Ase torna al suo villaggio bruciato dopo 20 anni: non me ne andrò mai

Ase Alokman è stata forzatamente sfollata dal villaggio di Belay (Beşevler) del distretto di Mardin di Savur quando i soldati hanno bruciato negli anni ’90 il villaggio. Ase è tornata al suo villaggio dopo anni e ha ricostruito la sua casa. “Dopo 20 anni, le mie memorie , il mio giardino e le mie montagne si stanno animando davanti a me. Se essi cercheranno di prendersi ancora il villaggio da me, io andrò nel fuoco nonostante la mia età”, afferma Ase che adesso ha 80 anni.

L’ottantenne Ase Alokman è stata sfollata con la forza di Belay (Beşevler) del distretto di Mardin di Savur quando i soldati hanno bruciato negli anni ’90 il villaggio. Ase è stata costretta a lasciare la sua casa nel villaggio di Belav (Beşevler) nel 1994. Dopo 20 anni, Ase è ritornata nel suo villaggio bruciato e ha ricostruito la sua casa. Ase ha affermato che non se ne andrà mai dal suo villaggio qualunque cosa accada.

Siamo stati costretti a lasciare il villaggio con le minacce e le torture

Ase ha accontato quello che hanno affrontato in quei giorni e ha dichiarato che un sentimento di grande rabbia l’ha riempita quando è stata costretta a lasciare il villaggio, dove ha trascorso la sua infanzia, la sua giovinezza e tutta la sua vita. Ase ha ricordato che cosa è accaduto 23 anni fa e ha detto che i soldati avevano detto loro di lasciare il villaggio in 10 giorni e hanno bruciato il villaggio quando gli abitanti del villaggio vevano risposto loro che non volevano lasciare il villaggio.

Ase ha rccontato che gli abitanti del villaggio avevano cercato di spegnere il fuoco il primo giorno, ma il villaggio è stato bloccato il secondo giorno. “Sono venuti e sono entrati nella case e hanno rotto tutte le finestre. Hanno distrutto tutto ciò che hanno trovato. Avevamo capito che non potevamo fare niente e abbiamo lasciato il villaggio in 10 giorni”.

20 anni lontana dal villaggio

Ase ha detto che avevano guardato come stava bruciando il villaggio in cinque minuti e tutti hanno assistito all’incendio del villaggio in lacrime. Il marito di Ase non ha potuto vivere solo due anni dopo che il loro villaggio era stato bruciato. Afferma: ” A mio marito mancava il nostro villaggio e la nostra casa. Avevamo il giardino e i frutteti e abbiamo dovuto abbandonare tutto. Lui non aveva mai dimenticato cosa era successo. La sua ultima volontà era stata quella di essere seppellito nel villaggio. Poi la polizia ci ha circondato in 5 minuti. Abbiamo dovuto lasciare il villaggio immediatamente dopo aver seppellito mio marito. Abbiamo vissuto 20 anni lontano dal ostro villaggio. Abbiamo vissuto a Diyarbaki e Batman.”

Abbiamo ricostruito la nostra casa bruciata

Dopo aver vissuto 20 anni lontani dal villaggio, Ase aveva detto al suo bambino che voleva tornare al villaggio. Ase afferma: ” Siamo tornati al villaggio nel 2014 e abbiamo ricostruito la nostra casa bruciata. Altre persone si erano prese il nostro giardino e i frutteti e ce li siamo ripresi. Prima, guardavo sulle strade in città, adesso sto guardano i giardini e le montagne. Sono felice di essere qui dopo anni. Voglio morire qui. Se cercano di prendere di nuovo il mio villaggio, andrò nel fuoco, nonostante la mia età. Non lascerò il mio villaggio questa volta. “

di Medine Mamedoğlu