8 Marzo dedicato a Sakine, Fidan e Leyla

Pubblicando un comunicato stampa sulla Giornata Internazionale delle Donne (8 Marzo), il Consiglio Femminile del Partito della Pace e della Democrazia (BDP) ha annunciato che le attività di quest’anno, guidate dal Movimento Democratico delle Donne Libere (DÖKH), saranno dedicate alle tre donne kurde uccise a Parigi il 9 Gennaio. Le attività porranno anche l’accento sull’isolamento del leader del popolo kurdo e l’aumento del numero di donne uccise dagli uomini. E’ stata stabilita una commissione per la programmazione in tutto il paese, ed in particolare nella regione kurda.

Le attività guidate dal DÖKH dureranno una settimana nelle città kurde, dal 1 all’8 Marzo. Le prime grandi manifestazioni saranno organizzate nelle province di Êlîh (Batman) e Mersin il 1 Marzo, seguite da iniziative a Sêrt (Siirt) il 2 Marzo e a Gurgum (Maraş), Semsûr (Adıyaman) e Meletî (Malatya) il 3, giorno in cui le donne organizzeranno una grande manifestazione anche nella principale città kurda Amed (Diyarbakır).
Le iniziative a Gurgum (Maraş) includeranno anche un corteo di massa fino al cimitero dove è sepolta Fidan Doğan ad Elbistan. Alle manifestazioni di Wan e Bazîd (Doğubeyazıt) il 4 Marzo, seguiranno quelle di Mêrdîn (Mardin), Mûş, Gever (Yüksekova) and Şirnex (Şırnak) il 5 ed un corteo a Bêdlîs (Bitlis) il 6.

Una manifestazione di massa dovrebbe essere organizzata ad Adana il 7 Marzo, seguita da una conclusiva a Dersim l’8, a cui dovrebbero partecipare numerose persone anche dalle province vicine.
Durante la settimana saranno organizzate cerimonie di commemorazione per Sakine Cansız, Fidan Doğan e Leyla Şaylemez.
Non sono ancora state fissate le date per le iniziative nelle metropoli occidentali di Istanbul, Smirne ed Ankara.

Nel comunicato si è sottolineato che le donne kurde descrivono il ventunesimo secolo come secolo delle donne, aggiungendo: “Coloro che dicono ‘uccidete prima le donne’ sono proprio gli stessi che danno avvio alle guerre. La violenza sociale ed i conflitti sono mantenuti dalla violenza, dallo stupro e dagli abusi contro le donne”.

ANF Ankara