Un libro: I lupi arrivano col freddo

Un colpo di fucile, un proiettile sbagliato. Una disgrazia, forse. Convinto di aver ucciso un bambino, Fuad scappa terrorizzato in cerca di un improbabile nascondiglio. Ma la sua è una fuga breve; in agguato per lui c’è un pericolo maggiore: viene sequestrato da loschi figuri per conto dei ribelli del PKK, gente crudele che rapisce i ragazzi per farne guerrieri votati alla causa del popolo curdo.

Siamo a Diyarbakir, la capitale virtuale di quella parte di Kurdistan che si trova in territorio turco ed è qui che inizia l’avventura lunga, complicata e dolorosa tra prigionie e fughe di Fuad, ragazzino sensibile e di una dolcezza senza eguali. Un’esperienza dura che lo porta ad attraversare il suo Paese, a conoscerne le bellezze e le asperità, a patirne le contraddizioni, a incrociare personaggi malvagi a legarsi ad altri semplicemente generosi, gentili e accoglienti. Altri due ragazzi, Burak, prepotente, arrogante, spaccone e violento e Kemal, astuto e falso, vittima di adulti disgraziati e sfruttatori lo accompagnano in questo viaggio ai confini orientali del Paese dove si nascondono i disperati della guerriglia curda e si consumano inseguimenti, fughe, nascondimenti, tradimenti e aggressioni.

E’ una storia prima di tutto umana, fatta di emozioni, paure, domande sul futuro e sogni questo romanzo di Sofia Gallo intitolato “I lupi arrivano col freddo” (edizioni Giralangolo, 12,50 euro), la storia di un ragazzo che vuole essere diverso dai fratelli che rappresentano le due anime del Paese, uno poliziotto al servizio della Turchia, l’altro ribelle e guerrigliero curdo. La storia di un viaggio alla ricerca della propria strada come è ogni adolescenza. Con il passato che ti insegue ma che occorre affrontare a viso aperto per non scappare in eterno.

I lupi arrivano col freddo

I lupi arrivano d’inverno, scendono a valle, cercano prede. I lupi arrivano affamati, attaccano, fanno paura. Così sono i lupi che incontra Fuad: uomini crudeli, che conducono vite oscure e nascoste, perennemente in fuga, che lo rapiscono per farne un perfetto guerrigliero.

Fuad è preda prima della rabbia, poi della paura e di un senso d’impotenza che lo annienta. Ma due ragazzi uniti a lui dal caso gli fanno ritrovare se stesso e la voglia di reagire: i tre stringono una forte amicizia, e insieme percorreranno una gran parte della Turchia orientale, terra dalla realtà divisa.

Qui, intorno al lago Van, convivono le due anime del paese, quella turca e quella curda, in un contrasto sovente sopito, a volte esplosivo, a volte appianato con intelligenza, ma pur tuttavia perennemente presente; sarà quel contrasto a segnare la strada al protagonista e a dettare l’epilogo del racconto. Un racconto fatto di fughe, inseguimenti, amori, amicizia; un’avventura che si snoda tra paesaggi mozzafiato e piccoli villaggi, scandita dagli incontri con persone di straordinaria umanità. Una narrazione tesa e appassionante sino al finale liberatorio, occasione di riscatto per Fuad e inizio di una nuova vita.

Avvenire