Un attivista dell’Intifada in Turchia come osservatore internazionale per le elezioni

Da ieri un nostro attivista insieme ad altri compagni italiani prende parte alla missione di osservatori internazionali che seguiranno le elezioni turche in svolgimento il prossimo 7 giugno.

La partecipazione di un nostro attivista come osservatore è un tassello di quella diplomazia dal basso che dal Chiapas è diventato un percorso democratico e diretto di solidarietà attiva che da sempre ci contraddistingue.

Grazie alla nostra capacità di costruire relazioni con chi lotta per la libertà del proprio popolo dal Chiapas al Kurdistan che il 6 Maggio è stato firmato il patto di amicizia dalla delegazione Curda composta da Orhan Şansal, co-sindaco della Municipalità curda di Suruç, cittadina al confine turco-siriano, e a Faruk Tatli, coordinatore dell’Unità di crisi per Kobane (Municipalità di Suruç) con l’amministrazione di Empoli.

Le elezioni Turche oggi rappresentano un momento cruciale per determinare uno STOP allo strapotere di Erdogan, e l’unica forza che può indebolire il progetto totalitario islamico di Erdogan è L’HDP (Partito Democratico dei Popoli),che già dal nome rivela il suo progetto politico,aperto a tutte le componenti della popolazione turca,sulla base di un programma progressista,aperto alle minoranze,attivo sul versante della rappresentanza e dei diritti delle donne,e con un programma ecologico,ha deciso dunque di sfidare la soglia di sbarramento presentandosi come partito, una scelta coraggiosa quella di presentarsi ad elezioni che prevedono una soglia di entrata in parlamento del 10%.

Queste elezioni si svolgono In un contesto di forte tensione e la presenza degli osservatori internazionali può rappresentare un momento d allentamento della tensione, e di controllo per lo svolgimento regolare delle votazione sia nel territori a maggioranza turca che a maggioranza curda, dove solitamente è più elevata la probabilità di brogli e di irregolarità. Nei prossimi giorni attraverso la nostra pagina facebook si potrà seguire il lavoro degli osservatori.

DI SEGUITO IL REPORT DALLA TURCHIA
Finalmente dopo un lungo viaggio la delegazione italiana, composta da una decina di attivisti circa, ha raggiunto la città di Sanliurfa a pochi km dal confine siriano.Questa delegazione,organizzata dalla UPIK ONLUS, nasce a seguito dell’appello di 200 intellettuali che hanno chiesto al governo turco precise garanzie per il corretto svolgimento delle elezioni del 7 giugno e che vedranno la presenza in lista del Partito democratico dei popoli (HDP).

A tal fine opereranno in Kurdistan delegazioni provenienti da vari paesi che – pur non avendo un riconosciuto status giuridico internazionale (ad esempio, OCSE) – cercheranno di vigilare segnalando la presenza di eventuali brogli e/o situazioni che potrebbero ledere i diritti democratici degli elettori.
Csa Intifada
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