Cittadinanza onoraria a Öcalan, a Palermo corteo e mostra per il popolo curdo

Parte domani la due giorni di iniziative. A promuovere gli eventi comitati di cittadini e centri sociali

Si aprirà con un corteo la due giorni di iniziative organizzate in attesa del conferimento della cittadinanza onoraria ad Abdullah Öcalan, leader del Pkk, il partito dei lavoratori del Kurdistan, che da oltre 17 anni è rinchiuso in regime di isolamento in un carcere turco. Il conferimento della cittadinanza è previsto per lunedì alle 14 nella sala consiliare di Palazzo delle Aquile. Ad organizzare la manifestazione di sabato pomeriggio e l’assemblea di domenica è il comitato “Palermo solidale con il popolo curdo” che domani, alle 16, darà vita ad un corteo regionale che attraverserà via Maqueda. L’appuntamento è in piazza Verdi, davanti il teatro Massimo, e i partecipanti raggiungeranno piazza Pretoria. Il giorno dopo, alle 17 nel palazzo Cefalà, l’incontro con Ebru Gunay, avvocato di Öcalan, e Ozlem Tanrikulu del Congresso nazionale del Kurdistan. Seguirà una cena sociale al circolo Arci Malaussene. Infine, lunedì, il conferimento della cittadinanza preceduta dall’allestimento di una mostra fotografica, “Rojbas”, di Francesco Bellina. Le opere saranno esposte nell’atrio di Palazzo delle Aquile.

“Sostenere la resistenza del popolo curdo significa schierarsi contro il terrorismo dell’Isis – dice il comitato ‘Palermo solidale con il popolo curdo’ – e Palermo, già legata con Kobane e con le comunità autonome del Rojava con un patto di amicizia, è la prima città italiana a compiere questo gesto, un atto di solidarietà nei confronti di tutte le donne e di tutti gli uomini che in Kurdistan hanno combattuto e combattono per edificare una società più umana, più giusta e più libera”.

La due giorni ha già avuto il sostegno di partiti, di associazioni e di centri sociali: dall’ex Carcere ad Anomalia, da Sinistra Ecologia e Libertà alla Rete Con la Palestina nel Cuore, dall’Associazione Peppino Impastato all’Arcigay Palermo. “Öcalan rappresenta uno dei cardini fondamentali per la pacificazione di quell’aerea del medio Oriente – commenta Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione Comunista Palermo – Il leader curdo, nonostante sia rinchiuso in carcere ormai da 17 anni in regime di isolamento, ha dimostrato di voler trasformare il conflitto armato in una lotta politica per raggiungere una pace giusta”.

di GRAZIA LA PAGLIA