarmente intensi nei quartieri di Yenimahalle, Yenişehir e Cumhuriyet sulle strade di Viransehir e Gazi. Rinforzi militari sono stati inviati nella zona. Il numero esatto di arresti e di feriti resta incerto.

Dirigenti locali del BDP sono stati circondati dalla polizia mentre i giovani del luogo hanno creato barricate intorno alla città. Gran parte della città è stata oscurata dal fumo a causa dei fuochi accesi dai manifestanti e dei lacrimogeni adoperati dalla polizia. Il distretto attualmente assomiglia a una zona in stato di emergenza ed è difficile trovare informazioni dettagliate.