Kurdistan: Continua l’avanzata dell’ IS: Kobani sotto attacco
Continua l’ offensiva da parte dei jihadisti dello Stato Islamico a Kobane, cantone a nord della Siria, provincia del Rojavà (territorio autonomo a maggioranza curda).
Sono due giorni che le forze di resistenza del Rojava, le YPG (unità di autodifesa popolare) cercano di respingere l’avanzamento dell’ ISIS.
A pochi chilometri dalla capitale dello Stato Islamico, Raqqa, Kobane si trova in una posizione strategica: è infatti quel territorio che si interpone tra le due province liberate del Rojava e che in caso di conquista da parte delle forze jihadiste, verrebbe utilizzato come ariete per eseguire un’ attacco che comprometterebbe definitivamente le milizie di difesa del popolo curdo, unica forza di resistenza attualmente in grado di rallentare l’avanzata delle truppe nere.
A causa di questo improvviso attacco, le YPG hanno dovuto far evacuare 100 villaggi al fine di salvaguardare la vita della popolazione civile.
Afferma in una nota il vice primo ministro turco Numan Kurtulmus che 130.000 curdi siriani hanno attraversato le frontiere questa mattina.
Un numero che tenderà ad aumentare in modo vertiginoso se si considera che Kobane è stata la città che ha ospitato nelle settimane precedenti oltre 200.000 sfollati provenienti da tutta la Siria.
“Nel frattempo continuano i raid delle forze governative di Assad”, afferma l’ Osservatorio Siriano per i Diritti Umani che continua a monitorare la situazione in questi territori martoriati.
46 morti, di cui 16 bambini in un’attacco ad Idlib (provincia a nord ovest delle Siria).
Questi i numeri che non fanno cenno a diminuire e che continuano a perpetrarsi in quella che sembra ormai essere quotidianità dei notiziari di guerra.
Segue l’ intervista con Ylmaz Orkan presidente di Uikionlus che racconta la nascita di Rojava e il conflitto in quel territorio, spiegando il ruolo ambiguo e strategico che sta svolgendo la Turchia in tale scenario.
http://www.globalproject.info/it/mondi/kurdistan-continua-lavanzata-dell-is-kobani-sotto-attacco/17801