Diecimila profighi nel Rojava hanno immediato bisogno di aiuti umanitari

“Diecimila persone sono accampate nella città di Derik in un campo profughi provvisorio e continuano ad arrivarne altri. Hanno bisogno immediato di sostegno umanitario dall’estero. Perché per via dell’embargo della Turchia contro la regione di amministrazione autonoma qui manca tutto, tende, cibo e medicinali “, spiega la deputata della LINKE, Ulla Jelpke, dalla città di Derik nella zona di amministrazione autonoma curda nel Rojava nel nordest della Siria. La deputata al momento è impegnata in un viaggio a tappe attraverso le zone curde di Turchia, Siria ed Iraq per farsi con i propri occhi un’idea della situazione.

Continua Jelpke:”L’unico corridoio sicuro per la fuga dalle montagne di Sengal, dove si trovano decine di migliaia di profughi yezidi per nascondersi dalle bande di assassini jihadisti, porta verso il Rojava. Profughi mi hanno riferito che guerriglieri del Partito dei Lavoratori del Kurdistan e le Unità di Difesa del Popolo del Rojava li hanno protetti lungo la strada per il confine. Invito l’organizzazione dell’ONU per gli aiuti ai profughi ad attivarsi immediatamente nel Rojava. L’amministrazione autonoma della regione del Rojava, esso stesso sotto i continui attacchi delle bande di IS non deve essere lasciato solo nel salvataggio dei profughi.”

Ulla Jelpke continua a trovarsi nella regione. In caso di interesse a colloqui della stampa con la signora Jelpke o altri interlocutori nel Rojava e ad Erbil e Sulaimaniyya, possiamo volentieri creare un contatto.

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