Uysal: Su Imrali nessuna risposta dalle istituzioni internazionali

Il leader del popolo curdo Abdullah Öcalan si trova in isolamento nel carcere di Imrali da 20 anni. Lo Stato turco ha cercato di giustificare l’isolamento e il trattamento degradante e disumano di Öcalan con il cosidetto “Regime di esecuzione di Imrali.

Gli avvocati dello studio legale Asrin hanno seguito il procedimento riguardante Öcalan e hanno cercato di chiedere il rispetto del diritto internazionale, ma ultimamente il tema della detenzione di Öcalan ricade sullo Stato turco e le istituzioni internazionali appaiono fungere come parte dello Stato turco.

Newroz Uysal, avvocatessa dello Studio legale Asrin, è intervenuta con ANF sulla denuncia dei procedimenti legali che coinvolgono il leader del popolo curdo Abdullah Öcalan, e ha affermato che questa si trova ancora nel tribunale esecutivo di Bursa, alla Corte Costituzionale (AYM) e alla Corte Europea (ECHR).

20 di silenzio

Newroz Uysal ha affermato: “Questo processo di 20 anni racconta la storia sia delle condizioni carcerarie e della dimesione politica che specificatamente si è creata.

Nonostante la resisistenza di Ocalan, questi 20 anni sono passati nel silenzio internazionale- Questo silenzio coinvolge il CPT, il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa e le Nazioni Unite.

Ciò che è veramente chiaro è che gli attori coinvolti nel periodo che va dal 9 ottobre 1998 al 15 febbraio 2015 hanno continuato nella loro strada con lo stesso scopo, ma con metodi diversi in questi 20 anni.”

Newroz Uysal ha aggiunto: “ 20 anni fa la cattura di Öcalan era mirata a lasciare i curdi senza leadership. Oggi le politiche attuate mostrano che l’intento è lo stesso.

Dal 9 ottobre 1998 quando Öcalan ha lasciato la Siria ed era andato ad Atene, Russia, Italia, fino al suo sequestro ed il suo trasferimento in Turchia il diritto internazionale era rimasto in un limbo. Le istituzioni internazionali non hanno visto quello che stava succedendo come una cospirazione ed un sequestro e non lo stanno ancora vedendo dopo 20 anni.”

L’avvocato Newroz Uysal ha proseguito: “ Nel nostro ufficio ha cercato di prendersi cura di tutte le questioni riguardanti Öcalan, dalle visite delle sua famiglia alle richieste legali, alle osservazioni e alle richieste in ambito del diritto internazionale e della diplomazia. Questo periodo di 20 anni è attualmente la storia della lotta legale per gli avocati, da quando Öcalan è stato arrestato nel 1999.

Il suo periodo di detenzione è stato esteso, a lui non è consentito di incontrare i suoi avvocati. Noi non siamo stati in grado di incontrarlo per 8 anni, e non abbiamo avuto notizie su di lui per 4 anni. Stiamo presentando costantemente richieste sul suo caso legale.”

Richieste in atto

Parlando delle richieste in corso l’avvocatessa Uysal ha sottolineato che ci sono molte richieste in attesa di una risposta nel Tribunale di Bursa, alla Corte Costituzionale e allla Corte Europea dei Diritti Umani.

Il caso alla Corte Europea dei Diritti Umani

Dobbiamo adottare tutti i nostri procedimenti legali senza Öcalan. – afferma Nwroz Uysal – Negli ultimi 3 anni abbiamo presentato ricorsi basati su interviste informali, perché non eramo in grado di vederlo. Da settembre 2018, gli avvocati e la sua famiglia sono stati ostacolati da varie sanzioni disciplinari.

Abbiamo protestato contro questo alla Corte Costituzionale, dove ci sono anche ricorsi riguardanti il divieto sulle lettere imposte ad Öcalan.

Ci siamo rivolti alla Corte europea dei diritti dell’uomo su una serie di questioni 8 anni fa, ma fino ad ora non abbiamo avuto risposta “.