Comunicati Stampa dal Italia per TAHIR ELCI (Rete, GD, DDG, OUA, COBAS, PD, AED, Palermo)

RETE KURDISTAN ITALIA:
L’uccisione di Tahir Elci è un altro tassello della politica terroristica del governo di Ankara

L’avv. Tahir Elci, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Diyarbakir, è stato proditoriamente ucciso dalle forze di polizia turche perché era da sempre un nemico delle politiche repressive dell’AKP e del governo, perché era uno strenuo difensore dei diritti del popolo curdo e della democrazia, perché non aveva mai taciuto di fronte alla barbarie e alle ingiustizie, ed in ultimo perché aveva avuto “l’ardire” di dichiarare pubblicamente, appena qualche settimana fa, che il PKK, il partito nel quale si riconoscono milioni di curdi, e non solo in Turchia, non è una formazione terrorista, frase che gli era già costata la carcerazione ed una condanna a sette anni di carcere.

Ma evidentemente per i fascisti e per i corpi di polizia, diretta emanazione del governo di Erdogan, non bastava; la voce di Tahir Elci doveva essere messa a tacere per sempre.

E’ stato ucciso mentre, con altri colleghi avvocati, denunciava la barbara azione compiuta dalle forze armate turche, nei giorni del coprifuoco nel quartiere popolare di Sur – Dyarbakir, di danneggiamento dello storico minareto artistico. Come tutti i sinceri democratici e gli amanti della libertà, Tahir Elci amava la bellezza, difendeva il patrimonio artistico della sua terra, denunciava il vandalismo di chi distrugge la storia, oltre che le persone e la natura, pur di difendere un potere ingiusto e disumano.

Facciamo appello a tutti i democratici, ai sinceri amanti della libertà, ai difensori dei diritti umani, all’avvocatura italiana, che ha già condannato con fermezza l’omicidio, perché la morte di Tahir Elci non sia dimenticata, perché la bandiera delle sue battaglie, dalla difesa dei diritti del suo popolo, alla condanna delle politiche neofasciste del governo turco, alla cancellazione del PKK dalla lista delle formazioni terroristiche, sia raccolta e tenuta in alto, in Italia come in Turchia e ovunque ci sia una voce che si leva a difesa dell’umanità e della giustizia.

Facciamo nostra la proposta di una giornata nazionale di mobilitazione in difesa dei diritti umani e contro la repressione in atto in Turchia da parte del governo di Ankara contro il popolo curdo e contro tutti i democratici per il 10 dicembre 2015.

Chiediamo con forza ai nostri governanti di esprimere una condanna esplicita e ferma di questo efferato omicidio e di ogni altro atto di negazione dei diritti fondamentali posto in atto dal Governo Turco e dalle sue forze di polizia e di sicurezza.

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI GIURISTI DEMOCRATICI:
(Torino-Padova-Bologna-Roma-Napoli)
L’ASSASSINIO DI TAHIR ELCI, AVVOCATO DIFENSORE DEI DIRITTI CIVILI E POLITICI DEI CITTADINI IN TURCHIA

Mentre era in corso a Torino la Conferenza nazionale dell’Avvocatura italiana siamo stati raggiunti dalla drammatica notizia dell’uccisione di Tahir Elci, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Diyarbakir.

Il nostro Collega è stato ucciso con un colpo di fucile mentre teneva una conferenza stampa, all’aperto, circondato da numerosi colleghi, in difesa dei diritti della popolazione curda duramente colpita dalla repressione del Governo turco.

Tahir Elci era stato da poco arrestato per il reato di propaganda in favore del PKK, ritenuto organizzazione terroristica; scarcerato, stava subendo il processo nel quale l’Accusa aveva richiesto per tale reato la condanna ad anni sette di reclusione. Ma incarcerarlo era, evidentemente, troppo poco!

Tahir Elci era noto in Turchia e all’estero come strenuo difensore dei diritti civili e umani e in tale veste aveva partecipato a numerosi processi sia in difesa di attivisti di movimenti di opposizione al governo Erdogan, sia contro esponenti dell’apparato governativo responsabili di gravi violazioni di quei diritti.

Il suo assassinio rappresenta un’offesa ed un attacco a tutta l’Avvocatura ed un monito perché essa non disturbi l’esercizio del potere.

Ma il compito dell’Avvocatura è sempre stato, e continuerà ad essere, quello di garantire ai cittadini il pieno rispetto della legalità e dei principi universali che sanciscono i diritti fondamentali dell’uomo.

Chiediamo che tutta l’Avvocatura italiana si mobiliti in segno di solidarietà con i colleghi turchi, manifestando lo sdegno e l’indignazione per questo vigliacco attacco a un uomo che rappresentava gli ideali che devono guidare la nostra professione.
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​ASSOCIAZIONE DONNE, DIRITTI E GIUSTIZIA PER LA MORTE DI TAHIR ELCI, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE AVVOCATI DI DIYARBAKIR UCCISO BARBARAMENTE

Questa mattina hanno ucciso il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Diyarbakir mentre teneva una conferenza stampa in difesa dei diritti umani, sulla situazione i​​n Turchia..Un manipolo di soldati e individui in borghese nha condotto un assalto contro gli avvocati e i cittadini che lo circondavano e lo hanno colpito alla testa con un colpo secco di fucile. Così muoiono in Turchia i difensori dei diritti umani e civili.

Oltre ad essere continuamente perseguitati , arrestati e processati ingiustamente. Ricordiamo il collega e compagno per averlo conosciuto a Diyarbakir, in occasione della delegazione di avvocati che ha svolto la finzione di osservatori internazionali alle ultime elezioni del I novembre u.s. Egli, nell’occasione ha ribadito la necessità di solidarizzare con il popolo curdo e tutti coloro, giornalisti e avvocati, che ogni giorno si battono per la loibertà e la democrazia in un Paese dove la situazione è sempre più grave e quasi più estrema di quella vissuta durante la dittatura militare andata al potere in Turchia nel 1980.

Facciamo in modo che gli organismi europei smettano di seguire le direttive di Erdogan in politica estera che coinvolgono anche il nostro Paese in una deriva sempre più antidemocratica e repressiva.Tutta la nostra solidarietà ai compagni curdi e al Partito HDP, dove militava Tahir Elci.
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TURCHIA, DALL’OUA FERMA CONDANNA DELL’ASSASSINIO DELL’AVVOCATO TAHIR ELCI
MIRELLA CASIELLO, OUA: “SIAMO TUTTI TAHIR ELCI. UN AVVOCATO ASSASSINATO PER IL SUO LAVORO È UN ATTACCO AL DIRITTO DI DIFESA, A TUTTA L’AVVOCATURA, ALLA DEMOCRAZIA”

LA IX CONFERENZA NAZIONALE DELL’AVVOCATURA SI CHIUDE CON FORTE GESTO DI SOLIDARIETÀ CON L’AVVOCATURA CURDA E CON PIÙ IN GENERALE CON QUELLA TURCA, VITTIMA DI CONTINUE AGGRESSIONI

Con la condanna dell’Oua del barbaro assassinio di Tahir Elci, capo dell’associazione degli avvocati di Diyarbakir, nel sud-est a maggioranza curda della Turchia si è chiusa oggi a Torino la IX Conferenza Nazionale dell’Avvocatura. Presente al tavolo, Abdelaziz Essid, il rappresentante dell’Ordine Forense tunisino, componente del “Quartetto per il Dialogo”, insignito del Nobel per la Pace 2015, che ha rappresentato anche la solidarietà degli avvocati tunisini.

“L’atto di terrorismo perpetrato a Diyarbakir, con l’assassinio di Tahir Elci, è un attacco a tutta l’avvocatura – ha detto, alla fine dei lavori, Mirella Casiello, presidente Oua – gli avvocati italiani devono fare sentire con forza la solidarietà della categoria ai colleghi curdi, e più in generale, a quelli turchi, da troppo tempo lasciati soli di fronte a continue aggressioni e limitazioni del diritto di difesa”.

“In Turchia – ha concluso Casiello – c’è un problema grave di -agibilità democratica che colpisce gli avvocati, baluardo di tutela effettiva di diritti dei cittadini e delle minoranza come quella curda. Serve un’iniziativa internazionale concreta e urgente delle rappresentanze istituzionali e politiche forensi: siamo tutti Tahir Elci”.
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CONFEDERAZIONE COBAS : ASSASSINIO DI TAHIR ELCI

Ci aggiungiamo alla condanna espressa dalla IX Conferenza Nazionale del’Avvocatura nei confronti del feroce assassinio del Presidente dell’Ordine diegli Avvocati di Diyarbakir Thair Elci, nonchè patriota della resistenza curda al regime di Erdogan.

Esprimiamo le più partecipate condoglianze alla famiglia, agli avvocati di Diyarbakir, a l’HDP, all’intero popolo curdo per questa ulteriore dolorosa perdita.

Auspichiamo la massima vigilanza e protezione per gli esponenti più in vista della resistenza curda che sono sotto mira da parte dei killer governativi e delle bande a loro affiliate.

Faremo quanto è nelle nostre possibilità per sostenere oltremodo la causa curda, per far cessare l’assedio nei territori curdi, per far pagare ad Erdogan il martirio di tanti resistenti , compreso questo spietato delitto di Thair Elci.

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L’ORDINE AVVOCATI DI PALERMO

Tahir Elci, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Diyarbakir (Turchia), leader degli avvocati Curdi, è stato barbaramente ucciso a colpi di pistola nel corso di una manifestazione per la tutela dei diritti civili del popolo curdo, che si stava svolgendo nella città di Diyarbakir.

L’Avvocatura di tutto il mondo é impegnata per la tutela dei diritti umani, per i diritti civili, per i diritti fondamentali.

L’Ordine degli Avvocati di Palermo partecipa al lutto dell’Avvocatura turca e di tutto il mondo per l’ennesimo eccidio di un avvocato impegnato in una battaglia per la libertà.
Il Presidente, Francesco Greco

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PROGETTO DIRITTI:PER UNA SOLUZIONE POLITICA DELLA QUESTIONE KURDA

L’omicidio premeditato di Tahir Elci, difensore dei diritti umani e Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Diyarbakir, evidenzia, ancora una volta, la necessità di un intervento dell’Unione Europea per l’avvio di un percorso finalizzato ad una soluzione politica del conflitto nella regione kurda.

Non si può nascondere il fatto che le milizie kurde sono state e sono in questi ultimi mesi l’unica trincea contro il dilagare del terrorismo dell’ISIS, con un contributo immenso di vite umane, a tutela delle diverse minoranze etniche e religiose e delle popolazioni che vivono nel tragico scenario di guerra siriano.

Né può essere taciuta la circostanza che nel Kurdistan turco è in atto una feroce repressione dei movimenti democratici e nazionali kurdi da parte del regime di Erdogan, che è indice della volontà di non arrivare ad una soluzione pacifica dei problemi dell’area.

L’opinione espressa dall’avvocato Elci, per cui il processo di pace non può che passare attraverso il coinvolgimento del PKK – il movimento guidato da Abdullah Ocalan che rappresenta da decenni le istanze del popolo kurdo, insieme a una variegata società civile che è fortemente rappresentata nel Parlamento turco – deve essere fatta propria dalle forze politiche democratiche dell’Europa, perché solo una soluzione politica della questione kurda che veda coinvolti tutti gli attori del conflitto può innescare un processo di pace nell’intera regione mediorientale.

Il dialogo con la Turchia e la prospettiva di un allargamento dell’Unione Europea non può prescindere da questo elemento, e dalla necessità di porre alla base del dialogo il rispetto dei diritti umani e il riconoscimento dell’autonomia democratica, in primo luogo nei confronti del popolo kurdo.

Il recente vertice di Bruxelles non si muove in questa prospettiva, e anzi pone come base del confronto tra Unione Europea e governo turco la negazione del diritto di asilo e l’occultamento della questione della tutela dei diritti, e ciò non potrà che rafforzare la spirale terribile delle persecuzioni di massa e del terrorismo fondamentalista.

Occorre una netta e indifferibile inversione di marcia, a cominciare dalla cancellazione del PKK (i cui militanti combattono per la democrazia ed il rispetto dei diritti degli uomini e delle donne contro il terrorismo dell’ISIS) dalle liste delle organizzazioni terroristiche.

Occorre chiedere con forza alla Turchia il superamento di ogni ambiguità nei rapporti con l’ISIS, e il rispetto delle libertà democratiche e dei diritti del popolo kurdo.

Occorre che l’Unione Europea avvii un tavolo negoziale per la soluzione della questione kurda con la presenza di tutte le parti coinvolte, a partire dal PKK.

Occorre garantire tutela e rifugio per coloro che fuggono dagli scenari di guerra, nel rispetto delle convenzioni internazionali ed europee e dei principi fondamentali delle costituzioni nazionali.

Bisogna uscire dall’ipocrisia e dall’ambiguità: ogni ritardo sulla strada del dialogo non potrà che aggrovigliare ed aggravare ulteriormente la situazione attuale ed allontanare le prospettive di pace nel Medioriente e di sconfitta del terrorismo fondamentalista.

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Avvocati Europei Democratici AED
ONORE ALL’AVV. TAHIR ELCI

La morte di Tahir Elçi, eminente avvocato e Presidente del consiglio dell’ordine di Diyarbakir in circostanze drammatiche, nel Distretto Sud di Amed (Diyarbakir), abbattuto a colpi d’arma da fuoco sulla strada durante una conferenza stampa, è un omicidio politico e un crimine contro i Diritti Umani.

Gli Avvocati Europei Democratici (AED – EDL) esprimono la loro solidarietà alla sua famiglia, i suoi amici, i militanti dei Diritti Umani, le avvocate e gli avvocati e tutti i cittadini turchi e curdi che hanno sostenuto la sua lotta in Turchia contro la tirannia e il terrore di stato diretto ad annientare i dissidenti e e vasti settori della società.

La lunga battaglia del Presidente dgli Avvocati di Diyarbakir per la difesa della pace e dei Diritti Umani fa di questo crimine un crimine contro tutti i difensori dei Diritti Umani e contro le avvocate e gli avvocati impegnati nella lotta per i diritti umani universali (senza distinzione di appartenenza a gruppi sociali o nazionali).

Recentemente abbiamo assistito a un ultimo attacco quando, esercitando il suo diritto alla libertà d’espressione riconosciuto dalla Costituzione Turca, Tahir Elçi aveva manifestato pubblicamente alla CNN Turca la sua opinione politica rispetto al conflitto dello stato turco con il popolo curdo ed era stato arrestato dal secondo Giudice di Pace penale di Bakirköy, accusato ingiustamente di propaganda a favore di una organizzazione terroristica (art. 7/2 della legge antiterrorismo). L’ordine di arresto di Elçi ha rappresentato un altro attacco contro i Diritti Umani e una nuova dimostrazione di intimidazione e di forza dei Tribunali (non indipendenti) controllati e sottomessi al potere esecutivo turco. Ciò nonostante egli ha continuato a lottare per i Diritti Umani e infine è stato ucciso.La morte del nostro collega non può restare impunita.

Per questo:Gli Avvocati Europei Democratici fanno appello alle avvocate e agli avvocati perché rendano un omaggio speciale alla figura di Tahir Elçi il 23 gennaio 2016, prossima giornata dell’avvocato minacciato.

Gli Avvocati Europei Democratici chiedono che il Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea e il Parlamento Europeo si rivolgano allo Stato Turco perché metta in opera un sistema di controllo del rispetto dei Diritti Umani per evitare l’impunità dei colpevoli di crimini contro l’Umanità che si producono continuamente in Turchia e nel Kurdistan. In mancanza, un sospetto di connivenza con tutti questi crimini ricadrà nuovamente sulla Stato Turco e sul suo governo. Il principio democratico che è nello spirito della creazione dell’UE, impone la condanna di tutti i crimini commessi dallo Stato Turco e dalla forze paramilitari in Turchia e inoltre impone che l’UE denunci la guerra totale di questo stato contro la libertà ed i Diritti Umani, utilizzando la repressione contro il popolo, contro i mass media, il terrore e gli omicidi efferati. Gli Avvocati Europei Democratici condannano questo terribile crimine e esigono dal Governo Turco una inchiesta indipendente per trovare i responsabili diretti ed indiretti.

Avvocati Europei Democratici (AED-EDL) / www.aeud.org / facebook European Democratic Lawyers (Germania/RAV, Belgio/SAD, Catalogna/ACDDH, Euskadi /ESKUBIDEAK, Spagna/ALA, Francia/SAF, Italia/LEGAL TEAM ITALIA, Paesi Bassi/VSAN, Turchia /ÇHD).29 novembre 2015.

**Associazione Nazionale di Amicizia Italia Cuba
Circolo Ernesto Che Guevara Palermo

Il circolo “Ernesto Che Guevara” di Palermo dell’ associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, riunito in assemblea il girono 29 novembre 2015 ha approvato l’ Ordine del Giorno per esprimere ed unirsi al Comitato di Solidarietà con il Popolo Curdo già presente a Palermo aderendo alle sue iniziative e particolarmente alla condanna per il barbaro assassinio dell’avvocato Tahir Elci, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Diyarbakir (Turchia), leader degli avvocati Curdi.

Il circolo “Ernesto Che Guevara” di Palermo dell’ associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, si associa inoltre ed esprime soddisfazione per la decisione del sindaco di Palermo Leoluca Orlando di conferire la cittadinanza onoraria ad Abdullah Öcalan, leader curdo in prigione nelle carceri turche, nel corso di una seduta straordinaria della Giunta comunale di Palermo.

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Comunicato del Comune di Palermo sull’omicidio di Thair Elci
Tahir Elci. Orlando ‘Riconoscimento diritti Curdi essenziale per Pace nell’area’

‘L’omicidio dell’avvocato Tahir Elci, capo dell’associazione degli avvocati di Diyarbakir, rappresenta un altro punto della escalation della violenza contro i rappresentanti e i difensori dei diritti del popolo curdo e ancora una volta impone che per la pace in Turchia, come in Iraq e in tante altre aree di quella regione si riconoscano e siano tutelati i diritti del popolo curdo, perché cessino lutti, violenze e inaccettabili violazione dei diritti umani’.

Lo ha dichiarato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ricordando, che nei prossimi giorni, la città siciliana riconoscerà la cittadinanza onoraria ad Abdullah Öcalan, leader curdo in prigione nelle carceri turche.