Le forze di sicurezza iraniane uccidono e feriscono quattro kolber

Un Kolber* kurdo originario del villaggio di Kani Miran è  stato colpito ed ucciso dalle forze di sicurezza iraniane nei dintorni della città  di Meriwan.Inoltre nella città  di Piranshar le forze di sicurezza hanno trucidato i cavalli dei Kolber kurdi e bruciato i loro beni.

Il 20 Giugno, secondo fonti locali, Meriwan Kamran un Kolber kurdo (persone che trasportano merci attraverso il confine sulla propria schiena)è  rimasto gravemente ferito dalle forze di sicurezza al confine di Bashmax. Questa persona che stava guadagnando trattando merci nelle zone di confine del Kurdistan orientale è stata trasferita all’Ospedale Bu Ali di Meriwan per le cure.

Il 19 Giugno le forze di sicurezza iraniane hanno aperto il fuoco contro un veicolo di civili nella città  di Serhdest.In questo attacco una persona è  rimasta uccisa e quattro ferite.

Inoltre nella città  di Piranshar nel Kurdistan orientale, l’esercito turco si è  scontrato con un gruppo di Kolber, uccidendo 12 cavalli e bruciando le loro merci. Questo attacco si è  verificato tra i villaggi di Dlze e Gizgesk. È  stato detto che diversi cavalli sono stati bruciati vivi. In aggiunta alcune segnalazioni affermano che alcuni agenti in borghese stanno minacciando gli abitanti di villaggio in questa zona.

Le forze iraniane giustificano questi crimini nel contrastare il contrabbando di merci. Ogni anno durante questi attacchi decine di civili kurdi vengono uccisi. Nonostante le numerose condanne da parte delle organizzazioni dei diritti umani regionali ed internazionali, le forze di sicurezza iraniane continuano ad uccidere kurdi innocenti nelle regioni di confine nel Kurdistan orientale.

Ahmed Shaheed, il Relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani in Iran,nel suo rapporto nel Marzo del 2012 per la prima volta ha espresso la sua preoccupazione sulla sistematica uccisione di Kolbar ed ha condannato queste esecuzioni extragiudiziali.

*I kolber kurdi, solo per guadagnarsi da vivere, devono immischiarsi nel mercato nero nelle zone di confine e vengono uccisi dalle forze di sicurezza. Di conseguenza le donne potrebbero diventare vedove ed i bambini orfani. Nonostante la quantità di scambio di merci nelle zone di confine dai Kolber non è  equivalente ad una sola spedizione di merci di contrabbandate dai magnati corrotti sui pontili privati.