Abusi sui corpi dei kolber dopo la loro uccisione da parte del regime iraniano

A seguito dell’uccisione di kolber kurdi nel Rojhelat (Kurdistan orientale), un giovane kurdo proveniente da Serdesht è stato ucciso e un Kolber è rimasto ferito dal fuoco diretto delle truppe ianiane.

Saman Xizri, neo sposo di 26 anni di Nalas (Serdesht), è stato ucciso sabato dalle forze di frontiera iraniane con il pretesto di praticare il contrabbando.

E’ da notare che dopo l’uccisione di Saman, le forze iraniane hanno legato il suo corpo ad una macchina e lo hanno trascinato sulla terra, causando il pubblico malcontento a Serdesht.

Durante la stessa operazione, le truppe di frontiera hanno ferito un altro kolber, di nome Wefa, a Marexan, un villaggio nei pressi di Serdesht.

Il primo di gennaio le forze iraniane hanno anche confiscato 15 cavalli e i prodotti che trasportavano, appartenenti ai kolber delll’area montuosa di Dolan (Betushi Alan).

Il tasso di disoccupazione nella regione del Kurdistan è molto elevato poichè i kurdi non possono aprire le proprie fabbriche e introdurre nuove occupazioni. La carenza degli investimenti governativi e la cattiva gestione nello sviluppo di queste aree ha generato il fenomeno dei kolber.

Nel suo recente report all’Assemblea delle Nazioni Unite, l’inviato speciale delle Nazioni Unite per l’Iran, Ahmed Shaheed, ha messo in luce “le uccisioni indiscriminate dei kober in violazione delle leggi nazionali e degli obblighi internazionali a cui l’Iran è vincolato”.