Dichiarazione di risoluzione politica in materia di autogoverno

Il DTK ha rilsciato la risoluzione finale dell’incontro straordinario di due giorni a Diyarbakir intitolato :”Dichiarazione di risoluzione politica a riguardo dell’autogoverno.”È terminato l’incontro di due giorni dell’Assemblea generale del DTK (Congresso democratico della società) nella principale città curda di Diyarbakir.All’incontro straordinario che è iniziato ieri e a cui hanno partecipato migliaia di membri della delegazione si è assistito ad una discussione sul tema dell’autogoverno.

La risoluzione finale dell’incontro intitolato “Dichiarazione di risoluzione politica in materia di autogoverno” è stata letta dalla co-presidente Selma Irmak in curdo e da Hatip Dicle in turco.È stata tradotta qui sotto in inglese.

La risoluzione ha richiamato l’attenzione sull’importante e storico processo in Medio Oriente,che coinvolge il Kurdistan come anche la Turchia,che oggi è attraversato da un profondo caos causato dal capitalismo globale che danneggia i popoli dell’Anatolia,della Mesopotamia e del Medio Oriente.

Il DTK ha sottolineato che la questione dell’identità nazionale,della libertà e della democrazia rimangono irrisolti a seguito degli sviluppi sociali,culturali e militari,che d’altra parte determinano l’emergenza di una nuova alternativa democratica per sostituire le fallite strutture del passato.

La risoluzione finale ha ricordato che la popolazione curda ha dichiarato l’autogoverno in alcune città dopo il rigetto dell’Accordo di Dolmabahçe che è stato ottenuto attraverso i colloqui di İmralı.L’avvio della guerra,le operazioni aeree e terrestri contro le zone della guerriglia;la soppressione delle più legittime e democratiche richieste della popolazione con l’uso della forza.

Il DTK ha anche richiamato l’attenzione sul fatto che la popolazione ha iniziato a difendere le zone dell’autogoverno attraverso trincee e barricate davanti agli attacchi e ai tentativi di assassinio rivolti ai civili,ai giovani e ai giovani sotto la copertura della”pubblica sicurezza.”

La legittima difesa messa in campo dalla nostra gente contro le politiche che riducono il problema alle trincee e legittimano lo stato di terrore oltre a questo punto,è essenzialmente una rivendicazione e una lotta per l’autogoverno e la democrazia locale.Il popolo curdo ha iniziato un processo di lotta basato sull’autodifesa dopo il rifiuto delle loro richieste e di uno status politico.Questa lotta si basa sul senso di politiche democratiche e di governo,sulla coesistenza e sull’ottenimento di una risoluzione della questione curda sulla base di uno status politico.”

Il DTK ha affermato quindi che questa è una questione di democrazia e di libertà che può essere risolta solo attraverso il dialogo e la trattativa politica,sottolineando che il riavvio dei colloqui e di conseguenza la liberà del leader del leader Abdullah Öcalan è essenziale in modo tale che tale processo venga avviato e supportato.

Il DTK ha sottolineato che il sistema dell’autonomia democratica,che era stata in precedenza trasmesso all’opinione pubblica al loro fianco e ha impegnato anche l’ HDK,il DBP e HDP nel loro manifesto,garantirà una soluzione della questione curda su basi democratiche.

“Le zone dove la popolazione ha dichiarato l’autogoverno da mesi sono prese di mira con carri armati,attacchi di artiglieria e da migliaia di militari e poliziotti.Questi attacchi che intendono ad un uccisione di massa e all’intimidazione della popolazione non provoca solo vittime ma anche la distruzione del nostro patrimonio storico culturale e luoghi di culto.Diversamente il popolo curdo sta rafforzando la resistenza nelle zone di autogoverno.La resistenza è fondata su basi legittime e giuste e trionferà definitivamente.Chi prende di mira questa resistenza sarà giudicato dalla storia e dall’umanità prima che dalla Turchia democratica”.

La risoluzione ha sottolineato che “Come DTK abbracciamo le dichiarazioni di autogoverno delle assemblee della popolazione e questa resistenza legittima e giusta in tutte le zone.Noi consideriamo essenziale che il popolo curdo e tutti i popoli di Turchia si uniscano e sostengano questa resistenza come parte della lotta per la democrazia e la libertà.È una questione di democrazia piuttosto che un problema di trincee e barricate come sostiene il governo dell’AKP.La politica aggressiva dell’AKP è destinata a spezzare la volontà popolare per una vita libera e la democrazia.Oggi siamo di fronte ai problemi causati dal fallimento nell’elaborare una soluzione politica e democratica della questione curda.”

La risoluzione finale ha affermato che le valutazioni e le discussioni nell’incontro generale del DTK sono terminate con un accordo per assumere e sviluppare il concetto di autogoverno,il riconoscimento della legittimità dell’autodifesa individuale e collettiva contro le politiche di guerra e la violenza,e avviare un processo simultaneo di costruzione sociale.

Il DTK ha evidenziato che la questione dell’autonomia democratica per la risoluzione della questione curda non può essere trattata indipendentemente dalla democratizzazione della Turchia che-aggiunge-non sarà possibile senza che venga creato un sistema politico e sociale basato sull’autonomia democratica.

Nella “Dichiarazione di risoluzione politica e democratica in materia di autogoverno” il DTK ha elencato i seguenti 14 punti come provvedimenti necessari da essere realizzati al fine di una soluzione dei problemi politici,sociali e amministrativi che riguardano i temi dell’autonomia democratica,dell’autogoverno e della democrazia locale.”

1- La formazione di regioni autonome per coinvolgere diverse province confinanti in considerazione di affinità culturali,economiche e geografiche.

2- Il governo di tutte queste regioni e città autonome attraverso corpi di autogoverno eletti dalle assemblee costituite su base democratica,e nel quadro di principi basilari della nuova Costituzione democratica della Turchia.Rappresentanza delle regioni autonome alla TBMM (Grande Assemblea Nazionale di Turchia) e nell’amministrazione centralizzata sulla base di principi democratici.

3-La fine di ogni tutela da parte dell’amministrazione centralizzata sulle regioni democratiche autonome,su altre unità amministrative e gli eletti-escludendo solo ispezioni secondo la nuova costituzione democratica-;

Eliminazione dell’autorità per dimettere gli eletti dalla loro posizione.

4- Garantire la partecipazione delle città,dei quartieri e dei villaggi,delle assemblee dei giovani,delle donne e di fede nelle regioni autonome nel processo decisionale e di supervisione

Garantire l’autorità delle donne di poter costituire assemblee,comuni e strutture sociali in caso di necessità.L’approvazione delle assemblee delle donne di tutte le decisioni riguardanti le donne;riconoscimento del diritto delle donne a costituire organizzazioni autonome e libere in tutti i campi;

6-Partecipazione dei giovani nei processi decisionali e nei meccanismi dell’autogoverno;

7- Organizzazione dell’educazione da parte delle auto-amministrazioni.Offerta di istruzione in tutte le lingue madri oltre turco;Modifica del programma di studi in linea con la nuova costituzione democratica,dei valori universali, i diritti umani, la storia locale, differenze culturali e sociali;Riconoscimento di lingue diverse dal turco come ufficiali.

8-Garantire opportunità di lavoro e studio nel campo della lingua, storia e cultura;organizzazione dei luoghi di culto come istituzioni autonome;

9-Prestazione di assistenza sanitaria e assistenza medica da parte delle amministrazioni autonome.

10-Riorganizzazione del sistema giudiziario e dei servizi legali conformemente con il modello delle regioni autonome.

11-Autorizzazione delle amministrazioni regionali autonome per la gestione e supervisione dei terreni,dell’acqua e delle risorse energetiche e la produzione condivisa.

Costituzione e sviluppo di unità operative e di produzione in tutte le sfere come l’agricoltura,l’allevamento,l’industria ed il commercio in conformità ai principi democratici generali della costituzione;Sostegno,promozione e donazione di tutte le iniziative individuali e collettive a questo riguardo;

12- Fornitura e il controllo del trasporto di terra, aereo e marittimo da parte delle amministrazioni autonome;organizzazione dei servizi al traffico da parte delle autorità locali secondo le istituzioni centrali correlate.

13- Assegnazione di un budget locale alle amministrazioni autonome regionali allo scopo di fornire i servizi citati.Ricorso ad un bilancio orientato alle donne;raccolta di alcune tasse da parte delle unità di autogoverno dedicate agli accordi e ai principi di equità decisi con l’amministrazione centrale e altre organizzazioni locali;Concessione da parte del governo centrale, di una quota del gettito totale alle amministrazioni locali.Realizzazione delle necessarie precauzioni da parte dell’amministrazione centrale, per eliminare la differenza nel livello di sviluppo delle regioni locali.

14-Costituzione di unità ufficiali locali di sicurezza governate dalle amministrazioni regionali autonome,organizzazione di un lavoro coordinato tra le unità centrali e locali di sicurezza e la difesa.

Il DTK ha affernmato che questa dichiarazione è una discussione dinamica e una ricerca di riconciliazione, ed è aperta a proposte e critiche.

Allo scopo si aprire la strada alla democratizzazione della Turchia,il DTK ha invitato tutte gli ambienti democratici e libertari della società,i partiti politici,gli individui,gli opinionisti,i gruppi di fede e le istituzioni a sostenere questa giusta e legittima lotta del popolo curdo.

Il DTK ha anche chiesto a tutti gli ambienti sociali e ai partiti politici in Kurdistan e a tutti i popoli del mondo di stare in solidarietà con la giusta rivendicazione del popolo curdo della libertà.