Appello per la Giornata Internazionale di Solidarietà con Kobanê il 1 novembre 2017

Con l’inizio degli scontri armati in Sira, Stato Islamico (IS) con la sua enorme diffusione in Siria e in Iraq è diventato un pericolo per l’intera umanità. L’unico obiettivo di questa forza barbarica era di costruire un ordine crudele. Nonostante questo IS è stato ritenuto da un gran numero di Stati regionali uno strumento utile per l’attuazione dei propri interessi. Lo Stato turco aveva l’obiettivo di impedire un possibile status per la società curda. L’Arabia Saudita e il Qatar sostenevano IS per motivazioni confessionali e alcuni Stati occidentali per interessi economici e rivendicazioni di dominio hanno chiuso un occhio. IS ha compiuto attacchi terroristici non solo nella regione, ma in tutto il mondo. Ha mostrato una brutalità tale che centinaia di migliaia di persone hanno dovuto lasciare la loro patria, morendo di sete e di fame durante la fuga.

Nell’agosto 2014 IS ha attaccato le yazide e gli yazidi a Şengal, ha massacrato migliaia di civili e sequestrato come schiave sessuali circa cinquemila yazide. IS non si è accontentato di questo, ma incoraggiato dallo Stato turco, il 15 settembre 2014 ha attaccato la città curda di KOBANÊ per distruggere il modello di società basato sulla parità di diritti, pluralità e fratellanza tra i popoli. Proprio con questo attacco si sono evidenziati due poli. Da un lato quello reazionario rappresentato da IS, e dall’altro il paradigma della democrazia radicale, ecologico e basato sulla liberazione delle donne rappresentato dalle curde e dai curdi. A KOBANÊ si è letteralmente verificato uno scontro tra due mondi, che è stato vinto dal secondo.
Per questa ragione:

  • KOBANÊ è diventata un simbolo per le persone progressiste e democratiche, in particolare per le donne.
  • Vincere a KOBANÊ ha significato mettere fino al mito dell’invincibilità di IS.
  • A KOBANÊ le donne curde combattenti e libere e i valori da loro rappresentati sono diventati una luce davanti all‘oscurità.
  • Le donne curde e i e le combattenti per la libertà, protagonisti della resistenza di KOBANÊ, e l’opinione pubblica democratica che li ha sostenuti hanno distrutto il regime della para di IS.

Questa realtà è stata ampiamente percepita dalla comunità e opinione pubblica a livello globale. Da tutte le parti del mondo nella Giornata Internazionale di Solidarietà con Kobanê, il 1 novembre le persone hanno invaso le strade e le piazza, cantato canzoni di libertà e condannato IS e i suoi sostenitori.

Oggi KOBANÊ è libera, ma la lotta continua. Facciamo appello per celebrare nuovamente la Giornata Internazionale di Solidarietà con Kobanê il 1 novembre 2017 per festeggiare il quarto anno dalla liberazione di Kobanê, simbolo della ricerca di libertà dell’umanità, e costruire insieme il modello di vita democratica e libera.

  • Cantiamo canzoni di libertà nella Giornata Internazionale di Solidarietà con Kobanê il 1 novembre in tutte le strade per costruire un ordine democratico, ecologico e basato sulla liberazione delle donne.
  • Rafforziamo la nostra voce di pace e libertà nella Giornata Internazionale di Solidarietà con Kobanê per opporci alle forze che fanno la guerra per i loro interessi economici e imperiali.
  • Scendiamo nelle piazze nella Giornata Internazionale di Solidarietà con Kobanê per fermare le politiche nazionaliste, fondamentaliste e dittatoriali degli Stati regionali reazionari.
  • Stiamo insieme in piazza nella Giornata Internazionale di Solidarietà con Kobanê per rafforzare e diffondere l’internazionalismo e la solidarietà internazionale.

    Comitato di Ricostruzione di Kobane

Call for Global Day of Action 1 November World Kobanè Day 2017

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