Delegazione del BDP incontra gli opinionisti e le ONG di Şırnak

Una delegazione del Partito della Pace e della Democrazia (BDP), tra cui il co-Presidente Selahattin Demirtaş, ha fatto visita venerdì mattina a Şırnak (Şirnex) ed ai suoi distretti di İdil (Hezex), Silopi e Cizre (Cizîr). La delegazione ha incontrato gli opinionisti, i leader religiosi e le ONG del posto nell’ambito del processo in corso di soluzione della questione kurda. Durante il suo intervento a Şırnak, Demirtaş ha richiamato l’attenzione sull’importanza dell’opinione pubblica e del suo sostegno in favore del processo di soluzione ed ha sottolineato che il suo partito è pronto a fare qualsiasi cosa per assicurare un salutare avanzamento. Ha sottolineato che il processo preoccupa particolarmente non solo i Kurdi in tutte le zone del Kurdistan ma anche tutti i Turchi che vivono in Turchia.

Rimarcando che per anni le armi non hanno offerto nessuna soluzione alla questione kurda, Demirtaş ha affermato che questo problema potrebbe essere risolto senza spargimento di sangue nel caso fossero ridati ai Kurdi i loro diritti violati tramite i negoziati ed il dialogo. Ha inoltre criticato il CHP (Partito Popolare Repubblicano) e l’MHP (Partito del Movimento Nazionalista) per non essere intervenuti nel processo di soluzione ed ha aggiunto: “I Kurdi non vogliono avere le armi e scatenare una guerra, vogliono semplicemente condurre una vita con la loro propria identità, cultura e lingua. Lo Stato non otterrà niente se non la crudeltà forzandoli ad essere turchi ed a parlare la lingua turca. Parlare della questione kurda e voler offrire una soluzione in merito richiede l’ascolto dei Kurdi e delle loro richieste, non di quelle dell’MHP e del CHP, la cui mentalità ha infatti condotto alla nascita della questione kurda. Il popolo kurdo è la parte coinvolta e l’interlocutore con cui negoziare in questo processo, in considerazione del fatto che è la vittima di questo problema. Proprio come i rappresentanti del KCK (Unione delle Comunità Kurde) a Kandil e quelli del BDP che stanno facendo la loro parte in questo storico processo, anche il popolo kurdo, i suoi leader d’opinione e le ONG dovrebbero avere la propria responsabilità nel processo di risoluzione”.

ANF Şirnak