Il DTK ha tenuto il suo incontro generale
E’ iniziato ad Amed l’incontro generale di due giorni del Congresso della Società Democratica (DTK), con la partecipazione di 650 delegati provenienti da diverse città del Kurdistan Settentrionale e della Turchia. L’incontro, a cui partecipano anche la co-Presidente del Partito della Pace e della Democrazia (BDP) Gültan Kışanak e membri dell’assemblea di partito, si occuperà dell’attuale processo politico nel paese.
Durante un suo intervento, il co-Presidente del DTK Ahmet Türk ha detto che la lotta kurda ha raggiunto una fase significativa e delicata ed ha aggiunto: “La lotta di liberazione del popolo kurdo, condotta dal sig. Öcalan, ci sta ora conducendo alla pace e alla libertà. Stiamo attraversando momenti storici, che il sig. Öcalan valuta come un’era strategica per la questione kurda. I rappresentanti politici kurdi e gli opinionisti porteranno sulle loro spalle una storica responsabilità in questo processo per la ricerca di una soluzione alla questione kurda”.
Türk ha sottolineato che il processo attuale non puó avanzare tramite azioni che provengono da un solo lato ed ha continuato: “Ora che si tratta di lavorare per una soluzione alla questione kurda, tutti dovrebbero considerare che il processo dovrebbe fondarsi sulle richieste dei Kurdi, la cui esistenza è stata negata e repressa fino ad oggi. Queste è il motivo per cui dovrebbero essere prese in considerazione le sensiblità di entrambe le parti. Anche tutti coloro che sono in favore di un futuro libero e della fratellanza dei popoli devono prendersi la responsabilità di contribuire al processo di pace. Adesso è il turno del Governo di prendere delle misure per rispondere alla determinazione dimostrata in questo processo dalla parte kurda, determinazione che include il messaggio che Öcalan ha fornito in occasione del Newroz ad Amed e la liberazione degli ufficiali di sicurezza da parte del PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan). Il processo potrebbe avanzare se si raggiunge un clima di fiducia reciproca”.
Affermando che i rappresentanti politici kurdi non faranno mai concessioni per quello che riguarda i diritti del loro popolo, ha affermato: “Lo Stato turco ha provocato il popolo kurdo, che ha regaito contro quest’oppressione e violenza. Il processo in favore di una soluzione democratica per la questione kurda introdurrà la democratizzazione non solo in Turchia ma sarà d’esempio anche per tutta la regione del Medio Oriente. Questo processo non coinvolgerà esclusivamente Turchi e Kurdi per il fatto che la questione kurda non è un problema tra queste due parti: è una questione che riguarda l’intero Medio Oriente. Infatti in questo luogo non ci sarà stabilità finchè la problematica non sarà risolta. Questo è il motivo per cui i Kurdi basano questo processo sul confederalismo democratico. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di incrementare la lotta per la democrazia per coinvolgere tutti gli altri rappresentanti politici. Stiamo cercando di dare inizio ad una nuova era che permetta la soluzione dei problemi attraverso il dialogo. Stiamo portando sulle nostre spalle la responsabilità del processo”.
ANF Diyarbakır/Amed