Dichiarazioni dei politici sugli arresti dei deputati del HDP

Turchia: Cicchitto, arresto Demirtas e’ inaccettabile
ROMA, 4 NOV – “L’arresto del leader Demirtas e dei parlamentari del partito Hdp, che segue quelli di molti giornalisti, e’ assolutamente inaccettabile e suscita profonde preoccupazioni”. Lo dice Fabrizio Cicchitto, Presidente della Commissione Esteri della Camera commentando gli arresti in Turchia.(ANSA).

Turchia: Locatelli (Psi), Italia non resti a guardare

Roma, 4 nov. – “Quanto sta avvenendo in Turchia conferma accentuandole le preoccupazioni che abbiamo espresso piu’ volte sulle ripetute violazioni dei diritti umani da parte del presidente Erdogan. L’arresto del leader del partito Hdp, Selahattin Demirtas, della sua vice Figen Yuksekdag e di altri nove parlamentari, si aggiunge a quelli dei mesi scorsi di politici dissidenti, giudici, professori, giornalisti, alla chiusura dello storico quotidiano Cumhuriyet, ultima voce dell’opposizione, alle limitazioni nell’accesso ai social network e all’abbattimento dei simboli laici come la piazza di Gezi Park e il centro culturale Ataturk”. Lo ha detto Pia Locatelli (Psi), presidente del Comitato Diritti umani della Camera. “Come europei, come italiani, come difensori dei diritti umani non possiamo restare a guardare. Personalmente ho intenzione di recarmi al piu’ presto in Turchia per visitare i colleghi parlamentari agli arresti”.(AGI)

Turchia: Tidei, rappresaglia contro Hdp, si intervenga

Tidei, rappresaglia contro Hdp, si intervenga (ANSA) – ROMA, 4 NOV – “Esprimo forte preoccupazione per l’ondata di arresti in Turchia contro i leader del partito filo curdo Hdp, terza forza nel Paese e in Parlamento: la lotta al terrorismo che sta conducendo il presidente Erdogan non puo’ trasformarsi in una vera e propria persecuzione che prende di mira la liberta’ di opinione e mette in serio pericolo il concetto di democrazia”. Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd e membro della commissione Esteri, Marietta Tidei. “Gli arresti, che hanno riguardato Selahattin Demirtas e Figen Yueksekdag e anche altri nove deputati dell’Hdp, tra cui l’attore Sirri Suereyya Oender, figura emblematica della sinistra turca, hanno il sapore di una rappresaglia che ripropone, con drammaticita’, una questione irrisolta, quella curda, che Erdogan vuole soffocare”, prosegue Tidei. “Far passare per apologia del terrorismo un pensiero critico e volenteroso di autonomia e’ strumentale, gli oppositori politici non possono essere trattati tutti da criminali. L’Hdp e’ soggetto da tempo a intimidazioni di qualsiasi tipo, ma e’ evidente che l’arresto dei suoi leader e di alcuni parlamentari e’ un pericoloso salto in avanti che, con la cancellazione dell’immunita’ parlamentare, pone ancora di piu’ Erdogan in una posizione autoritaria fortemente preoccupante”, prosegue. “La comunita’ internazionale reagisca immediatamente a quanto e’ successo e si adoperi affinche’ Erdogan ripristini il prima possibile il rispetto dei diritti umani in Turchia”, conclude Tidei.(ANSA).

Quartapelle, con arresti precipita in fase oscura

ROMA, 4 NOV – “Con l’arresto dei due co-presidenti Selahattin Demirtas e Figen Yuksekdag e di altri 13 deputati di HDP, la vita democratica della Turchia entra in una fase nuova, oscura e inquietante. La sospensione dell’immunita’ parlamentare avvenuta gia’ prima del 15 luglio, unita alle dimensioni della repressione post-tentato golpe, che ha riguardato decine di media e migliaia di funzionari pubblici, esponenti politici dell’opposizione e giornalisti, oltre al rinnovo dello stato di emergenza per altri tre mesi erano tutti segnali da leggere come un notevole ridimensionamento delle garanzie dello stato di diritto nel paese. I fatti di questa notte, uniti alla sospensione dei social media e di whatsapp, segnano pero’ un punto di non ritorno per la tenuta della democrazia reale in Turchia”. Lo afferma Lia Quartapelle, capogruppo Pd nella commissione Esteri della Camera dei Deputati. “Nella nostra visita del 7 e 8 settembre in Turchia, come Pd abbiamo incontrato tutti i partiti turchi. In particolare, nelle due ore di colloquio con Selahattin Demirtas, avevamo avuto riscontri estremamente seri rispetto alle azioni del governo finalizzate a restringere gli spazi di opposizione. In questi due mesi la repressione ha continuato a progredire in modo molto preoccupante e non ci sono stati segnali da parte dell’AKP o del presidente Erdogan rispetto a una volonta’ di tutela delle opposizioni o dello spazio democratico turco”.(ANSA).

Turchia: Scotto, da Erdogan stretta sempre piu’ autoritaria
ROMA, 4 NOV – “Apprendiamo con preoccupazione le notizie che arrivano dalla Turchia. La catena di arresti di parlamentari e dirigenti dell’Hdp, tra cui il leader Demirtas, sono il segno di un ulteriore stretta autoritaria del regime di Erdogan”. Lo afferma Arturo Scotto capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana. “Chiediamo all’Italia e alla comunita’ internazionale – prosegue il capogruppo della sinistra – di richiamare la Turchia, paese che fa parte della Nato, alle proprie responsabilita’, al rispetto delle liberta’ civili e politiche”. “Il nostro gruppo parlamentare, gemellato con i deputati e le deputate dell’Hdp – conclude Scotto – non smettera’ di tacere e di raccontare al mondo cosa sta accadendo in queste ore a pochi passi dall’Europa”.(ANSA).

TURCHIA: PALAZZOTTO “NUOVO GOLPE CON ARRESTO DEPUTATI CURDI”
ROMA (ITALPRESS) – “Quello in corso in Turchia e’ un nuovo golpe, questa volta ad opera di Erdogan. Un vero atto di forza contro liberta’ e democrazia, con cui sono stati colpiti i deputati del partito filocurdo Hdp a partire dal suo leader Demirtas”. Lo afferma in una nota Erasmo Palazzotto, di Sinistra Italiana, vicepresidente della Commissione Esteri di Montecitorio. “Noi chiediamo – prosegue l’esponente della sinistra – che il governo italiano prenda una posizione molto chiara di condanna, che convochi l’ambasciatore turco alla Farnesina, e che venga nell’Aula di Montecitorio per informare il Parlamento di quello che intende fare nelle prossime ore l’esecutivo, anche in sede europea, per porre fine a questo ulteriore atto di arroganza e di violenza. I parlamentari di Sinistra Italiana – conclude Palazzotto – saranno oggi pomeriggio alle ore 18 al presidio della Rete Kurdistan in piazza Indipendenza per esprimere vicinanza all’opposizione democratica turca, e per riaffermare i valori di liberta’ e di democrazia”. (ITALPRESS).

Pittella, Ankara liberi deputati Hdp
Roma, 4 nov. – “Gli europarlamentari socialisti e democratici sono sconvolti per gli arresti dei leader e dei deputati Hdp. Pensiamo che il dialogo politico sia la sola via per normalizzare la democrazia in Turchia. Gli arresti di parlamentari allontanano la Turchia dalla Ue. L’Hdp e’ un partito fratello, rappresenta pacificamente e democraticamente la minoranza turca che e’ composta da circa 6 milioni di persone. Leader e deputati Hdp devono essere liberati”. Lo afferma il capogruppo degli europarlamentari socialisti e democratici, Gianni Pittella.(AGI)
Il gruppo S&D del Parlamento Europeo è “devastato” dagli arresti dei leader del partito pro-curdo HDP Selahattin Demirtas e Figen Yueksekdag e di “una dozzina di parlamentari. L’arresto dei parlamentari è un ulteriore passo indietro che spinge la Turchia ancora più lontano dall’Ue. L’HDP è un partito della nostra famiglia politica, rappresentante pacifico e democratico della minoranza curda, che rappresenta 6 mln di elettori. Devono essere liberati”. Lo ha affermato il presidente del gruppo S&D nel Parlamento Europeo, Gianni Pittella. (Tog/Adnkronos)

Turchia: Fratoianni, Gentiloni convochi ambasciatore
ROMA, 4 NOV – “Il ministro degli esteri italiano convochi immediatamente alla Farnesina l’ambasciatore della Turchia: e’ inaccettabile l’arresto dei deputati dell’Hdp, vengano rilasciati subito”. Lo scrive su Twitter Nicola Fratoianni dell’esecutivo nazionale di Sinistra Italiana.(ANSA).

Turchia: M5S, no a opposizione silenziata e rispetto dei diritti
Roma, 4 nov. – “Gli arresti di parlamentari e dirigenti del partito filo curdo Hdp in Turchia avvenuti durante la notte, dimostrano come nel paese la volonta’ di silenziare le forze di opposizione al governo, e al presidente Recep Tayyip Erdogan, sia sempre piu’ forte. I diritti delle opposizioni in parlamento devono essere rispettati”. Lo affermano in una nota i senatori del M5S in commissione Esteri Stefano Lucidi, Vito Petrocelli e Ornella Bertorotta. “Erdogan vuole chiudere la questione con i curdi sia attaccando il territorio da loro controllato nel nord della Siria, sia con l’attacco alle citta’ del Sud est come Dyarbakir, e ora con la chiusura di fatto dell’Hdp – prosegue la senatrice Bertorotta, che ricorda – L’anno scorso sono andata ad Ankara a portare solidarieta’ pochi giorni dopo l’attentato al corteo pacifista che ha scosso ancoradi piu’ la popolazione gia’ provata da una serie di attentati sanguinosi”. “Il governo di Ankara dopo il fallito colpo di Stato di luglio ha dichiarato lo stato di emergenza in tutto il Paese – proseguono i pentastellati – con la possibilita’ di avere maggiori poteri e condurre una repressione senza precedenti nei confronti degli oppositori del governo. Ma proprio l’Hdp si era schierato contro il rovesciamento di Erdogan, dando prova di tenere alle istituzioni turche e alla democrazia nel paese”.(AGI)

Turchia:Ferrero(Prc),c’e’ fascismo Italia ritiri ambasciatore
ROMA, 4 NOV – “Stanotte in Turchia sono stati arrestati i principali dirigenti dell’HDP e un gran numero di deputati del Partito democratico dei popoli. La repressione del governo di Erdogan contro il popolo curdo non ha limiti e procede di pari passo con l’instaurazione di un vero e proprio regime fascista e totalitario. L’Italia e l’Europa devono intervenire: Erdogan va fermato e il fatto che la Turchia faccia parte della NATO dice solo che accozzaglia di sinceri democratici albergano nell’alleanza atlantica”. Lo afferma Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea. “Il Partito della Rifondazione Comunista – aggiunge – e’ impegnato a costruire mobilitazioni unitarie in tutte le citta’ contro il governo Turco, per la liberazione dei compagni e delle compagne dell’HDP, per la liberazione di Ocalan. Il governo Renzi ritiri immediatamente l’ambasciatore italiano e rompa le relazioni commerciali con il governo turco che sta costruendo un regime fascista”.(ANSA).

Turchia: Zampa (Pd), Italia e Ue non rimangano in silenzio
Turchia: Zampa (Pd), Italia e Ue non rimangano in silenzio (ANSA) – ROMA, 4 NOV – “Quanto accaduto questa notte in Turchia dove sono stati tratti in arresto 11 deputati dell’Hdp, tra cui Selahattin Demirtas e Figen Yuksekdag i due co-leader di quella che e’ la terza forza politica turca, rappresentano un punto drammatico e forse di non ritorno per la vita democratica di un grande Paese alle porte dell’Europa come la Turchia e rispetto al quale non possiamo rimanere a guardare”. Lo afferma la deputata e vicepresidente del Pd Sandra Zampa. “Colpisce che ad essere vittima di questa repressione – prosegue – sia una forza politica e un leader, Demirtas, che si erano mostrati tra i primi e piu’ contrari al golpe del 15 luglio e tra i piu’ leali verso le istituzioni rappresentative democraticamente elette. Se si osserva che questi fatti sono conseguenza della decisione di abolire l’immunita’ parlamentare, operativa dal maggio scorso e quindi precedente al fallito golpe di luglio, si evince che l’arresto dei leader e dei deputati dell’Hdp non ha nulla a che vedere con quel drammatico accadimento, ma rappresenta l’esito di un disegno repressivo preparato da lungo tempo e perpetrato gia’ nelle settimane precedenti con la chiusura di numerose emittenti radiotelevisive in lingua curda”. “Anche per queste ragioni l’Italia, l’Unione europea e tutte le istituzioni della comunita’ internazionale – aggiunge Zampa – non possono rimanere in silenzio ma devono attivare tutti i canali diplomatici per far tornare il rispetto delle liberta’ fondamentali e dello stato di diritto in Turchia, consapevoli che altrimenti verra’ messa a rischio la stabilita’ non solo di quel Paese, ma di tutto la Regione mediorientale”. (ANSA).

ESTERI. TURCHIA, QUARTAPELLE (PD): CON UE OCCASIONI PERSE / FOTO CON LA DEMOCRAZIA A RISCHIO ANCHE LA STABILITA’  Roma, 4 nov. – “Con la Turchia sono state perse occasioni, in particolare nei primi anni 2000, con il naufragio della prospettiva europea dovuto alla forte volonta’ di interposizione di alcuni Paesi Ue”: a parlare con la Dire e’ Lia Quartapelle, capogruppo del Partito democratico (Pd) alla commissione Esteri della Camera dei deputati. Il tema sono gli arresti dei parlamentari del partito di opposizione Halklarin Demokratik Partisi (Hdp) eseguiti la notte scorsa. “All’Italia e all’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza Federica Mogherini si puo’ dire poco”, sottolinea Quartapelle, in riferimento alle scelte di quegli anni e alla “politica seria” condotta dopo di allora tra Roma e Bruxelles. L’assunto e’ che, nonostante le “occasioni perse” anche dall’Ue, c’e’ una dimensione tutta interna alla crisi di questi mesi. “L’accordo sui migranti con Ankara e’ stato fatto troppo tardi e con l’acqua alla gola” dice Quartapelle. Convinta che pero’, con una repressione post-tentato golpe che ha colpito decine di migliaia di funzionari pubblici, giornalisti e oppositori, l’emergenza adesso sia un’altra. “In Turchia le garanzie democratiche stanno subendo un attacco radicale e definitivo – sottolinea Quartapelle – e la democrazia e’ fondamentale per la stabilita’”. Il riferimento e’ anzitutto al partito preso di mira dagli arresti, etichettato spesso come filo-curdo e associato dal governo di Ankara ai “terroristi” del Partito dei lavoratori del Kurdistan. “E’ un errore non pensare che l’Hdp rappresenta alcune regioni del Paese” dice Quartapelle a riguardo dei distretti ai confini con la Siria e l’Iraq, teatro ormai costante di agguati, attentati e repressioni militari: “Sono gia’ stati arrestati 30 sindaci, la soglia e’ stata davvero superata”. Ma cosa puo’ fare ora l’Ue? “Puntare su un dialogo franco e serrato” risponde la deputata: “Ci siamo gia’ mossi come assemblee parlamentari sia nei confronti dell’ambasciata che del governo turco, esprimendo direttamente tutta la nostra preoccupazione”. (Vig/Dire)

TURCHIA. DE PETRIS: GENTILONI RIFERISCA SUBITO IN AULA
Roma, 4 nov. – “L’arresto, nel corso della notte, dei dirigenti del partito filo-Curdo Hdp dimostrano che ormai in Turchia sono scomparse anche le ultime apparenze di democrazia”. Lo afferma la capogruppo di Sinistra italiana al Senato Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, che aggiunge: “Chiediamo che il ministro Gentiloni riferisca al piu’ presto in aula sulla situazione in Turchia e su cosa il governo intende fare, anche a livello europeo, perche’ l’Europa si decida ad abbandonare la sua ambiguita’ e a reclamare con forza e decisione il ritorno della democrazia e il rispetto dei diritti politici, civili e umani in Turchia”. (Com/Anb/ Dire)

Turchia, Schirò (Pd): Arresto deputati Hdp è attacco alla democrazia
Roma, 4 nov. (LaPresse) – “L’arresto dei deputati del Hdp è un attacco alla cosiddetta democrazia elettiva che il mondo ha difeso all’indomani del tentato colpo di stato di luglio difendendo Erdogan in quanto Presidente eletto democraticamente. L’arresto di Demirtaš e Yuksekdag tra gli altri è un alto tradimento alla Turchia ma anche a quei paesi democratici che si sforzano di mantenere un approccio comprensivo ma obiettivo verso la Turchia per tutelare sia il popolo turco sia i milioni di profughi affluiti nel Paese”. Lo dichiara in una nota Gea Schirò del Pd.

TURCHIA, PECIOLA (SEL): RIEMPIAMO PIAZZE CON NOSTRA MOBILITAZIONE
(OMNIROMA) Roma, 04 NOV – “Il fascismo allo stadio finale. E’ quanto si sta consumando in Turchia in queste ore. Assaltate le sedi di partito dell’Hdp e perquisite le case dei militanti. Per tutti i 59 deputati è stato emesso un mandato di cattura, e molti di loro sono già stati arrestati. L’Hdp è il terzo partito di Turchia, alle ultime elezioni di giugno del 2015 ha ottenuto 6 milioni di voti. La Turchia alleata preziosa dell’Occidente sta massacrando gli ultimi scampoli di democrazia e sta attaccando i protagonisti eroici della Resistenza all’Isis, il popolo curdo. I Paesi democratici se non vogliono essere complici devono intervenire. Riempiamo le strade e le piazze con la nostra mobilitazione! Ci vediamo oggi a Roma in piazza dell’Indipendenza”. Così, lo riferisce una nota, su Facebook Gianluca Peciola, esponente di Sel.

Turchia: Gentiloni, Italia preoccupata per gli arresti
ROMA, 4 NOV – “Preoccupato per l’arresto stanotte di Demirtas e altri deputati Hdp in Turchia. L’Italia chiede il rispetto dei diritti dell’opposizione parlamentare”. E’ il tweet del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni dopo gli arresti di stanotte dei deputati pro curdi. (ANSA).

Turchia: ministro Esteri Gentiloni condanna arresto dei deputati filocurdi
Roma, 04 nov – (Nova) – Le notizie degli arresti dei vertici del partito Hdp (Partito democratico dei popoli turco), Figen Yuksekdag e Selahattin Demirtas e di numerosi deputati, destano la piu’ viva preoccupazione”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni, come riferisce una nota della Farnesina. “Condanno fermamente ogni uso politico delle recenti norme sulla revoca dell’immunita’ parlamentare. Il governo italiano rinnova la propria solidarieta’ alle autorita’ turche di fronte alla minaccia terroristica ed e’ vicino ai familiari delle vittime dell’attentato di questa notte a Diyarbakir. Il contrasto alle azioni del Pkk (Partito dei lavoratori del Kurdistan) non puo’ tuttavia giustificare la negazione dei diritti delle opposizioni parlamentari”. “Nell’auspicare il pieno coinvolgimento di tutte le forze politiche presenti in parlamento per il superamento della situazione” il ministro Gentiloni ha definito gli arresti ”misure che rischiano di pregiudicare ogni dialogo democratico e costruttivo con la componente curda della Nazione”. Il titolare della Farnesina ha fatto infine appello alle autorita’ turche affinche’ “tutelino adeguatamente le liberta’ civili, democratiche e lo stato di diritto, essenziali per la prosecuzione del percorso europeo del paese”. (Com)

TURCHIA: MOGHERINI, ESTREMAMENTE PREOCCUPATA PER ARRESTI
Bruxelles, 4 nov. (AdnKronos) – L’Alto Rappresentante dell’Ue per gli Affari Esteri Federica Mogherini è “estremamente preoccupata per gli arresti” in Turchia dei leader dell’Hdp Selahattin Demirtas e Figen Yukskedag ed di nove parlamentari del partito filo-curdo ed è “in contatto con le autorità”. Lo ha twittato stamani la vicepresidente della Commissione Europea. (Tog/Adnkronos)

Turchia: Renzi preoccupato, no uso politico immunita’
ROMA, 4 NOV – Fonti di Palazzo Chigi rendono noto che il premier Matteo Renzi sta seguendo con grande preoccupazione gli eventi delle ultime ore in Turchia. Le stesse fonti ritengono inaccettabile il possibile uso politico della nuova legislazione sull’immunita’ parlamentare, che ha permesso l’arresto del leader e di altri 10 parlamentari del Partito Democratico del Popolo (Hdp), il principale partito curdo.(ANSA).

TURCHIA, INTERGRUPPO AMICIZIA CURDI: PREOCCUPAZIONE E SCONCERTO (9Colonne) Roma, 4 nov – “L’arresto di 11 deputati del partito filocurdo HDP, tra cui il tra cui il presidente Selahattin Demirtas, conseguenza dell’approvazione nel maggio scorso di un emendamento costituzionale che ha disposto la revoca dell’immunità per i parlamentari, necessita di una ferma presa di posizione politica di condanna da parte dell’Italia e dell’Unione Europea, per la difesa della democrazia, dei diritti e delle libertà fondamentali in Turchia”. Lo afferma il deputato Pd Giuseppe Romanini, presidente dell’Intergruppo parlamentare di amicizia con il popolo curdo. “I fatti di questa notte – ha aggiunto Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri e componente dell’Intergruppo – segnano un punto di non ritorno per la tenuta delle garanzie della democrazia turca. Esprimiamo grande preoccupazione e sconcerto”. “Già nelle scorse settimane – spiega Romanini – con un’interpellanza al ministro degli Esteri Gentiloni, avevamo sollecitato l’assunzione, in sede internazionale e soprattutto europea, di un’iniziativa politica per favorire la piena affermazione dei diritti costituzionali in Turchia, compreso il ripristino della immunità parlamentare a garanzia del libero esercizio del mandato di rappresentanza per i deputati di ogni parte politica. I fatti che si stanno susseguono in questi giorni, dalla rimozione dei sindaci curdi regolarmente eletti agli arresti di questa mattina, rendono ancora più urgente un’azione del governo per contrastare in sede internazionale ed europea la deriva autoritaria e antidemocratica del governo turco. A Demirtas, proprio nei giorni scorsi, avevamo rivolto l’invito a venire in Italia per informare il Parlamento sulla situazione politica e sociale in Turchia. Speriamo che la mobilitazione dell’opinione pubblica e della comunità internazionale abbiano la meglio e che Demirtas possa presto raccogliere il nostro invito”. (PO / red)

**
Turchia: Weber (Ppe), preoccupati, stato di diritto va rispettato
Bruxelles, 4 nov. – I Popolari (Ppe) in Parlamento europeo sono “profondamente preoccupati per gli sviluppi in Turchia”. Lo scrive il capogruppo Ppe Manfred Weber, sul proprio profilo twitter, commentando l’arresto del leader del partito filo-curdo Hdp, Selahattin Demirtas e di una decina di parlamentari curdi, da parte delle autorita’ di Ankara. “Lo stato di diritto e la democrazia sono principi fondamentali che devono essere rispettati”, aggiunge Weber. (AGI)

TURCHIA, BENIFEI (PD): ARRESTI INACCETTABILI
(9Colonne) Strasburgo, 4 nov – “L’arresto dei leader del partito curdo HDP, insieme a vari deputati, è un fatto assolutamente inaccettabile”. E’ quanto dichiara Brando Benifei, eurodeputato Pd e membro della Commissione Affari esteri di Strasburgo. “Ho incontrato più volte Demirtas e conosco l’impegno del partito per la costruzione del dialogo e della pace. Ha fatto bene Federica Mogherini a esprimere tempestivamente la condanna dell’Unione europea per questo ulteriore, gravissimo attacco alla democrazia da parte del presidente Erdogan”. “L’Europa deve agire con ogni mezzo per favorire lo sviluppo di una Turchia democratica e pacificata. A fronte di una simile involuzione -prosegue Benifei – la liberalizzazione dei visti Schengen, chiesta in maniera ormai anche apertamente minacciosa e ricattatoria in questi giorni da Erdogan, si allontana sempre di più, come fermamente sostenuto dalla Commissione. L’Europa non risponde a ricatti, ma a precisi criteri prestabiliti, ben noti al governo turco e da cui Ankara pare volersi allontanare sempre più, senza volerne pagare le conseguenze”.

TURCHIA, CESA (PPE): SEGNALE PREOCCUPANTE
(9Colonne) Roma, 4 nov – “Negare il diritto di parola alle opposizioni è la premessa drammatica per la fine di ogni democrazia. Quanto sta avvenendo in Turchia è grave e non può non avere delle conseguenze: gli arresti di 11 deputati dell’HDP sono un segnale molto preoccupante da non sottovalutare”. Lo afferma Lorenzo Cesa, europarlamentare PPE.

Turchia: Pes, detenzioni arbitrarie, solleveremo caso in Ue
BRUXELLES, 4 NOV – Il Partito socialista europeo (Pes) esprime “profonda preoccupazione” per gli arresti di alcuni deputati curdi in Turchia. Il loro partito, l’Hdp, e’ membro associato del Pes. “Piena solidarieta’” arriva dal presidente dei socialisti europei Sergei Stanishev. “Non abbandoneremo i nostri amici – afferma Stanishev in una nota – siamo pronti a sollevare il caso di queste detenzioni arbitrarie in ogni incontro di ogni istituzione europea e in ogni forum internazionale”. (ANSA).

Turchia: Pse, non deluderemo i nostri amici turchi Hdp
Roma, 4 nov. – “Non deluderemo i nostri amici turchi. Solleveremo la questione degli arresti odierni in tutte le istituzioni europee e in tutti i forum internazionali finche’ la situazione non cambiera’”. Lo afferma il Presidente del Pse, Sergei Stanishev, sugli arresti in Turchia dei leader e dei deputati del partito filocurdo Hdp. Stanishev esprime “piena solidarieta’” all’Hdp, che ha 59 seggi su 550 nel Parlamento turco. L’Hdp e il Chp, entrambi all’opposizione, fanno parte del Pse. Lunedi’ scorso lo stesso Stanishev si era recato ad Ankara per incontrarli.(AGI)

Turchia-Ue: Guy Verhofstadt (Alde), Erdogan pronto a sabotare futuro del paese per realizzare i suoi obiettivi politici
04 nov – (Nova) – Il presidente della Turchia, Recep Tayyp Erdogan, “e’ pronto a sabotare il futuro” del paese solo per realizzare “i suoi obiettivi politici”. Lo dice oggi il presidente dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (Alde), Guy Verhofstadt, in una nota diramata oggi pomeriggio dopo l’arresto di alcuni deputati del Partito repubblicano dei popoli turco (Hdp). “Erdogan – osserva Verhofstadt – abusa del suo potere, nascondendo dietro lo stato di emergenza, imposto a seguito del tentativo di colpo di stato di luglio, la caccia ai suoi nemici politici”. La pena di morte, inoltre, “potrebbe essere reintrodotta in Turchia. Questo e’ inaccettabile”, osserva Verhofstadt. “Se le misure dovessero entrare in vigore – aggiunge – l’Ue dovrebbe congelare il processo di adesione”. Secondo Verhofstadt, inoltre, “Erdogan sta utilizzando la possibilita’ della reintroduzione della pena di morte per ottenere il sostegno del Partito del movimento nazionalista in vista del referendum sulle modifiche costituzionali”

Turchia: Consiglio d’Europa, preoccupa arresto leader curdi
Agramunt, detenzione parlamentari fatto estremamente grave (ANSA) – STRASBURGO, 4 NOV – “Sono estremamente preoccupato per l’arresto dei co-presidenti e di altri membri del Partito Democratico dei Popoli (Hdp), la terza forza politica nel parlamento turco”. E’ quanto dichiara Pedro Agramunt, presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, reagendo alla detenzione di Selahattin Demirtas, Figen Yuksekdag e altri esponenti del partito filo curdo Hdp. “L’arresto di parlamentari che ricevono il loro mandato dai cittadini attraverso elezioni democratiche e’ un fatto estremamente grave”, ha sottolineato Agramunt, aggiungendo che ha intenzione di sollevare la questione con il presidente del parlamento turco “in modo da ottenere spiegazioni su una misura cosi’ estrema contro dei parlamentari”. (ANSA)

TURCHIA, FRASSONI: L’UNIONE EUROPEA NON CHIUDA GLI OCCHI
Roma, 4 nov – Il Partito Verde Europeo esprime forte preoccupazione per l’arresto e il procedimento giudiziario nei confronti del leader del partito HDP Selahattin Demirtaş e contro almeno altri 11 parlamentari filocurdi, avvenuto questa mattina proprio alla vigilia della missione in Turchia della Commissione di Venezia, la quale aveva l’obiettivo di discutere i decreti d’emergenza adottati in seguito al fallito tentativo di golpe. La co-Presidente del Partito Verde Europeo Monica Frassoni ha detto: “Guardiamo con crescente inquietudine allo spargimento di sangue a Diyarbakir e alla chiara involuzione autoritaria della Turchia, la quale, invece di mitigare le tensioni e favorire la pace, colpisce con inaudita violenza i nemici sbagliati. Siamo convinti che l’Unione europea e gli Stati membri commetterebbero un gravissimo errore se continuassero a chiudere gli occhi davanti a questi eventi, nell’illusione di mantenere un accordo traballante che serva a chiudere fuori migranti e rifugiati. Giocare con i nostri valori non rafforzerà la nostra credibilità. Abbiamo il dovere di aiutare e sostenere le forze democratiche turche, come il sindaco di Diyarbakir e lo stesso Demirtaş, i quali si impegnano a trovare una soluzione condivisa alla questione curda, rifiutano la violenza e rappresentano l’espressione legittima del voto popolare”.

Turchia: Possibile, solidarieta’ a deputati partito curdo
ROMA, 4 NOV – “Possibile esprime solidarieta’ nei confronti degli undici deputati del partito Curdo HDP arrestati in seguito a una intollerabile escalation autoritaria in corso da mesi in Turchia. Tra di loro anche il presidente del partito Selahattin Demirtas, al quale tra gli altri e’ stata tolta l’immunita’ parlamentare dal governo di Erdogan con l’accusa di diffondere propaganda terroristica. Condanniamo fermamente quanto sta avvenendo alle porte dell’Europa e siamo pronti a firmare con altre forze politiche un’interpellanza urgente al Ministro degli Esteri per stimolare in tutte le sedi ogni sforzo diplomatico affinche’ vengano ripristinate le garanzie costituzionali in Turchia”: lo dichiarano in una nota i deputati di Possibile Pippo Civati, Beatrice Brignone, Luca Pastorino. Andrea Maestri e Toni Matarrelli. (ANSA).

FIOM, SOLIDARIETA’ AI PARLAMENTARI ARRESTATI =
TURCHIA: FIOM, SOLIDARIETA’ AI PARLAMENTARI ARRESTATI = tute blu in piazza a Roma contro decisione Erdogan, sempre al fianco del Disk Roma, 4 nov.(AdnKronos) – ”E’ uno scandalo che l’Europa non abbia ancora ritirato l’accordo con la Turchia, che sta sprofondando di giorno in giorno in un regime che non esageriamo a definire fascista, in cui la libertà e la democrazia non sono garantite e in cui per la prima volta il governo interviene censurando su scala nazionale anche l’utilizzo di mezzi di comunicazione come i social network”. Così la Fiom commenta la decisione del governo di Erdogan di “utilizzare la revoca dell’immunità parlamentare per reprimere le opposizioni, incarcerando i parlamentari del partito di opposizione Hdp e i suoi due co-fondatori”. ”Per questo oggi saremo in piazza a sostegno dei popoli della Turchia che avevano democraticamente eletto i parlamentari arrestati e continueremo ad essere anche al fianco del sindacato turco, in particolare Disk, che sta continuando a battersi per la difesa della libertà e della democrazia nel paese, e che a sua volta in questi momenti difficili sta subendo atti di repressione e intimidazione in tutto il paese e nei luoghi di lavoro”, – continua il sindacato che chiede alla Uedi “ritirare l’accordo con la Turchia sui migranti” e al governo italiano “di interrompere le relazioni con Ankara facendosi portavoce in Europa delle stesse posizioni, fino a che non sarà ristabilito il rispetto della democrazia e delle libertà individuali.” (Tes/AdnKronos)

Turchia: Hrw,arresti deputati curdi violano diritti elettori
Turchia: Hrw,arresti deputati curdi violano diritti elettori ‘Altro passo vergognoso nel giro di vite degli ultimi mesi’ (ANSAmed) – ISTANBUL, 4 NOV – L’arresto di almeno 12 parlamentari del partito filo-curdo Hdp in Turchia, tra cui i leader Selahattin Demirtas e Figen Yuksekdag, “e’ un’altro vergognoso passo nel draconiano giro di vite che il governo turco ha condotto negli ultimi 4 mesi. Il genere di detenzione di membri del Parlamento democraticamente eletti a cui stiamo assistendo oggi in Turchia e’ un attacco al diritto di rappresentanza politica e di partecipazione di milioni di elettori”: cosi’ Emma Sinclair-Webb, rappresentante di Human Rights Watch in Turchia. (ANSAmed).