Colonnello turco e altri sette militari scagionati dall’accusa di aver ucciso 21 curdi
Un ex colonnello turco e altri sette membri delle forze di sicurezza giovedì sono stati prosciolti dall’accusa della morte di 21 curdi due decenni fa,in un caso giudiziario che attivisti e funzionari avevano affermato essere una prova della riforma del diritto.
I giudici hanno deciso che non c’erano prove sufficienti per condannare Cemal Temizoz, 57anni, che aveva prestato servizio come comandante della gendarmeria nella città curda di Cizre nel Kurdistan turco durante i combattimenti lungo il confine siriano tra il 1993 e il 1995.Lo hanno affermato in tribunale i media e gli attivisti per i diritti umani.
Circa 15 familiari delle vittime hanno viaggiato per 1000 chilometri (650 miglia) da Cizre verso il tribunale nella città di Eskisehir a nord ovest per l’udienza finale.Dopo che la sentenza è stata letta si sono chiusi nel silenzio,afferma Harun Padir,un testimone nel caso che aveva dichiarato al tribunale di essere stato arrestato insieme a suo padre e suo zio il 6 giugno del 1994.
Padir,all’epoca sedicenne,ha testimoniato che venne liberato ma di suo padre e di suo zio non ne ha saputo più niente.”Non c’è giustizia per me perchè io sono curdo” ha dichiarato in seguito.Temizoz ha negato le accuse.
Il periodo considerato dal caso è stato uno dei più sanguinosi nella guerra che ha devastato il sudest della Turchia a maggioranza curda,da quando il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) ha preso le armi nel 1984.Più di 40.000 persone,in larga parte curde,sono state uccise.
Il conflitto è divampato di nuovo a luglio dopo che il coprifuoco di due anni è crollato.Le autorità a settembre hanno sottoposto Cizre a un coprifuoco di ventiquattrore su ventiquattro per più di una settimana,quando i deputati curdi avevano affermato che altri 20 civili erano stati uccisi durante gli scontri con il PKK e le forze di sicurezza.
Una storia di impunità
Temizoz era stato accusato di aver condotto un’unità nell’organizzazione antiterrorismo che le associazioni per i diritti sostengono che avevano torturato e ucciso sospetti appartenenti al PKK.
Secondo la CNN Turk Temizoz ha dichiarato al tribunale:”Ho combattuto contro il terrorismo e il crimine organizzato”,”Ho fatto l’impossibile a Cizre,l’ho resa una città pacifica.Io chiedo il mio proscioglimento.”
Centinaia di uccisioni rimangono irrisolte nel sudest della Turchia.Anche il PKK è accusato di abusi.”Se queste persone non lo hanno fatto,allora le famiglie hanno il diritto di sapere chi lo ha fatto” afferma Emma Sinclair-Webb di Human Rights Watch.“La Turchia ha una storia di impunità per le forze dello stato … Negare la giustizia ai suoi cittadini significa che le ferite non possono guarire. “
Il processo Temizoz è iniziato nel 2009 ed è stato descritto nel 2012 dal Consiglio d’Europa come “un’opportunità di far luce su di un periodo di abusi sistematici nel sudest della Turchia.”Ma il caso si è rivelato difficile da perseguire, con testimoni chiave abiura testimonianza.Quest’anno altri ex ufficiali sono stati prosciolti da simili accuse.
Processi di alto livello denominati Ergenekon e Sledgehammer hanno cercato di ritenere i militari responsabili per presunti crimini,ed era parte degli sforzi del presidente Tayyip Erdogan per porre fine all’influenza dei generali un tempo dominanti.
Questi procedimenti sono culminati in proscioglimenti o in revisioni dei processi.L’ex presidente e generale,Kenan Evren,condannato per aver guidato il colpo di stato del 1980 che ha inaugurato arresti,torture e uccisioni,stava ricorrendo contro la sua condanna all’ergastolo,quando morì a maggio all’età di 97 anni.
Sin dalla sua nascita nel 1984,il PKK ha combattuto lo stato turco,che ancora nega l’esistenza costituzionale dei curdi.Negli anni ’90 il PKK ha limitato la sua rivendicazione di stabilire una regione autonoma curda e più diritti culturali per l’etnia curda,che costituisce circa 22,5 milioni dei 78 milioni della popolazione del paese,a cui sono stati negati per un lungo periodo basilari diritti politici e culturali,e il suo obiettivo dell’autonomia politica.Un’ampia comunità curda simpatizza apertamente con i ribelli del PKK.Da allora il conflitto ha causato 45.000 morti.