Turchia: l’Unione Europea afferma che i progressi non sono ancora sufficienti

Il Commissario dell’UE per l’Allargamento Stefan Füle ha affermato ieri che non c’è consenso sull’adesione della Turchia ed ha aggiunto che il processo è solo all’inizio nonostante il lungo periodo di trattative. Füle ha detto all’UE che la priorità è di concentrarsi sul processo di adesione e che la Turchia dovrebbe condividere i valori dell’Unione. Il Parlamento ha discusso ed approvato il rapporto annuale dell’UE sulla Turchia.

Füle ha aggiunto che il modo per far avvicinare la Turchia all’UE è quello di rendere le trattative per l’adesione “sostenibili” e di porle sulla “giusta strada”. Il Ministro degli Affari Europei Lucinda Creighton (l’Irlanda detiene attualmente la presidenza dell’UE) ha detto che la Turchia e l’UE non hanno raggiunto il pieno potenziale nelle loro relazioni. La Creighton ha aggiunto che l’UE si aspetta che Ankara rediga una nuova Costituzione ed effettui riforme riguardanti i diritti fondamentali e la libertà d’espressione. La Creighton ha anche affermato che il Parlamento Europeo sa bene che il nuovo processo che ha l’obiettivo di risolvere la lunga questione kurda è molto delicato ed ha dichiarato il sostegno dell’istituzione in merito.

Helene Flautre, co-Presidente della Commissione Parlamentare Congiunta UE-Turchia  (JPC), ha affermato che l’UE non è in grado di capire pienamente l’importanza del dialogo tra il Governo turco ed il leader kurdo incarcerato Abdullah Öcalan; essa dovrebbe fornire maggiore sostegno al processo di soluzione.

La Relatrice del Parlamento Europeo per la Turchia Ria Oomen-Ruijten, che ha stilato il rapporto, ha affermato durante la sessione che ultimamente in Turchia ci sono state alcune positive riforme ma esse non risultano ancora sufficienti.

ANF Strasburgo