Abusi sui minori aumentati del 700% durante i governi dell’AKP

La violenza contro i bambini e gli abusi sui minori sono aumentati del 700% durante i governi dell’AKP, mentre molti casi di abuso si sono conclusi con l’impunità. Tutte le proposte presentate in parlamento dai partiti di opposizione sono state rigettate dai governi dell’AKP.

Abusi sui minori, assassinii e matrimoni infantili sono aumentati in Turchia durante i governi dell’AKP. Gli incidenti più recenti – la scomparsa di una bambina di 8 anni, Eylül Yağlıkara, avvenuta il 22 giugno a Polatlı, Ankara, seguita una settimana dopo dal rinvenimento del suo e del corpo di Leyla Aydemir (4 anni), scomparsa ad Ağrı il primo giorno dell’Eid (15 giugno) – hanno mostrato il livello che l’abuso e gli assassinii di minori hanno raggiunto in Turchia.

Nove bambini hanno subito violenza sessuale nei dormitori di Suleymancilar, setta conosciuta per i propri forti legami con l’AKP; 45 l’hanno subita nei dormitori della Fondazione Ensar, dove il figlio del presidente Erdoğan – Bilal Erdoğan – ha servito come membro del comitato esecutivo; 30 studenti sono stati violentati ad Adıyaman e una minore ad Aydın è stata violentata per 3 anni da 200 persone. Si è scoperto che 115 bambine hanno partorito in un ospedale a Küçükçekmece, Istanbul. Questi sono solo alcuni degli abusi che migliaia di minori hanno subito durante i governi dell’AKP.

1 MINORE SU 3 SOGGETTO AD ABUSI SESSUALI

La Turchia si trova al terzo posto nel mondo per abusi sui minori. 482’802 ragazzine sono state sposate col permesso dello stato negli ultimi 10 anni. In gravidanze condotte tra il 2007 e il 2017, da ragazzine di 17 anni e anche meno, 2’404 bambini sono nati morti. 1 minore su 3 è soggetto a violenze ed abusi in Turchia e i governi dell’AKP hanno praticamente accolto gli stupratori di bambini sotto la propria ala, respingendo tutte le interrogazioni dell’opposizione in merito agli incidenti, invece di impedire l’abuso e l’uccisione di minori. HDP e CHP hanno presentato decine di interrogazioni parlamentari per la prevenzione degli abusi sessuali e delle violenze, ma sono state tutte rigettate dall’AKP.

440’000 RAGAZZINE MINORENNI COSTRETTE A PARTORIRE

Secondo le statistiche tenute dalle organizzazioni delle donne e da diverse altre ONG nonché secondo i casi finiti in tribunale, a seguito delle politiche dei governi dell’AKP che legittimano gli abusi sessuali, violenze e abusi contro i minori sono aumentati di 3 volte tra il 2005 e il 2015. I casi di abusi sui minori sono aumentati del 700% durante i governi dell’AKP, mentre 440’000 ragazzine sotto i 18 anni sono state costrette a partorire dal 2002. Il numero delle ragazzine sotto i 15 anni che hanno partorito per via di gravidanze indesiderate causate da stupri è pari a 15’000. Ogni anno in Turchia oltre 122’000 vittime di crimini hanno meno di 18 anni. Questi numeri, tuttavia, sono solo la punta dell’iceberg, in quanto la maggior parte dei casi di stupro e di violenza sui minori rimane nascosta.

IL GOVERNO DELL’AKP HA LEGGITTIMATO GLI ABUSI SESSUALI

Il governo dell’AKP non ha solo fallito nell’impedire stupri e violenze sui minori, ma sta anche tentando di far assolvere gli stupratori. Nel maggio del 2015, la corte costituzionale ha eliminato la clausola che puniva i coniugi uniti solo da cerimonia religiosa senza la licenza di matrimonio ufficialmente riconosciuta [in pratica il matrimonio civile non è più un requisito necessario, N.d.T.]. Le leggi che proibivano i matrimoni infantili sono state deformate per consentire la legittimazione di tali celebrazioni attraverso le cerimonie religiose di matrimonio.

La corte costituzionale ha annullato un’altra disposizione e aperto la strada all’abbassamento dell’età del consenso per i minori da 15 a 12 anni. Nel novembre del 2016, l’AKP ha presentato una proposta che avrebbe permesso a chi abusava di un minore di evitare la pena attraverso il matrimonio. La proposta, che prevedeva l’impunità per gli abusi sui minori e la legittimazione dello stupro, è stata ritirata dopo enormi proteste da parte delle ONG e dell’opinione pubblica.

IL MINISTRO DELLA FAMIGLIA: UNA SOLA VOLTA NON È UN GROSSO PROBLEMA!

Il ministro della Giustizia del tempo, Bekir Bozdağ, difese la proposta che perdonava gli accusati di abusi sessuali arrivando a parlare di “consenso del minore”, in un commento oltraggioso. Sui sospetti di abusi sessuali avvenuti alla Fondazione Ensar, il ministro della Famiglia e delle Politiche Sociali del tempo, Sema Ramazanoğlu, affermò che “il fatto che questo sia avvenuto una sola volta non è una scusa per infangare il buon nome di una nostra istituzione che si distingue per il proprio lavoro.” Il Direttorato per gli Affari Religiosi rilasciò una dichiarazione affermando che era lecito che le ragazzine di 9 anni rimanessero incinte e potessero sposarsi senza la presenza dei propri tutori/genitori, aprendo praticamente la strada agli abusi sessuali sui minori.

I CONTINUI SCONTI DI PENA PER “BUONA CONDOTTA”

I giudici, sotto il governo dell’AKP – che ritiene che l’impunità costituisca la base dei casi di abusi sessuali contro i minori – hanno chiuso molti casi con riduzioni di pena per “buona condotta e comportamento rispettabile.”

Alcuni casi in cui i giudici hanno concesso la riduzione di pena per buona condotta:

– 2 anni fa, ad Amed, un uomo di 22 anni che aveva abusato sessualmente di una 14enne fu condannato a 11 anni e 8 mesi di prigione, con la pena ridotta per via del proprio “comportamento rispettabile”.

– Ad Esenyurt, Istanbul, Soney Aydın fu preso mentre violentava una bambina di 3 anni e la corte lo condannò a soli 2 anni e 4 mesi di prigione invece della massima pena (pari a 15 anni), per buona condotta.

– Un uomo sospettato di aver abusato di una ragazzina di 12 anni ad Adana, vide la propria pena di 24 anni ridotta a 20 anni in prigione per buona condotta.

– Un uomo sospettato di aver abusato sessualmente di una bambina a Doğubayazit, Ağri, affermò che si trattava di “uno scherzo” e fu rilasciato dalla corte.

– L.Ö. abusò sessualmente della propria figlia 13enne a Kocaeli e fu rilasciato dalla corte.

– Kısmet K. abusò di una 14enne a Zonguldak e la condanna fu ridotta a 17 anni e 3 mesi per buona condotta.