Un nuovo periodo di lotta nel 40° anniversario del PKK

Il Comitato centrale del PKK ha tenuto la sua riunione annuale. Il PKK ha invitato tutti, membri e non, ad attenersi alle linee ufficiali di partito e ai suoi principi patriottici per mobilitarsi per organizzarsi in tutte le aree e unirsi alla lotta per la vittoria. Il Comitato centrale del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) ha organizzato, come d’abitudine, la sua riunione annuale. La dichiarazione rilasciata comprende quanto segue:

“L’incontro annuale del Comitato centrale del PKK, tenutosi dal 20 al 28 ottobre, ha avuto risultati positivi. Il nostro incontro ha avuto inizio rendendo omaggio all’eroica lotta condotta dal nostro popolo sotto la guida di Abdullah Öcalan e alla vittoria di Raqqa, proseguendo poi, con grande rispetto e gratitudine, con la commemorazione di tutti i nostri martiri, da Haki Karer a Berçem Cilo. In 9 giorni, abbiamo ampiamente discusso tutte le questioni politiche, militari, ideologiche e organizzative facenti parte del processo storico che stiamo vivendo. Abbiamo preso decisioni importanti mirate a portare la nostra lotta per la libertà e la democrazia alla vittoria. In occasione del 40° anniversario dalla fondazione del PKK abbiamo commemorato la vittoria apoista.

Senza dubbio, la questione sulla quale il Comitato Centrale si è maggiormente concentrato è stata la guerra totale e genocida che la congiuntura fascista AKP-MHP ha intrapreso contro il leader Abdullah Öcalan e il nostro popolo. Abbiamo tuttavia ricordato anche la grande resistenza rivoluzionaria e democratica, di cui noi tutti abbiamo dato prova, così come il nostro leader, la guerriglia, le donne, i giovani e il popolo intero. Il nostro incontro ha reso omaggio alla lotta per l’autonomia democratica, nella linea dell’eroismo della resistenza dimostrata a Cizre e Sur, nel Bakur e in Turchia. Nonostante le loro continue pratiche infami, abbiamo preso coscienza del fatto che la forza della coalizione fascista AKP-MHK è ai suoi minimi storici ed è prossima alla sconfitta definitiva. Per questa ragione, abbiamo previsto che questo 40° anno sarà il momento in cui il fascismo dell’AKP e dell’MHP verrà sconfitto ed eliminato una volta per tutte, la Turchia sarà democratizzata, il Kurdistan verrà liberato e il leader Abdullah Öcalan potrà vivere e lavorare liberamente.

Rendiamo omaggio alla vittoria di Raqqa

La riunione del Comitato Centrale è iniziata con un omaggio al popolo del Rojava e alla vittoria storica del popolo siriano per la liberazione di Raqqa, alla lotta eroica dai popoli della Siria contro le bande fasciste dell’ISIS guidata dalle Forze democratiche siriane e agli sforzi democratici nella Federazione della Siria del Nord. Il rapporto curdo-arabo, sviluppatosi sulla base del principio di fraternità dei popoli, svolge nella regione un ruolo primario ed esemplare per il superamento dello status quo dello Stato nazione e promuove la realizzazione della rivoluzione democratica mediorientale. Nel corso della riunione, abbiamo perciò sottolineato il significato storico dell’unità democratica di tutti i popoli del Medio Oriente. Il progetto del confederalismo democratico, basato sull’autonomia democratica, è la forza per la risoluzione di tutte le questioni della regione. Siamo convinti che i popoli della Siria prevarranno contro Al Qaeda e contro il fascismo AKP-MHP, similmente a quanto ottenuto contro il fascismo ISIS.

Il bashur el’Iraq

Senza dubbio, uno dei temi più importanti discussi in occasione della riunione del Comitato centrale è stato quello sugli sviluppi attuali in Bashur (Kurdistan meridionale) e in Irak. Abbiamo ribadito ancora una volta l’ovvietà celata nel modo di agire comune degli Stati coloniali in merito alla questione curda, sottolineando come gli ultimi attacchi in Bashur siano stati chiaramente pianificati e come lo Stato turco abbia giocato un ruolo determinante in essi. Ci siamo interrogati sul danno causato ai curdi e a tutti i popoli dalla relazione KDP-AKP e sul fallimento della linea statista e nazionalista del KDP come forma di governo. Abbiamo ribadito, ancora una volta, come gli ultimi sviluppi abbiano dimostrato che la linea statista e nazionalista, rappresentata dal KDP, venga ripetutamente sconfitta, mentre l’autonomia democratica e la linea d’azione del confederalismo democratico, sostenuta dal PKK, continuino a dimostrarsi vincenti. Abbiamo ripetuto che i cittadini del Bashur, da sempre attivi nella lotta, non sono tenuti a rispettare tali pratiche e che la linea d’azione, che ha portato al successo il PKK, guiderà in futuro anche il Bashur. Abbiamo ribadito la nostra solidarietà con il popolo del Bashur e in particolare con il nostro popolo curdo Yezida. Abbiamo celebrato la loro vittoria a Shengal, esprimendo la nostra forte convinzione che il popolo curdo yezida riuscirà a realizzare un’amministrazione democratica autonoma.

Il Rojhilat ha fornito grande sostegno

L’incontro del Comitato centrale ha reso omaggio alle azioni di sostegno di lotte in altre regioni, portate avanti dalla popolazione del Rojhilat. Abbiamo ribadito come, in questo momento storico così critico, le forze per la libertà del Rojhilat debbano essere estremamente attente e caute, pronte al possibile scoppio di un conflitto, in qualsiasi momento. Abbiamo dichiarato che il conflitto in Iraq è lungi dall’essersi risolto, anzi continuerà, estendendosi anche verso l’Iran. Abbiamo ribadito che l’attività rivoluzionaria nel Rojhilat porterà ad importanti sviluppi positivi nell’immediato futuro. Abbiamo anche reso omaggio al nostro popolo all’estero che si trova in uno stato d’azione costante a sostegno della lotta per la libertà nelle quattro parti del Kurdistan e per la libertà del leader Abdulah Öcalan.

inviato alla convocazione di un congresso nazionale

In questo particolare momento storico, il Comitato centrale ha ribadito l’importanza di convocare un Congresso nazionale del Kurdistan e ha chiamato tutti i partiti e le organizzazioni del Kurdistan a partecipare all’organizzazione di tale evento. Prevediamo, nel momento storico che stiamo vivendo, di realizzare la Rivoluzione per la Democrazia in Medio Oriente che porterà la libertà a tutti i popoli, l’instaurazione di relazioni all’interno del “Kurdistan democratico medio-orientale”, tra curdi e arabi, curdi e turchi, curdi e persiani e tra tutti i popoli della regione, se necessario. In occasione del centenario della rivoluzione d’ottobre, abbiamo ribadito la possibilità e la necessità di una rivoluzione ancor più grande, che porti la libertà e la democrazia ai popoli del Medio Oriente.

L’incontro del nostro Comitato centrale si è interrogato sugli sforzi intrapresi lo scorso anno in maniera critica e autocritica, in linea con i sacrifici del nostro leader e dei martiri, concentrandosi sull’analisi degli errori commessi, le nostre mancanze e prevedendo eventuali cambiamenti di mentalità, ideologia e metodi nella visione apoista. Abbiamo condannato la limitatezza dell’approccio pratico di routine, così come gli atteggiamenti conservatori e dilatori, incompatibili con la disciplina del partito. Abbiamo sottolineato l’importanza di adottare approcci risolutivi e produttivi, per migliorare l’organizzazione e il lavoro. Abbiamo espresso le opinioni e le decisioni necessarie per correggere e migliorare il nostro sistema e la nostra amministrazione.

Celebrazioni per l’anniversario del PKK

Il nostro Comitato centrale ha portato avanti con successo i suoi propositi in occasione del 39° anniversario dalla fondazione del PKK e, con i risultati raggiunti, ha già reso omaggio al grande giorno del partito, per tutti i compagni, tra cui il leader Abdullah Öcalan, per il nostro popolo e per un’umanità rivoluzionaria e democratica. È dunque ancor più decisi, organizzati e preparati che ci apprestiamo ad entrare nel 40° anno dalla fondazione del PKK, per il nostro partito e il nostro popolo. In questo 40° anniversario, possiamo dar prova di aver provveduto all’espansione del partito, delle unità di guerriglia e della nostra lotta. La vittoria per la libertà e la democrazia, resa possibile dal nostro popolo sulla base della lotta per la libertà delle donne e del sostegno del dinamismo giovanile, è ormai stata assicurata. Per tale motivo, invitiamo tutti i membri del partito e il popolo tutto ad abbracciare i principi e il patriottismo dell’ideologia apoista, a mobilitarsi e organizzarsi ovunque, battendosi per la vittoria.”

Dal 20 al 28 ottobre, il Comitato centrale del PKK (Partito dei lavoratori del Kurdistan) ha tenuto il suo incontro annuale nelle aree protette di Medya, in un momento storico in cui lo Stato turco, scontento della situazione nelle regioni settentrionali, si è riversato nella guerra in Siria e nel Kurdistan meridionale. Il Comitato centrale ha voluto inaugurare questo 40° anno ricordando le vittorie nel Bakur (Kurdistan settentrionale), le attività di costruzione nel Rojava (Kurdistan occidentale), gli interventi nel Bashur (Kurdistan meridionale) e i preparativi in larga scala nel Rojhilat (Kurdistan orientale). Tutte le questioni politiche, militari, ideologiche e organizzative sono state ampiamente discusse durante questi 9 giorni e molte importanti decisioni sono state prese, in previsione della vittoria della lotta per la libertà e la democrazia. La dichiarazione, a conclusione dell’incontro, è stata presentata da Murat Karayılan, a nome del Comitato esecutivo del PKK. Karayılan ha ribadito come la lotta per la libertà del Kurdistan stia vivendo un momento storico e come gli sviluppi in Kurdistan e nel Medio Oriente abbiano dato prova definitiva dell’esattezza delle idee e considerazioni di Öcalan e del PKK. Ha inoltre aggiunto che durante l’annuale incontro del Comitato centrale sono state prese decisioni cruciali.

UN anno di nuove iniziative

Karayılan ha continuato: “Come partito dei lavoratori del Kurdistan, ci lasciamo 39 anni alle spalle e entriamo nel nostro 40° anno di lotta. La lotta per la libertà in Kurdistan vanta una grande storia. Le fatiche del leader Apo e dei nostri martiri hanno giocato un fattore determinante. Celebro il nostro 40° anniversario per il leader Apo, tutti i compagni e i partecipanti, il popolo del Kurdistan e i popoli della regione. Per questo 40° anniversario, rendiamo omaggio simbolicamente a tutti i martiri della rivoluzione, nella persona rappresentativa di Haki Karer, il nostro primo grande martire. Ci inchiniamo con rispetto alla loro memoria e ripetiamo la nostra promessa. In quanto partito, faremo di questo 40° anno, un anno grandioso. Vogliamo che il nostro popolo e i nostri alleati lo sappiano: gli sviluppi in questa regione e nel Kurdistan rafforzano le fondamenta della rivoluzione per la libertà del Kurdistan e della rivoluzione mediorientale. Il 40° anno dovrebbe diventare un anno all’insegna delle nuove iniziative. Tutti gli sviluppi dimostrano che, come movimento e popolo, dobbiamo prepararci a questo periodo storico nel modo giusto. È nostro dovere quest’anno rafforzare la lotta per la libertà, raggiungere l’unità nazionale e organizzare nuove iniziative per la libertà del leader Apo e del Kurdistan.

Non sarà un anno qualsiasi

Dobbiamo agire responsabilmente, ovunque siamo, per la libertà del leader Apo e una soluzione definitiva alle diverse problematiche nelle quattro aree del Kurdistan. Dobbiamo essere consapevoli che il 40° anno del PKK non sarà un anno qualsiasi. Sarà un anno storico. Ci approcciamo a questo nuovo anno con la convinzione che riusciremo a fare grandi passi avanti verso la libertà del Kurdistan. È per tale motivo che abbiamo bisogno di rafforzare la volontà del popolo, il livello di organizzazione generale e le manifestazioni di massa all’estero. Sulla base di questo principio, è necessario sviluppare ulteriormente l’azione della resistenza dei gruppi di guerriglia e le forze di difesa in tutte le regioni del Kurdistan. In questo modo possiamo fare del prossimo anno un anno di grandi successi: l’anno della grande marcia verso la libertà. Il Comitato centrale del PKK ci crede fermamente. Vogliamo fare di quest’anno l’anno della vera grande lotta.

Siamo tutti invitati a partecipare
Per tale ragione, invitiamo il popolo curdo, i politici, i difensori dei diritti umani e i nostri alleati a unirsi a noi in questo processo storico, per il raggiungimento della libertà e la democrazia in Kurdistan. Possiamo fare del prossimo anno un anno grandioso, l’anno dell’unità nazionale, della vittoria della rivoluzione e della libertà dei popoli. L’anno della libertà del nostro leader Apo e del Kurdistan. La nostra marcia in questa direzione sarà una grande marcia. Con questa fiducia, ci aspettiamo sviluppi importanti nella lotta per la libertà in Kurdistan nel prossimo anno. Tutti i circoli patriottici dovrebbero unirsi in questo anno di lotta. Auguriamo sinceramente successo a tutti i compagni, ai lavoratori e al popolo del Kurdistan. Dichiariamo solennemente che il 40° anniversario della fondazione del PKK sarà l’anno del successo, l’anno del successo, l’anno del successo!”