Chiesta Giustizia per le Vittime di Roboski

In migliaia hanno aderito ieri al corteo organizzato nel villaggio di Roboski, nel distretto di Uludere di Sirnak, per celebrare l’800° giorno dopo il massacro di Roboski, che ha lasciato 34 civili curdi, soprattutto bambini, deceduti, e l’8 marzo Giornata Internazionale della Donna.

Gli abitanti del villaggio si sono riuniti all’esterno dell’edificio dell’associazione ROBOSKİ-DER prima di iniziare la loro marcia verso il cimitero delle vittime, portando uno striscione che diceva “Li Roboski 800 Roj”.

Alla marcia si sono aggiunte giovani donne del villaggio, madri di Roboski e membri della Assemblea Madri della Pace provenienti dal distretto di Silopi della provincia di Sirnak, nonché il parlamentare del BDP di Şirnex Hasip Kaplan, e dirigenti e membri dell’organizzazione BDP di Şirnex e dei suoi quartieri.

Berivan Encü, sorella di Hamza Encü, una delle 34 vittime del massacro, ha letto il messaggio del leader curdo Abdullah Ocalan per l’8 marzo.

E’ seguito il discorso di  Jiyan Encü che ha segnato la Giornata Internazionale della Donna.

Parlando in questa occasione, il parlamentare del BDP di Şirnex Hasip Kaplan, ha evidenziato che non ci può essere pace senza giustizia per Roboski, aggiungendo: “La giustizia funziona quando si tratta di figli del premier e dei suoi ministri . La giustizia esiste per loro, ma non per Roboski.”