691 avvocati della Siria settentrionale e orientale inviano una lettera chiedendo una visita a Öcalan
691 avvocati della Siria settentrionale e orientale hanno inviato una lettera al Ministero della giustizia turco chiedendo una visita al leader del popolo curdo Abdullah Öcalan. 691 avvocati della Siria settentrionale e orientale, da Tartus, Aleppo, Homs e Latakia hanno inviato una lettera al Ministero della giustizia turco chiedendo una visita con il leader del popolo curdo Abdullah Öcalan.
La lettera è stata letta davanti all’Assemblea per la giustizia sociale a Qamishlo.
Gli avvocati hanno chiesto la revoca dell’isolamento del leader del popolo curdo Abdullah Öcalan e l’opportunità di una visita.
La versione curda della lettera è stata letta da Roja Xelef, membro dell’Unione degli avvocati della Siria settentrionale e orientale, mentre la versione araba della lettera è stata letta da Xufran Xelef, co-presidente dell’Unione degli avvocati distrettuali di Cizre.
La lettera recita quanto segue:
“Stiamo seguendo con preoccupazione la situazione di Abdullah Öcalan, Ömer Hayri Konar, Veysi Aktaş e Hamili Yıldırım, detenuti a Imralı. Non ci sono notizie del sig. Öcalan da oltre un anno.
Agli avvocati è stato impedito di visitare Abdullah Öcalan dal 27 luglio 2011. Non ci sono argomenti legali per questo divieto. Questo è contro gli standard democratici.
Gli altri tre prigionieri a Imrali non hanno avuto il permesso di incontrare i loro avvocati da quando sono stati trasferiti a Imrali nel 2015. Ciò è legato all’approccio politico-legale del governo centrale nei confronti dei prigionieri nel carcere di Imrali.
Nel suo rapporto del 2019 sulla prigione di Imralı, il CPT (Comitato per la prevenzione della tortura) ha dichiarato che il divieto ad Öcalan e di altri 3 prigionieri è illegale.
La nostra famiglia e i nostri colleghi sono anche preoccupati di non aver sentito Abdullah Öcalan dall’ultima telefonata del 25 marzo 2021. In quanto avvocati siamo ben consapevoli degli effetti politici e sociali di questa situazione.
L’isolamento su Öcalan ha indotto istituzioni internazionali come ELDH, AED e Lawyer for Lawyers a rilasciare delle dichiarazioni. Inoltre un’ampia rete di avvocati in molti ambiti ha criticato questo atteggiamento. Questo mostra quanto sia importante questo caso e quanto ampiamente sia seguito.
Come avvocati di Abdullah Öcalan e di altri prigionieri chiediamo il permesso di fargli visita per contribuire alla revoca del divieto del diritto alla difesa. Ci auguriamo di ottenere i permessi necessari per effettuare la visita”.