Hdp: Non faremo coalizioni, ma siamo essenziali per la pace
Intervista. Ziya Pir, deputato del partito di sinistra filo-kurdo e nipote di uno dei tre fondatori del Partito dei lavoratori kurdi (Pkk): «Effetto Rojava sul voto: le armi del presidente hanno ucciso bambini kurdi a Kobane»
È una grande vittoria per noi ed una responsabilità per kurdi e turchi», sono le prime parole del deputato del partito di sinistra filo-kurdo Ziya Pir, nipote di uno dei tre fondatori del Partito dei lavoratori kurdi (Pkk) all’annuncio della vittoria in un’intervista al manifesto.
Abbiamo parlato con Pir dei rapporti Hdp-Pkk, dei prossimi passi del processo di pace e dei provvedimenti che il partito sosterrà nei primi mesi in parlamento nella sede del partito a Diyarbakir mentre imappazzano i festeggiamenti e fervono i calcoli politici del dopo voto.
«Il 13% ottenuto da Hdp dimostra che il processo di pace è nelle mani del partito. E deve andare avanti qualsiasi sia il prossimo governo. Chiunque ostacolerà la pace tra kurdi e turchi d’ora in avanti perderà le elezioni», continua il neo-eletto deputato di Hdp.
Quali saranno i primi provvedimenti di Hdp dopo l’insediamento del nuovo parlamento?
Ci occuperemo di scuola, lavoro, edilizia pubblica e infrastrutture. Siamo un partito turco di sinistra con i piedi per terra. Non faremo coalizioni con nessuno e neppure ostacoleremo la formazione di un governo che venga fuori da queste elezioni sebbene sia davvero difficile che si formino alleanze in questo contesto.
Perché non pensate ad una coalizione con Akp?
Perché ha fermato il processo di pace. Tutti vogliono che questo sogno si realizzi. Il voto di domenica dimostra che Hdp è un partito necessario perché la pace si concretizzi dopo trent’anni. Siamo una forza politica che media tra Ocalan, il popolo kurdo e il governo: questo è Hdp. La gente vuole un processo negoziale legale. Se noi non siamo seduti al tavolo il processo di pace sarebbe automaticamente illegale. Questo ormai è evidente a tutti.
Quali sono i legami tra Hdp e Pkk?
Non abbiamo legami organici. Ma le basi elettorali di Hdp e Pkk si sovrappongono. Questo Akp (il partito islamista moderato di Erdogan, ndr) lo sa bene. Per questo ha perpetrato oltre 180 provocazioni negli ultimi mesi contro il partito a cui noi non abbiamo mai risposto. Il teorema di Akp era: ‘se Pkk combatte, Hdp perde i suoi voti’. Noi abbiamo resistito ad ogni provocazione. Certo questa è una vittoria a metà dopo gli attentati di Diyabrabakir (4 morti e 350 feriti, ndr) che ci hanno rattristato non poco.
Quanto ha pesato il mancato sostegno turco ai combattenti kurdi siriani (Ypg) durante l’assedio di Kobane dell’Isis?
Demirtas ha parlato con Davutoglu alla vigilia degli scontri che nelle province kurde hanno causato oltre 52 morti per le proteste contro il mancato sostegno turco ai Ypg. Bastava che Erdogan dicesse: ‘Facciamo un corridoio per Kobane’ e la nostra gente sarebbe tornata a casa. Invece il presidente si è limitato a dire: ‘Kobane sta cadendo’. Per i kurdi quelle parole hanno suonato come un appello a scendere in strada.
Erdogan non si è fermato qui, basti pensare alle rivelazioni di Cumhuryet…
Erano armi per l’Esercito libero siriano, per al-Nusra. Erdogan dice che Pkk e il partito kurdo siriano (Pyd) sono terroristi. Non ha mai detto che Isis è terrorista invece. Di sicuro ha fornito armi ad al-Nusra per combattere al-Assad. Queste armi sono arrivate indirettamente all’Isis. Lo Stato islamico si è ritrovato ad uccidere i kurdi con armi turche. Akp ha contribuito ad uccidere i bambini kurdi e ora chiede alle loro famiglie di votare per loro: non ha senso.
L’obiettivo di Pkk, Pyd e Hdp è ancora di formare uno stato kurdo?
Non combattiamo per questo ma perché cadano le frontiere. Il governo non vuole che questo accada per non rafforzare il legame e le comunicazioni tra i kurdi di Siria, Turchia, Iran ed Iraq.
Il risultato elettorale indebolirà il presidente Erdogan?
Erdogan è un Putin turco. Non è ben accetto dall’Occidente da quando sono evidenti a tutti le sue tecniche repressive. L’ultimo obiettivo pre-elettorale è stato la stampa estera. Erdogan cementa il suo elettorato puntando sulle paure.
Quali sono i legami con i partiti europei di Hdp?
Abbiamo contatti stabili con i comunisti francesi, Syriza in Grecia e i Verdi in Germania ma siamo un partito autenticamente turco.
Di Giuseppe Acconcia-Il Manifesto