Sirri Süreyya Önder ha raccontato ultimo incontro con Öcalan

Sabato scorso una delegazione del Partito dei Popoli Democratici (HDP) sull’isola carcere di Imrali ha incontrato il rappresentante del popolo curdo incarcerato Abdullah Öcalan. Nel colloquio con l’agenzia stampa Firat (ANF) Sirri Süreyya Önder, componente della delegazione e deputato del HDP, ha parlato dell’incontro.

Come è andato l’incontro con Öcalan, dopo che gli incontro per lungo tempo erano stati interrotti?
Öcalan è stato contento di rivedere per la prima volta dopo vent’anni Hatip (Dicle). Dicle ha espresso una valutazione sugli ultimi arresti nelle cosiddette operazioni KCK e sulla mentalità dello stato turco dietro l’operazione. Dicle ha anche consegnato a Öcalan un dossier sui lavori e sugli sviluppi delle amministrazioni locali.

Dal comunicato stampa della delegazione pubblicato ieri abbiamo compreso che Öcalan ha fatto autocritica. Può illustrare questa autocritica?
Penso che tutte le personalità con incarichi dirigenti devono trarne una lezione. La maggior parte di queste personalità cercano scuse e confessioni. Per Öcalan e i suoi quadri l’autocritica è un meccanismo importante. Se il governo avesse capito bene Öcalan quando ha detto „Non vi ingannerò e non ammetterò che siate ingannati“, ora sarebbero stati fatti più progressi in direzione della pace e della democrazia.

Öcalan ha aggiunto che nei prossimi passi sono molto importanti le garanzie costituzionali e che senza l’assicurazione di condizioni generali costituzionali il vero traguardo, la pace e la democrazia, non può essere raggiunto. A questo proposito ha detto: „Ci ricordiamo perfettamente di quello che è successo quando nel quadro della ‚apertura democratica’ unità di guerriglia sono andate nel Kurdistan del nord attraverso il valico di confine di Habur. Dato che in quel momento il parlamento della Turchia non aveva varato un quadro costituzionale, sono stati avviati procedimenti istruttori contro la maggior parte dei combattenti della guerriglia e dei civili del campo profughi di Maxmur. Alcuni di loro sono ancora in carcere.“ Ha criticato anche la costruzione di nuovi siti militari nell’estate del 2013, quando le unità di guerriglia curde come parte dell’attuale „processo di soluzione“ si sono ritirate nel Kurdistan del sud.

Nell’incontro si è parlato delle proteste a livello nazionale del 6-7 ottobre e i successivi arresti?
Öcalan ha detto che gli arresti da parte dello stato turco sono inaccettabili e ha dichiarato: „Nessuno ha il diritto di chiederci qualcosa a nome dell’ opinione pubblica fino a quando non vengono messe in pratica le condizioni generali e le garanzie costituzionali.“ Ha sottolineato che quando verrà messa in atto la bozza del quadro costituzionale, questi problemi avranno solo un significato amministrativo e saranno chiariti rapidamente.

Ha anche chiesto a altre organizzazioni, in primo luogo la Hüda-Par, di impedire provocazioni. Ha detto che la critica è una professione della lotta democratica e del dialogo. Öcalan nel colloquio ha messo in guardia rispetto alla partecipazione del Consiglio di Sicurezza Nazionale e delle unità speciali e ha sottolineato che questo aumenta il rischio di un colpo di stato e farebbe cadere il governo.

Si è parlato di una „bozza per la pace e la democrazia nel processo negoziale“. Cosa contiene questa bozza?
La bozza contiene quattro titoli principali. Il primo è composto da nove articoli ed è riferito al modo di procedere nell’attuale processo di soluzione. Posiamo intendere che tutte le fasi del processo vengono documentate e che tutto viene fatto in base alla politica democratica in modo che questo processo di soluzione abbia una base solida.

Cosa dicono gli altri titoli principali?
Dopo aver risolto la questione del metodo vediamo che Öcalan analizza la storia e la filosofia della questione curda a un livello scientifico che metterebbe in imbarazzo praticamente tutte le università a livello nazionale. La richiesta di una segreteria è ancora aperta. Ora vi citerò gli 11 articoli a proposito di come devono comportarsi le commissioni nella procedura:
• La natura delle relazioni curdo-turche nel Medio Oriente nel corso della storia
• Le cause interne e esterne dell’aumento [della rilevanza] della questione curdo-turca e il suo rapporto con la modernità capitalista
• La necessità di un cambiamento fondamentale dello Stato rispetto alle relazioni curdo-turche
• Il carattere sistematico di una risoluzione e gli inevitabili effetti sul Medio Oriente

Il collegamento della risoluzione della pace e della democrazia universale. Le inevitabili riforme che metteranno in moto lo Stato e la società:
1. la dimensione costituzionale della risoluzione
2. la dimensione della sicurezza nella risoluzione
3. gli effetti socio-culturali della risoluzione
4. la dimensione della libertà della donna e l’aspetto ecologico della risoluzione
5. riconoscimento libero e con parità di diritti di tutti i gruppi etnici che nel corso della storia sono stati perseguitati dalla repubblica turca
6. un sistema nuovo, pluralista e democratico

Il terzo titolo è: „questioni centrali dell’ordine del giorno“, in cui sono elencate 40 questioni, nozioni e proposte di soluzione fondamentali. Questi punti di riferimento renderanno superflue speculazioni come „Öcalan è stato bocciato al test di democrazia“ o „il movimento politico curdo viene ingannato“. Citando alcuni titoli diventa chiaro cosa si intende:
• la corretta definizione della politica democratica e i suoi contenuti
• piano, definizione e riconoscimento dell’identità. Una risoluzione pluralista, democratica e giusta con garanzie costituzionali
• la definizione corretta della dimensione nazionale e regionale di una risoluzione democratica
• definizione della cittadinanza, cittadini giuridici e liberi
• il rapporto della risoluzione con il sistema socio-economico e la loro nuova definizione
• pluralismo culturale e libertà

Penso che questi titoli bastino per avere una prima panoramica sulla bozza.
Il quarto titolo principale contiene un piano di azione e consiste in sei articoli. La caratteristica principale è che contiene dati e colloqui con Kandil e lo stato e il governo. Condivideremo questo piano nel quale Öcalan ha messo molta fatica e molto tempo con l’opinione pubblica. Penso che questo piano mobiliterà persone che non sanno cosa le aspetta.

Dopo aver condotto i nostri colloqui con la direzione e Kandil e lo stato turco comunicheremo questo piano di azione all’opinione pubblica.

Come reagirà il governo turco a questo piano?
Questo piano è una grande opportunità per il governo. Öcalan ha mostrato al mondo intero che rappresenta la forza motrice che stanno dietro a tutte le aspirazioni di democrazia. La cosa più importante è mobilitare per la democrazia invece di puntare sulla guerra. Il nostro partito userà le elezioni come un manifesto per una soluzione pacifica e democratica.

Avete parlato delle elezioni. Cosa ha detto Öcalan in proposito? Quali sono le sue aspettative rispetto alle persone?
Öcalan ha aggiunto quanto segue: ‘Abbiamo un programma forte. I preparativi devono mirare ad affrontare le elezioni come un partito. Se questo programma viene spiegato alla persona, la soglia elettorale non ha più senso.’

Quando si è svolto l’ultimo colloquio tra Öcalan e la delegazione dello stato turco e quando ci saranno nuovi colloqui?
Öcalan ha parlato con la delegazione due giorni fa. Fino a martedì condurremo colloqui con i responsabili. Andremo a Kandil come delegazione. E infine ci incontreremo di nuovo con Öcalan. Ha detto anche che sta considerando che [la possibilità] io e Leyla Zana andiamo in Kurdistan del sud per creare il dialogo per un congresso nazionale curdo.

Sulla resistenza storica di Kobanê ha detto:
‘Tutto il mondo sta a guardare quello che succede a Kobanê. È la lotta per l’onore nel 21° secolo e mostra quanto può ottenere la donna curda.’