Lo spirito del 1968 e il movimento giovanile Apoista
Oggi, la crisi del sistema esige da noi una trasformazione rivoluzionaria dell’organizzazione della società; in ciò che’ è vicino alla libertà, all’uguaglianza e alla democrazia.
Attualmente stiamo attraversando un periodo storico. Questo periodo è particolarmente importante per il movimento rivoluzionario giovanile della Turchia e il movimento per la libertà del Kurdistan. Il mese di Maggio porta molti significati spirituali per il fronte rivoluzionario. Ovunque volgiamo lo sguardo vediamo lotte leggendarie e vite sacrificate come risultato di esse. È per questo che chiamiamo il mese di maggio, come “il mese dei martiri”. Questo non vale solo per la gioventù rivoluzionaria del Kurdistan e della Turchia, ma per i giovani rivoluzionari di tutto il mondo.
Il fatto che il movimento rivoluzionario giovanile mondiale degli anni sessanta ha raggiunto un picco nel mese del maggio del 1968, dimostra il nostro punto iniziale. La gioventù di oggi deve dare uno sguardo da più da vicino agli sviluppi che hanno avuto luogo in tutto il mondo verso la fine degli anni settanta, perché’ una comprensione di questi sviluppi evidenzia i ruoli sociali e le responsabilità della gioventù rivoluzionaria e farà luce sulle nostre attuali responsabilità. Oggi, la crisi del sistema esige da noi una trasformazione rivoluzionaria dell’organizzazione della società; in ciò che’ è vicino alla libertà, all’uguaglianza e alla democrazia.
La gioventù degli anni settanta
Gli anni settanta furono un tempo in cui la ricerca della libertà e della lotta per essa si erano intensificate. Dopo la prima e la seconda guerra mondiale, dove il sistema egemonico aveva trascinato l’umanità , il mondo si trovava dentro una depressione economica ,sociale ,politica ed ecologica. Quelle potenze egemoni che sono emerse dalla seconda guerra mondiale con un relativo successo, hanno accelerato l’espansione imperialista e hanno iniziato a reprimere violentemente le lotte d’indipendenza intraprese dai vari popoli di tutto il mondo.
Il popolo del Vietnam e della Corea, colpiti dalla rivoluzione in Cina, hanno iniziato la loro lotta di liberazione. Cuba si è liberata. Tuttavia, dopo la frustrazione degli Stati Uniti a Cuba, essi si concentrano in un’offensiva militare in Vietnam, che era appena riuscito a cacciare gli imperialisti francesi. L’offensiva americana contro il movimento di liberazione vietnamita ha incoraggiato i popoli del mondo a lottare contro l’imperialismo, non da ultimi i popoli della Cambogia, Laos e Tailandia. Questo ha affascinato i giovani rivoluzionari di tutto il mondo e i giovani provenienti da paesi che avevano ambizioni imperialiste, organizzati nell’ambito movimenti antimperialisti. Il movimento rivoluzionario giovanile in Francia ne è un esempio.
La guerra del Vietnam e le sue ripercussioni, l’insistenza della Francia per un impegno militare, la crisi economica e la conseguente l’incapacità del governo di offrire servizi sociali di base per il proprio popolo hanno innescato sconvolgimenti sociali. I giovani della Francia hanno colto l’iniziativa rivoluzionaria. In passato esistevano lotte e movimenti antisistema. Tuttavia, sempre più spesso questi movimenti che avevano lottato con nomi diversi in diverse parti del mondo, di fronte al cambiamento degli equilibri mondiali venivano, il più delle volte, interiorizzati dal sistema stesso. Questi movimenti, influenzati dall’attrazione del potere, non potevano salvare se stessi sfidando i propri principi.
L’interiorizzazione di pratiche controrivoluzionarie dei socialdemocratici dell’Occidente, dei comunisti dell’Est e dei movimenti di liberazione nazionali avevano fatto di un nuovo movimento anticapitalista una priorità per i giovani rivoluzionari. Questa è stata la nascita del movimento giovanile del 1968. Molte organizzazioni che si definivano anticapitaliste venivano interrogate per il loro atteggiamento passivo sul Vietnam. Il lassismo di questi movimenti e la degenerazione che ne derivava, è stata la principale critica portata dai giovani del movimento del 1968 contro questi cosiddetti movimenti “anticapitalisti”. Il movimento giovanile del 1968, che ha avuto inizio in Francia e si diffuse in tutto il mondo, aveva affermato che questi movimenti erano, più o meno consapevolmente, complici dei crimini del sistema. Questo è ciò che aveva separato il movimento giovanile del 1968 con tutti gli altri movimenti del tempo.
Il Movimento giovanile rivoluzionario di Turchia
Questo movimento che ha avuto inizio in Francia ha diffuso un’onda d’urto in tutto il mondo. Il movimento giovanile rivoluzionario della Turchia è stato anche tra gli ambienti interessati da questa onda d’urto. Accanto a questo effetto, la situazione politica interna della Turchia ha offerto un ambiente adatto per l’attivismo politico. Il colpo di stato militare del 1960 è stato condotto con lo slogan “democrazia e libertà” contro il regime del partito unico allora guidato dal governo del Partito Democratico. Questo ha aperto la strada ad uno spazio più ampio di organizzazione per i movimenti sociali. C’è stato un aumento di malcontento tra le organizzazioni studentesche e giovanili, per non parlare di un aumento di attività sindacale. Tuttavia, ciò che separava il movimento giovanile rivoluzionario della Turchia del 1968 dai suoi predecessori, era la sua devozione non riformista al socialismo. La loro lotta non era soltanto per cambiare o migliorare il sistema, ma per cambiarlo radicalmente. L’arena iniziale dell’attività rivoluzionaria è stata la Federazione dei Circoli del Pensiero (FKF).
Tuttavia, non ci volle molto per la creazione di un’organizzazione più diretta denominata Dev-Genc (Gioventù Rivoluzionaria). La FKF segnò uno staccarsi dalle istituzioni statali tradizionali, dove il giovane era in grado di organizzarsi più liberamente; Dev-Genc fu poi un’importante punto di svolta nel corso dell’azione rivoluzionaria. I campus universitari divennero la prima linea nella lotta contro il sistema e il movimento si diffuse con ogni protesta. Questo ritmo aveva raggiunto il picco durante le proteste punto di riferimento contro lo stazionamento della 6 ° Flotta dell’esercito americano in Turchia. Ci furono grandi proteste nelle università di Istanbul e Ankara. La polizia stava terrorizzando per le strade e nelle università.
Comunque, il movimento giovanile rivoluzionario non stava mostrando nessun segno di arretramento e quando le forze di sicurezza assassinarono un giovane rivoluzionario chiamato Vedat Demircioglu presso Università tecnica di Istanbul, questo servì solo a far infuriare il movimento giovanile rivoluzionario. Alla fine le proteste ebbero successo e i soldati americani appartenenti alla sesta flotta furono costretti a lasciare il paese. Il movimento giovanile rivoluzionario di Turchia aveva dato alla luce i rivoluzionari storici. Deniz Gezmis, Mahir Cayan, Ibrahim Kaypakkaya e Sinan Cemgil hanno inciso i loro nomi nei cuori di tutti i rivoluzionari che si sono successi della regione.
L’enfasi posta da Deniz – mentre era sul patibolo – sulla “fraternità dei popoli e l’unità della loro lotta”, la resistenza di Mahir fino al suo ultimo respiro e la lotta implacabile di Ibrahim a fronte di orribili torture è ciò di cui è formato lo spirito del 1968. Solo se questo spirito è capito, ereditato e interiorizzato può essere formato un movimento di una statura simile, diventando così una forza di cambiamento sociale.
Il movimento giovanile Apoista
Nonostante la repressione di stato, torture e massacri il movimento rivoluzionario di Turchia ancora una volta ha portato la questione curda alla ribalta. Per queste ragioni il movimento giovanile Apoista,c he fin dalla sua origine aveva promesso di ereditare la bandiera rivoluzionaria di Deniz, Mahir e Ibrahim, ha cominciato a prendere posto al centro del palcoscenico della lotta. I giovani curdi erano sempre stati attivi sulla scena rivoluzionaria. Tuttavia la nascita del movimento giovanile Apoista e la conseguente nascita del PKK divenne l’apice della lotta per la libertà.
Il leader del PKK, Abdullah Ocalan (Apo) era determinato a continuare la lotta di Deniz Gezmis che fu impiccato, di Mahir Cayan che venne massacrato e di Ibrahim Kaypakkaya venne brutalmente torturato e ucciso. Quello che era iniziato con un gruppo di amici fedeli è ormai diventata una lotta ripresa da milioni di persone.
Quasi tutti questi giovani rivoluzionari erano di età compresa tra 20 e 25 anni. Anche se la loro età era piccola, le loro ambizioni e ideali erano cosmiche. Anche se non c’era quasi nessuna base ragionevole per la creazione di un tale movimento di massa, i quadri iniziali che formavano il nucleo dell’organizzazione hanno mostrato grande convinzione e determinazione nel creare qualcosa dal quasi niente; dal niente intendiamo materialmente, perché moralmente e razionalmente dovevano ereditare il ricco spirito del movimento giovanile rivoluzionario del 1968 in Francia e gli ideali di martiri rivoluzionari come Deniz, Mahir e Ibrahim.
Questa eredità è stata la base dei loro ideali di una nazione libera e indipendente e di un mondo vivibile. Proprio come il sistema aveva già tentato di manipolare i movimenti giovanili rivoluzionari di tutto il mondo, questo è stato anche il caso del movimento giovanile Apoista. Il colpo di stato militare del 1980 è stato progettato per eliminare completamente il movimento rivoluzionario della Turchia e nel processo, annullare il movimento giovanile Apoista. Lo stato terrorizzava per le strade con una brutalità senza precedenti. Molti movimenti non potevano reggere la pressione, alcuni fuggirono verso l’Europa, tappa strategica per mantenere la loro esistenza;comunque il movimento Apoista rimase in Medio Oriente e sollevo la lotta al livello successivo. Mentre un certo numero di quadri iniziali aveva lasciato il paese per stabilire relazioni in Medio Oriente, un numero significativo di quadri è rimasto in Turchia per continuare la lotta all’interno del cuore del nemico.
Il movimento Apoista ha successivamente non solo ha portato il popolo curdo vicino alla libertà, ma è diventato anche un punto di riferimento per il socialismo e l’internazionalismo in tutto il Medio Oriente ed una speranza per tutti i popoli del mondo.
Z.Tolhildan