A VAN: Erdogan parla, la polizia spara, Il BDP vince

di Valerio Bruschini –  1) Giovedì, 27 Marzo, il Premier turco Erdogan è venuto a Van per un comizio a sostegno del candidato a Sindaco dell’AKP, il Partito governativo.

Tenuto conto degli ostacoli frapposti dal Governo turco alla ricostruzione post-terremoto, che, comunque, ha raggiunto il 75%, tenuto conto dell’incessante e feroce repressione governativa, la presenza di Erdogan era agli occhi della popolazione una evidente e difficilmente tollerabile provocazione.

Così, le/i Compagne/i del BDP, il Partito della Pace e della Democrazia, avevano indetto una contromanifestazione, molto determinata, ma pacifica.

2) Ad un certo punto, dopo qualche screzio non rilevante tra gli opposti schieramenti, tre poliziotti delle Squadre Speciali hanno sparato le loro pallottole “democratiche” [1] in aria; tra le 27 pallottole, sparate contro il Grand Hotel, appartenente ad un iscritto al BDP, una ha “casualmente” preso in pieno petto Kadir Iren, 26 anni, cuoco dell’albergo, che si era avvicinato alla vetrata, per vedere cosa stesse succedendo.

“Le immagini del poliziotto che mira verso i muri dell’hotel sono raccapriccianti” [2] .

Il 12 Marzo, all’annuncio della morte dello studente ferito a Gezi Park, a Van le proteste si erano trasformate in guerriglia urbana durissima.
In questa occasione, il BDP è riuscito a convincere la popolazione a non cadere nella trappola della provocazione governativa, (l’opera di persuasione nei confronti dei giovani probabilmente non è stata facile), ed a continuare il lavoro politico.

3) Così, ieri, Domenica 30 Marzo, a Van, come in tutta la Turchia, si sono tenute le Elezioni amministrative;

in alcuni seggi, abbiamo verificato con i nostri occhi sia a Van, sia ad Erçis, la Polizia era “democraticamente” presente all’interno dei seggi stessi.
Tuttavia, in queste due città, la vittoria è andata al BDP, che a Diyarbakir ha ottenuto un vero e proprio trionfo.

In base al noto motto: “Tutto il mondo è Paese”, sino a tarda notte, i mass media governativi hanno continuato a prospettare come incerto il risultato elettorale a Van, mentre la popolazione, soprattutto la componente giovanile, sin dal pomeriggio aveva iniziato a festeggiare la vittoria, che sentiva sicura, alla faccia degli inamidati sondaggisti ed ai compassati ed “infallibili” esperti, che appestano, qui, come in tutto l’Occidente, gli schermi televisivi.

Viva il Kurdistan libero

NOTE
[1] Essendo la Turchia un Paese democratico, in virtù della proprietà transitiva della Democrazia, pure le pallottole sono democratiche.
[2] Irace Emanuela, articolo scritto per “L’Unità” del 30 Marzo 2014; la giornalista, facente parte della Delegazione italiana, venuta in Kurdistan, per osservare lo svolgimento delle Elezioni,insieme ad un Parlamentare del BDP, ha visitato il ferito in ospedale.