Turchia pronta a invadere il Rojava, presidio a Genova: “Serve reazione dell’Europa”
Una cinquantina di attivisti ha manifestato sotto il consolato turco
Una cinquantina di attivisti questo pomeriggio ha dato vita a un presidio sotto il consolato turco per protestare contro l’imminente invasione in territorio siriano dell’esercito di Ankara.
Il presidio ha voluto portare la solidarietà al popolo curdo vera vittima del conflitto imminente da decenni versato anche entro i confini della Turchia dalle politiche repressive di Erdogan.
“La manifestazione di oggi – dice Paolo Palazzo rappresentante dell’associazione senza paura rete Kurdistan – che porta anche a Genova il grido di aiuto già manifestato in altre città italiane vuole fare pressione sulle autorità europee affinché si esprimano ufficialmente contro un’imminente guerra che sicuramente porterà centinaia di morti per il popolo curdo”.
Popolo curdo che negli ultimi anni ha subito una repressione sempre più forte da parte del governo turco che negli ultimi mesi arrestato migliaia di curdi in tanti giornalisti avvocati.
La situazione in Rojava la regione settentrionale della Siria che fa parte dell’area turca è precipitata negli ultimi giorni con l’annuncio da parte di Trump del il ritiro delle truppe statunitensi dal teatro bellico lasciando di fatto mano libera all’esercito turco il secondo più grande della NATO.
La Turchia con un’eventuale invasione in Siria vorrebbe “porre fine all’esperimento del confederalismo Democratico della rivoluzione curda che in questi anni arginato avanzata dell’isis in territorio Siriano ricordiamo la resistenza del 2015 della città di Kobane” spiega.
“L’indifferenza della la comunità internazionale per le sorti del popolo curdo conclude – Paolo Palazzo – porterebbe a una sicura ecatombe e alla fine del più fulgido esperimento democratico del mondo islamico e non solo”.
di Nicola Giordanella, Genova24