Sappiamo la verità,vogliamo giustizia per Sakine, Fidan e Leyla…

Fiaccolata , Martedì 9 gennaio dalle ore 16:00 alle ore 19:00
in Piazza della Madonna di Loreto, Roma

Sakine Cansiz, Fidan Dogan e Leyla Saylemez sono state assassinate nell’Ufficio di Informazione del Kurdistan di Parigi il 9 gennaio 2013. Il sicario del MİT Omer Güney fu arrestato tre giorni dopo gli assassinii. Guney è morto successivamente in prigione prima che si potesse aprire il processo a suo carico.

Da cinque anni il popolo curdo chiede alla Francia collaborazione per fare piena luce su questi odiosi assassinii, e chiedere verità e giustizia per Sakine, Fidan e Leyla. Finora ha trovato poco ascolto.

Ma ora grazie alle rivelazioni di due ufficiali di alto rango del MİT, catturati nell’agosto 2017 nel corso di un’operazione mirata a stabilire le responsabilità di questo attacco, la verità è chiaramente emersa: Erhan Pekçetin e Aydın Günel hanno rivelato il nome dell’uomo che ha progettato il massacro di Parigi: Sabahattin Asal. La KCK (unione delle Comunità del Kurdistan) ha dichiarato che Asal ha partecipato ai colloqui di Imrali nell’ambito dei negoziati con Abdullah Ocalan a nome dello Stato insieme a Muhammed Dervişoğlu. Asal è un funzionario del MİT, in particolare, una delle quattro firme su un documento riservato datato 18 novembre 2012 trapelato nel gennaio 2014. Il fatto che questo nome rivelato dalla KCK coincida con il nome sul documento e con lo stesso uomo che ha partecipato agli incontri di Imrali mostra che il ruolo dello Stato turco nel massacro va anche più in profondità di quanto ipotizzato.

Sono passati cinque anni dal massacro di Parigi. Ora il movimento di liberazione curdo ha risolto il caso!

L’ordine del Massacro di Parigi è stato dato direttamente dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan al direttore del MİT Hakan Fidan. Hakan Fidan ha pianificato ed eseguito il massacro per mezzo di Ugur Kaan Ayik, che lavora per Sabahattin Asal, il quale ha partecipato ai negoziati ad Imrali.

Invece di ricevere il presidente turco Erdogan con tutti gli onori come avvenuto lo scorso 5 gennaio, la Francia dovrebbe aprire nei suoi confronti e nei confronti degli ufficiali del MİT un procedimento per il loro ruolo nell’assassinio di tre donne rivoluzionarie curde a Parigi.
Il difensore delle famiglie Cansız, Doğan e Şaylemez, Antoine Comte, ha affermato che il processo deve riaprirsi alla luce di queste importanti rivelazioni: “Ciò che vogliamo è che il processo continui con altri soggetti oltre Güney. Perché altri sono coinvolti in questo caso. Ci sono membri del MİT ritenuti responsabili in questo caso. Questi soggetti sono stati accusati direttamente dal Pubblico Ministero”.

L’avvocato Antoine Comte ha inoltre affermato che squadroni della morte turchi sono in movimento contro curdi e membri dell’opposizione in Germania, Francia e Belgio e ha aggiunto che è necessario siano prese precauzioni affinché non si ripetano omicidi come quello di Parigi del 9 gennaio 2013.

Ricordiamo le tre compagne Sakine, Fidan e Leyla.
Chiediamo che la Francia apra un procedimento contro i mandanti di questi assassinii,
Per una soluzione politica alla questione curda.