TEV-DEM: un’aggressione ad Afrin è un’aggressione a una soluzione e alla stabilità per la Siria

Il Comitato Esecutivo del Movimento per una Società Democratica ha affermato che alcune forze vogliono trascinare gli eventi verso un’altra direzione più vicina a certi investimenti fatti a spese dei siriani e verso una cospirazione contro qualunque esperienza nazionale siriana che possa cambiare l’attuale direzione, portandola verso il raggiungimento di una soluzione nazionale globale. La Turchia si pone alla testa di queste forze ostili a una soluzione per la Siria.

Il Comitato ha spiegato che crede nel bisogno di risolvere e mettere fine all’aggressione turca di Afrin, nel quadro delle norme internazionali.

Ciò è avvenuto durante una dichiarazione fatta dal Comitato Esecutivo del Movimento per una Società Democratica relativa ai continui attacchi da parte dell’esercito di occupazione turca contro Afrin, che minacciano gli sforzi per una soluzione pacifica della crisi siriana.

Il testo della dichiarazione:

“Davanti agli sforzi che stiamo facendo nel Kurdistan Rojava e nel Nord della Siria – basati sulla nostra preoccupazione per l’interesse di tutti i popoli di Siria e la fede nel bisogno di instaurare un regime democratico e un sistema sociale che garantisca il benessere di tutti i siriani e il cammino verso l’ottenimento di giustizia, libertà e sicurezza per la comunità, così come stabilità – davanti a questi sforzi, ci sono alcune forze vogliono trascinare le cose verso la direzione opposta, più vicina a certi investimenti fatti a spese dei siriani; queste forze cospirano contro qualunque esperienza nazionale siriana che possa ottenere una soluzione per mettere fine al conflitto in corso e per cambiare l’attuale direzione, portandola al raggiungimento di una soluzione nazionale globale per tutta la Siria che tolga di mezzo tutte le cospirazioni e i piani attuati contro il popolo siriano. Coi massacri e con il fomentare le violenze settarie e i conflitti etnici, queste forze vogliono spingere il paese alla divisione in modo da raggiungere i loro obiettivi e le loro ambizioni, a spese delle [giuste] ambizioni e dei diritti di tutte le componenti della società siriana. La Turchia si pone alla testa di queste forze, che stanno formulando moltissime ipotesi di soluzioni [di loro gradimento] e tentano di imporle; questi sono schemi che, già in partenza, non hanno nulla a che vedere con una soluzione e, di certo, non hanno nulla a che vedere con siriani.

Recentemente c’è stata una serie di incontri tra Turchia e Iran e di accordi ostili al nostro popolo, [raggiunti] nonostante le loro differenze geopolitiche e le loro lotte per aumentare la propria influenza nella regione; lotte che partono dal tempo dei Safavidi e degli Ottomani e giungono fino ai nostri giorni.

Gli incontri più importanti sono state le visite avvenute dopo che le relazioni diplomatiche tra i due paesi avevano raggiunto un minimo storico. Questa è una prova della gravità della cospirazione contro democrazia e progetti nazionali, il più importante dei quali quello avviato dal nostro popolo nel Kurdistan Rojava e nella Siria del Nord.

Ecco così gli ultimi meeting che hanno riunito Russia, Iran e Turchia e le concessioni fatte dalla Turchia a patto che si chiudesse un occhio su alcune sue pratiche, che sono iniziate subito dopo il suddetto incontro con i primi sorvoli da parte di aerei da ricognizione sopra Afrin: una dichiarazione di guerra contro il nostro popolo, in quanto queste pratiche violano e trascurano tutte le norme internazionali, le leggi e gli statuti delle Nazioni Unite, colpendo i civili e cercando pretesti infondati per attuare macchinazioni finalizzate all’impedimento della liberazione dei popoli e alla costruzione del loro futuro.

Noi, come Braccio Esecutivo del Movimento per una Società Democratica (TEV-DEM), ribadiamo la determinazione del nostro popolo nel perseguire la propria lotta per la sconfitta e lo sradicamento del terrorismo e per la costruzione di una società democratica libera.

Facciamo appello a tutte le forze e gli attori internazionali che hanno un’influenza sulla situazione in Siria affinché prendano le necessarie misure contro le pratiche turche e le minacce contro il nostro popolo ad Afrin e in tutta la Siria del Nord. Il nostro popolo ha dato prova di sé in varie aree nelle diverse regioni che sono state colpite dal terrorismo. Esso è stato forte nel proprio volere e nella propria determinazione rivoluzionaria, con la quale ha glorificato la propria storica resistenza e ha spezzato le spine del terrorismo e quelli che lo sostengono: Kobani, al-Raqqa, al-Shaddadi e altri luoghi sono fulgidi esempi del fatto che rappresentiamo il diritto di condurre a un giusto percorso di risoluzione e stabilità in Siria.

Così come il nostro popolo ha difeso tutti quei luoghi, non esiterà a difendere le proprie regioni, la rivoluzione libera e le conquiste della nazione ottenute ad Afrin e Afrin sarà – per volontà dei suoi stessi figli, che hanno accettato il progetto democratico – una pietra angolare nella realizzazione del progetto del nostro popolo dell’Unione Democratica Federale.

Noi crediamo nel bisogno di risolvere e fermare questa aggressione nel rispetto delle norme internazionali ma, se la Turchia persiste nelle proprie posizioni, il nostro popolo non esiterà a scegliere l’opzione della resistenza e dell’[auto]difesa e dei propri leciti diritti e doveri in conformità con le leggi internazionali sulla legittima difesa e protezione. È importante che le forze internazionali e autorevoli sostengano il progetto democratico del nostro popolo – poiché i propri modelli incarnano la soluzione nazionale siriana – e che non stiano in silenzio sull’aggressione che il nostro popolo e il suo progetto sta subendo. Questa aggressione rappresenta un attacco a tutti i siriani e al loro futuro e la dichiarazione di volere impedire [il raggiungimento] di una soluzione e della stabilità in Siria.”