8 marzo a Bolzano ore 16

Dal Kurdistan al mondo intero: a fianco delle donne oppresse, a fianco delle donne che resistono.

DOMENICA 8 MARZO
PRESIDIO a Bolzano
ore 16 Piazza del Grano

Dedichiamo la giornata internazionale della donna di quest’anno alla rivoluzione delle donne nel Rojava e alla resistenza delle unità di difesa delle donne YPJ.

La violenza sulle donne in tutto il mondo non accenna a diminuire: in Europa, in Africa, nelle Americhe come in Asia è un problema di rilevanza mondiale. A differenza di quanto afferma certa propaganda razzista a buon mercato che vede in ogni straniero un potenziale stupratore, la stragrande maggioranza delle violenze contro le donne avviene fra le mura domestiche, in famiglia, e non conosce nazionalità o religione, ma solo ignoranza e vigliaccheria.

La lotta per l’emancipazione delle donne continua da secoli. La storia delle donne fa parte della storia degli oppressi. Solo fra 1800 e 1900, le lotte di rivoluzionarie come Rosa Luxembourg ed Emma Goldman, delle partigiane nella resistenza la nazifascismo prima e delle femministe poi hanno posto come problema centrale nella società la questione femminile.

Accanto ad una storia che vede le donne come principali vittime della società patriarcale, ce n’è un’altra che le vede protagoniste della propria liberazione: basta ricordare le lotte degli anni 70 per l’autodeterminazione, la scelta della maternità, la lotta per avere riconosciuta la possibilità di scegliere di abortire.

La lotta di Sakine Cansiz e di tutte le donne guerrigliere kurde oggi, come la lotta delle “bande del sari rosa” di Sambat Pal contro gli stupri in India sono esempi che dimostrano come anche nei contesti più difficili le donne siano in grado di organizzarsi ed emanciparsi in autonomia, senza riprodurre logiche di oppressione.

Ancora molta strada resta da fare e troppo spesso leggiamo sui giornali notizie di violenze contro le donne e contro omosessuali, in Italia come nel resto del mondo. Violenze inaccettabili che trovano nel maschilismo e nell’omofobia striscianti la melma putrida in cui prosperare.

Spezzare l’indifferenza, conoscersi e creare solidarietà è un buon inizio per iniziare a cambiare le cose e trasformare la paura in forza.