Turchia: giornalista iraniano sparito senza lasciare traccia
Del giornalista iraniano e critico del regime Arash Shoa Sharg, che era fuggito in Turchia dall’Iran, da cinque giorni si è persa ogni traccia. È da ritenere che il giornalista sia stato rapito dai servizi segreti iraniano.
Dopo che il giornalista Arash Shoa Sharg è fuggito dall’Iran in Turchia, si è stabilito nella città di Van nel Kurdistan settentrionale. Qui tempo fa si sarebbe anche recato presso l’ufficio dell’associazione per i diritti umani IHD. Secondo quanto riferito dall’IHD Arash Shoa Sharg temeva per la sua vita e riteneva di essere seguito dai servizi segreti iraniani.
Conoscente del giornalista si rivolge all’associazione per i diritti umani
Nel colloquio con l’associazione per i diritti umani IHD-Van, Ali Askhar Kourosh Zamani, un conoscente di Sharg attivista politico che vive in esilio a Van, ha riferito perché teme per la vita del giornalista: “Ci siamo visti l’ultima volta martedì verso le 15.30. Da allora non ho avuto sue notizie. Sono andato a casa sua, lì non c’era. Il suo cellulare è spento e non è tornato a casa. In passato siamo già stati minacciati dai servizi segreti iraniani. Hanno anche cercato di ucciderci.”
A gennaio il giornalista Arash Shoa Sharg in un colloquio sulla situazione in Iran con l’agenzia stampa Mezopotamya ha riferito di essere sorvegliato dai servizi segreti iraniani. “L’Iran viene governato da una dittatura. Il regime discrimina gruppi etnici e orientamenti religiosi che sono in minoranza. La propria popolazione viene offesa e torturata. Vogliamo che l’opinione pubblica internazionale ascolti l’Iran. La categoria professionale che vive nelle condizioni peggiori sono giornaliste e giornalisti. Tre giornalisti che hanno riferito delle condizioni di tortura sono stati messi in carcere. Negli ultimi due anni dieci giornalisti sono stati condannati alla fustigazione. Ogni mia azione economica è stata limitata. Il mio unico desiderio è che il mondo sappia quali gravi situazioni vigono in Iran.”