La rabbia si diffonde: scioperi della fame in 6 città e nelle carceri turche

Il sostegno allo sciopero della fame di Leyla Guven contro l’isolamento si sta diffondendo. Gli attivisti attueranno scioperi della fame di 3 giorni in 6 province. Lo sciopero della fame della deputata di Hakkari di HDP e Co-presidente del Congresso democratico della società, attualmente detenuta, è giunto oggi al 22 esimo giorno. Dopo che Leyla Guven ha avviato lo sciopero della fame nella prigione di tipo E di Diyarbakir contro l’isolamento imposto al leader del popolo curdo Abdullah Öcalan, i prigionieri del PKK e del PAJK hanno iniziato uno sciopero della fame di 10 giorni in alternanza il 27 novembre.

Si uniscono i deputati
Attivisti e deputati di HDP svolgeranno uno sciopero della fame di 3 giorni a Istanbul, Ankara e Mersin il 2-4 dicembre e a Mus, Sirnak e Mardin il 7-9 dicembre. Scioperi della fame si sono svolti prima ad Adana, Urfa, Van, Diyarbakir Hakkari per sostenere Leyla Guven e i partecipanti hanno annunciato che manifestazioni e attività continueranno fino a quando l’isolamento verrà rimosso.

Migliaia di prigionieri entrano in sciopero della fame nelle carceri turche
In occasione dell’anniversario della fondazione del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) il 27 novembre gli appartenenti a PKK e PAJK (Partito delle Donne Libere del Kurdistan) sono entrati in sciopero della fame. Lo sciopero della fame che viene iniziato ogni dieci giorni da un nuovo gruppo, continuerà fino a quando verrà messa fine all’isolamento del rappresentante curdo Abdullah Öcalan sull’isola carcere turca di Imrali. Allo sciopero della fame iniziato 20 giorni fa dalla deputata HDP e co-Presidente del DTK in carcere Leyla Güven, così si sono uniti migliaia di prigionieri e prigioniere.

Deniz Kaya, portavoce dei prigionieri del PKK e delle prigioniere del PAJK, ha dichiarato: „Dal 27 novembre noi come prigionieri del PKK e prigioniere del PAJK entriamo in uno sciopero della fame a oltranza con turni di dieci giorni. La nostra unica richiesta è la fine dell’isolamento totale del nostro rappresentante Abdullah Öcalan. Con questo entriamo in una nuova fase della resistenza. Invitiamo tutte le aree democratiche e illuminate a seguire con attenzione la nostra azione. Invitiamo la popolazione in Turchia e in Kurdistan a solidarizzare con il nostro sciopero della fame. La nostra azione verrà portata avanti fino a quando ci sarà una nuova comunicazione da parte nostra. A tutte le compagne e a tutti i compagni anziani e malati chiediamo di non partecipare allo sciopero della fame.“

Le associazioni curde in Europa il 27 novembre hanno fatto appello per il sostegno allo sciopero della fame in corso in tutta la Turchia. Quindi c’è da aspettarsi che nei prossimi giorni e settimane anche attiviste e attivisti curdi in Europa entreranno in sciopero della fame. Con questo vogliono mettere in evidenza la straordinaria importanza di Abdullah Öcalan per una soluzione politica dei conflitti in Turchia e in tutto il Medio Oriente. Già nell’anno 2012 uno sciopero della fame dal 12 settembre al 18 novembre nelle carceri turche aveva portato al fatto che rappresentanti dello Stato turco iniziassero colloqui di pace con Abdullah Öcalan.

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