Un partito Bretone chiede la rimozione del PKK dalla lista nera Europea

L’Unione Democratica Bretone (UDB) ha esortato l’Unione Europea a rimuovere il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) dalla lista delle organizzazioni “terroriste”.

In una dichiarazione firmata dalla portavoce, Mona Bras, e dal leader dei giovani, Nil Caoussin, l’UDB sottolinea che il PKK è ormai un potente alleato per qualsiasi democratico per affrontare gli estremisti religiosi, tra cui gli jihadisti dello Stato islamico (ISIS).

L’UDB dice anche che l’organizzazione curda difende meglio laicità e diritti umani rispetto ad uno Stato militarmente alleato alla Francia.

“Il PKK – Partito dei Lavoratori del Kurdistan – che conduce la sua lotta soprattutto in Turchia per i diritti del popolo curdo, è oggi un potente alleato per qualsiasi democratico per affrontare gli estremisti religiosi, tra cui gli jihadisti dello Stato islamico (ISIS). Le forze curde delle quattro parti del Kurdistan (Iraq, Iran, Turchia e Siria) hanno formato una linea comune di difesa sul campo e conducono una lotta comune su più fronti contro gli jihadisti. I combattenti del PKK coadiuvano la resistenza e la controffensiva che ha contribuito a contenere gli attacchi islamisti nel nord dell’Iraq e a proteggere la popolazione cristiana e quella Yazida.

Ma il PKK è ancora classificato come un gruppo terrorista dall’Unione europea, mentre ha dichiarato un cessate il fuoco unilaterale in Turchia e il suo leader storico, Abdullah Ocalan, chiede dal carcere la fine della lotta armata, dicendo che il futuro del Kurdistan dovrebbe essere deciso dalle elezioni.

Da parte sua il governo dell’AKP di Erdogan utilizza ogni pretesto per intimidire la popolazione, soffocare e criminalizzare ogni opposizione, prevalentemente curda. Lo Stato turco, membro della NATO, ha scelto di sostenere gli jihadisti in Siria, quegli stessi che seminano il terrore oggi nel nord dell’Iraq. Quando una organizzazione definita terrorista difende meglio la laicità e i diritti umani di uno Stato militarmente alleato con la Francia, è ragionevole pensare che sia ora di rivedere i criteri atti a classificare questa come un’organizzazione terroristica.

In considerazione del ruolo svolto dal PKK nella lotta contro il terrorismo islamico in Iraq, e della volontà chiaramente espressa da questo gruppo per raggiungere una uscita pacifica e democratica dalla crisi nella parte del Kurdistan attualmente amministrata dalla Turchia, l’Unione Democratica Bretone chiede che il PKK sia rimosso dalla lista europea delle organizzazioni terroristiche. L’Unione Democratica Bretone chiede che il PKK e in particolare il popolo kurdo siano riconosciuti e seguiti dagli Stati dell’Unione Europea come fattore di stabilizzazione e democratizzazione in Medio Oriente.”