Dal progetto Rojava Playground di Suruç al Childrens Park di Kobane
Come associazione impegnata da anni nella costruzione di relazioni internazionali nel territorio della mezzaluna fertile, Ya Basta Bologna assieme e grazie all’intervento di innumerevoli promotori ed altre organizzazioni italiane della campagna nazionale di solidarietà Rojava Calling, aveva concordato con la municipalità di Suruç – città sul confine turco-siriano a pochi chilometri da Kobane – un progetto per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini curdi rifugiati a Suruç durante l’assedio a Kobane da parte dell’ISIS. La municipalità di Suruç allora accoglieva in campi profughi, case e altre strutture circa 55mila rifugiati, ossia il 43% degli sfollati di Siria e Rojava.
Su consiglio dell’amministrazione comunale di Suruç e con la sua collaborazione, abbiamo iniziato a sostenere la costruzione di un’area ludico-sportiva; quella che avrebbe dovuto essere dedicata ad Alan Kurdi, il piccolo bambino siriano trovato senza vita sulla riva delle spiagge turche mentre cercava di attraversare il mare per poter arrivare in Europa.
Un nome non scelto a caso, bensì simbolo di un messaggio ben preciso che avremmo voluto comunicare.
Nel gennaio 2016 dopo varie iniziative di raccolta fondi e grazie al contributi versateci da molti cittadini versammo alla municipalità di Suruc la prima tranche di € 9.000.
Il tentato golpe prima e la feroce repressione avvenuta in seguito in Turchia, ha di fatto creato un’impossibilità nell’avanzamento dei lavori. L’amministrazione della municipalità di Suruç è stata commissariata dalle forze di governo appartenenti al partito AKP di Erdogan, le quali hanno stravolto le politiche dell’amministrazione precedente, eletta democraticamente, e hanno scelto di non dare seguito a molti progetti che erano stati avviati, tra i quali il parco Alan Kurdi. Ciò ha determinato un’impasse.
In accordo con gli amministratori curdi con cui avevamo preso gli accordi, abbiamo aspettato mesi in attesa di capire come destinare l’ultima tranche di fondi che avrebbe portato a conclusione il progetto avviato nel novembre del 2015, ma purtroppo ci siamo scontrati con una impossibilità di fatto.
A questo punto abbiamo deciso in accordo con UIKI Onlus, le/i compagn* di Suruc e la municipalità di Kobane di devolvere i contributi raccolti (€ 7.000) grazie alla generosità di tante e tanti alla costruzione di un parco giochi nella città di Kobane, impegnata in un percorso di ricostruzione e di realizzazione dei principi del confederalismo democratico.
Sul nostro sito potete trovare tutte le info sul progetto Rojava Playground e sul Childrens Park
https://www.yabastabologna.com/campagne