CEDU: Nel caso di Öcalan la Turchia ha violato la Convenzione Europea
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) ha ritenuto che la Turchia abbia violato l’articolo 3 della Convenzione Europea dei diritti dell’Uomo per quanto riguarda il trattamento del leader del popolo curdo Abdullah Öcalan.
La richiesta di Ocalan alla CEDU attestava violazioni degli articoli 2, 3 e 8 della Convenzione. Nella sua sentenza la CEDU ha trovato, con una maggioranza di 4 a 3, che il fatto che “non vi era alcuna possibilità di libertà vigilata per Ocalan è stata una violazione dell’articolo 3” della Convenzione.
La Corte ha sottolineato che una condanna a vita significava isolamento permanente per Abdullah Öcalan e ha condannato la Turchia a pagare € 25.000 a titolo di risarcimento.
Quattro giudici contro tre hanno stabilito che l’articolo 8 della Convenzione sul “Diritto al rispetto della vita privata e familiare” non è stato violato dalla Turchia. E hanno stabilito all’unanimità che l’articolo 7, “Nessuna pena senza legge,” non è stato violato.