Bayık: Il Congresso Nazionale Curdo deve fondarsi su un modello democratico

Parlando con il quotidiano Yeni Özgür Politika del Congresso Nazionale Curdo e delle ragioni per i suoi ripetuti rinvii, il co-presidente del Consiglio Esecutivo della KCK (Unione delle Comunità del Kurdistan) Cemil Bayık ha detto che il rifiuto del KDP (Partito Democratico del Kurdistan) del sistema della co-presidenza e che l’insistenza del Kurdistan meridionale di avere un numero uguale di delegati costituiscono un ostacolo allo svolgimento del Congresso.

Bayık ha sottolineato che il Congresso non si deve fondare su imposizioni, ma su un modello democratico che – ha detto – è una piattaforma che è al di sopra delle parti e deve rappresentare tutte le tendenze in modo democratico.

Riferendosi all’atteggiamento del KDP che – ha detto – rifiuta il sistema di co-presidenza e insiste su un sistema presidenziale e alla richiesta del Kurdistan meridionale di avere un numero uguale di delegati al Congresso, Bayık ha sottolineato che; “Questo non ha senso e non può essere equo. Abbiamo già evidenziato il nostro suggerimento di prendere tutte le decisioni in base all’accordo tra tutte le parti. La richiesta del Kurdistan meridionale di avere un numero di delegati uguale a quelli del Kurdistan settentrionale indica un’intenzione di natura diversa”.

Bayık ha evidenziato che alcuni poteri internazionali e regionali, incluse alcune aree curde, non vogliono che il Congresso Nazionale Curdo si riunisca con modalità diverse da quelle che richiedono.