Risultati della XV Assemblea Generale del Congresso Nazionale del Kurdstan KNK

Il Congresso Nazionale Kurdistan ha tenuto la sua XV Assemblea Generale nei giorni 25,26 e 27 Settembre 2015 a Bruxelles. L’Assemblea ha visto la partecipazione di 300 partecipanti tra cui 200 membri individuali e 44 organizzazioni e partiti politici incluse 72 organizzazioni politiche e ONG, ospiti dalle quattro aree del Kurdistan e dall’estero ma anche rappresentanti dei curdi da Khorasan/Xorasan e parte della Federazione Russa e del Caucaso.

Nei tre giorni di assemblea ci sono state discussioni, analisi, messaggi e una dichiarazione. In tutti i messaggi politici c’è stato un focus specifico sull’unità dei kurdi e dei popoli del Kurdistan e sul lavoro per migliorare la relazione tra tutte le organizzazioni politiche, sociali, culturali e le ONG in Kurdistan e fuori dal Kurdistan.

Si è anche messa l’enfasi sull’ unità nella difesa dei kurdi e del Kurdistan, sugli aiuti e il supporto ai Cantoni auto-governati del Rojava (Nord della Siria), sul sostegno dei risultati ottenuti dai kurdi nella regione del Kurdistan iracheno(KRG/Bashur) e sull’esigenza di avere una strategia chiara per assicurare la totale protezione delle aree kurde liberate sia in Rojava che in Bashur.

La liberazione di Shangal(Sinjar) è stato uno dei punti maggiori di discussione dell’Assemblea Generale. Infatti, l’opinione democratica è consapevole del genocidio che è avvenuto a Shangal e delle atrocità commesse contro la popolazione kurda e i cristiani nelle zone circostanti Shangal e Mosul.

L’Assemblea ha offerto inoltre lo spazio per un dialogo aperto sulla ricerca di soluzioni a tutte le possibili dispute tra i partiti politici kurdi e ad una ricerca di pianificazione per costituire un fronte comune contro le ostilità e le minacce rivolte ai kurdi e al Kurdistan. La ricerca di una soluzione al conflitto politico attuale tra Baghdad e il KRG è stato un altro punto focale dell’Assemblea Generale.

L’Assemblea ha chiarito il proprio sostegno per una soluzione pacifica della questione kurda a Bakur(Kurdistan in Turchia) e ha sottolineato che tale soluzione pacifica e politica può costituire un reale punto di partenza per la liberazione di Ocalan. L’opinione democratica, gli stati e gli altri attori politici sanno che Ocalan è un prigioniero politico ormai da 16 anni. Ocalan non ha mai smesso di inisistere su una risoluzione politica e democratica della questione kurda attraverso mezzi pacifici.
Il Rojhelati Kurdistan (Kurdistan Orientale o Kurdistan iraniano) è stato un altro degli argomenti maggiori dell’Assemblea. C’è stata infatti un’attenzione particolare verso le impiccagioni arbitrarie di attivisti, uomini e donne e l’imprigionamento dei kurdi e di altri attivisti democratici iraniani in condizioni durissime operate dallo Stato Islamico dell’Iran. L’Assemblea Generale ha sottolineato che lo Stato Islamico dell’Iran sopprime ripetutamente i diritti nazionali, democratici e civili del popolo kurdo in Iran.

L’Assemblea ha anche messo l’accento sull’unità dei partiti politici kurdi in quella parte del Kurdistan e ha chiesto a ciascuno di essere consapevole e attento alla situazione politica deleteria, invitando ad agire con responsabilità e cautela. L’aiuto e il sostegno alle donne kurde del Rojhilat e il contributo positivo dovuto ai loro problemi sociali ha costituito un altro punto importante della discussione.
Inoltre, nello spirito di un dialogo aperto e democratico, i membri della XV Assemblea Generale hanno riadattato la carta organizzativa del KNK in accordo con i suoi doveri, responsabilità e la sua visione.
Il risultato della XV Assemblea Generale, in quanto organismo trasparente e democratico, è costituito da una dichiarazione e da una serie di risoluzioni per popolo kurdo, l’opinione democratica e le ONG del mondo, le Nazioni Unite e altri organismi internazionali.

1. Il KNK, “organizzazione ombrello” che raggruppa le varie organizzazioni kurde, continuerà il suo lavoro di coordinamento per procurare risorse e portare avanti attività pacifiche e democratiche negli ambiti politici, sociali, culturali e diplomatici al fine di presentare i diritti nazionali, civili e democratici del popolo kurdo ed accrescere la presa di coscienza pubblica;

2. Il KNK sostiene ogni singolo risultato in ogni parte del Kurdistan e considera questi risultati nel contesto dei successi democratici dei kurdi. Inoltre fa appello a tutte le diverse organizzazioni in Kurdistan affinchè tali risultati siano protetti e difesi;

3.Il KNK chiede la pace e la democrazia per il Kurdistan che è parte della Turchia ossai Bakur e considera il rilascio del Sig.r Ocalan come prerequisito per una soluzione pacifica della questione kurda in Turchia:

4. Il KNK sostiene la volontà del popolo kurdo per un auto-governo a Bakur(Turchia). E sostiene i risultati politici e culturali in altre zone. Il KNK chiede a tutte le organizzazioni democratiche in Turchia, al Kurdistan e all’estero di sostenere una soluzione pacifica della questione kurda sorta in Turchia e supportare l’HDP alle elezioni del 1 Novembre dal momento che una vittoria del HDP significa infatti democrazia e libertà per la Turchia e per il Kurdistan;

5. Il KNK sostiene la volontà del popolo kurdo del Rojava(Siria) per un’auto-governo dei suoi Cantoni e chiede a tutti i vari organismi politici del Rojava di concentrarsi sulla cooperazione e la coesistenza;
6. Il KNK vede il problema della richiesta d’asilo e della migrazione dal Kurdistan, specialmente dal Rojava e Bashur, come un fenomeno pericoloso. Fa appello al KRG e al Rojava affinché si trovi immidiatamente risposta al problema. Fa appello inoltre a tutte le aree del Kurdistan affinché sostengano la politica di non abbandono del Kurdistan e provino invece a trovare una soluzione all’esistenza sociale, economica e ai problemi politici, specialmente dei giovani;

7. Il KNK condanna la polotica di soppressione e aggressione condotta dallo Stato Islamico dell’Iran contro il popolo kurdo e le altre popolazioni in Iran. Chiede all’ IIS di fermare le sue uccisioni, impiccagioni, arresti e persecuzioni del popolo kurdo e di altri popoli. Il KNK chiede allo Stato Islamico dell’Iran di bloccare la vendita e la distribuzione di droghe e fornire una reale risposta al problema di dipendenze, restituendo il diritto al popolo, soprattutto ai giovani di avere opportunità di lavoro e diritto allo studio e al lavoro;

8. Il KNK sostiene le istanze politiche della popolazione kurda a Khorasan dal momento che ha espresso il desiderio di avere un auto-governo e di proteggere la propria lingua e cultura kurda;

9. Il KNK condanna ogni forma di soppressione delle donne e non considera ragionevole a tal riguardo alcun pretesto sociale, economico, culturale. Il delitto d’onore e altri abusi sociali e sessuali devono essere puniti duramente dalla legge. Il sistema scolastico deve essere tale da spianare la strada al rispetto reciproco, all’eguaglianza e al reciproco riconoscimento tra i sessi. Il governo deve assumersi la sua responsabilità in merito alla soppressione sociale, economica e culturale. Deve esserci un buon sistema educativo sostenibile a servizio dei diritti a breve e elungo termine delle donne;

10. La gioventù costituisce il bene più degno di nota per il popolo kurdo. Il KNK sostiene perciò tutti i tipi di riforme che servano al futuro dei giovani e a conservarli a casa loro;

11. Il KNK chiede all’intera popolazione del Kurdistan di difendere i propri diritti nazionali, politici, sociali e culturali e a preservare e garantire lo sviluppo della lingua kurda. Il KNK sostiene il diritto del popolo kurdo ad avere, preservare e sviluppare la madre lingua.

12. Il KNK sostiene i Cantoni del Rojava e incoraggia la politca di educazione nella madre lingua di ciscuna popolazione dell’area. La politica di assimilazione dell’identità kurda e delle identità degli altri popoli come gli assiri, gli arabi e gli armeno deve cessare;

13. Il KNK considera i media indipendenti e la stampa indipendente in Kurdistan come un bene di valore. Di conseguenza condanna ogni tipo di attacco contro di loro. Il KNK chiede ai media del Kurdistan di essere oggettivi e non permettere ai partiti politici di interferire negativamente affinchè non minino la libertà di stampa;

14. Il KNK chiede a tutte le organizzazioni e i partiti di non scivolare in polemiche non necessarie e ideologicamente negazioniste ciascuno verso l’altro. Tutti devono mostrare senso di respnsabilità e agire in accordo con la natira democratica e pacifica del Movimento di liberazione kurdo;

15. Il KNK desidera vedere le diaspore kurde più attive, specialmente in campo diplomatico, culturale e sociale. Le diaspore kurde hanno la capacità di rappresentare le richoeste nazionali kurde e di rinforzare l’unoità dei kurdi;

16. Il KNK chiede a tutti gli attori politici e sociali, tra cui le ONG, di sostenere e difendere i diritti dei popoli che vivono in Kurdistan quali gli assiri, i caldei e gli armeni. Essi sono componenti nazionali connaturate al Kurdistan e devono godere delle libertà. IL KNK condanna ogni tipo di aggressione alle quali queste popolazioni hanno dovuto far fronte e che fronteggiano oggi. Dobbiamo tutti aiutarli a restare nelle proprie case e luoghi;

17. Il KNK condanna la soppressione e l’aggressione del popolo ezida e chiede a tutte le varie organizzazioni politiche e non politiche in Kurdistan e all’estero di sostenerlo e aiutarlo. Gli ezidi, in quanto minoranza religiosa ha fatto fronte a genocidi 73 volte nel corso della storia. Il KNK chede all’UN, UNCHR, EU, alle organizzazioni per i diritti umani di aiutare e supportare gli ezidi e chiede che sia riconosciuto come “genocidio” il recente massacro da parte dell’ISIS dal momento che si è trattato di una aggressione politica pianificata precedentemente e consistita nella riduzione in schiavitù, negli abusi sessuali e stupri sistematici, nell’uccisione di massa, nella confisca delle proprietà, nella dispersione forzata e altro attti criminali. Il KNK condanna fermamente gli atti, le mnifestazioni ed espressioni di razzismo, discriminazione razziale e legata al credo religioso;

18. Il KNK condanna la discriminazione politica dello Stato Islamico dell’Iran contro gli yarsan e chede al popolo kurdo di aiutarli e sostenerli;

19. Il KNK condanna la politica di discriminazione praticata dall’AKP verso gli aleviti e chiede ai kurdi di aiutarli e di sostenerli;

20. Il KNK condanna gli atti barbarici di distruzione di siti storico-archeologici delle antiche civilizzazioni nell’area del Medio Oriente, specialmente in Kurdistan e nelle zone limitrofe e chiede alle Nazioni Unite, all’opinione democratica e alle democrazie di fare di più per prevenire tali atti incivili che danneggiano l’eredità culurale dei popoli del Medio Oriente.

L’Assemblea ha emesso delle risoluzioni che hanno nominato il Sig.r Rebwar Rashed e la Sig.ra Nilüfer Koc come co-presidenti del KNK e hanno altresì designato 17 membri del Consiglio Esecutivo del KNK e ha emesso altre importanti risoluzioni.

Membri del Consiglio Esecutivo:

1. Mr. Abdulkerîm Umer
2. Mr. Adem Uzun
3. Mr. Behzad Pîrmûsa
4. Mrs. Dilşa Osman
5. Mrs. Jalane Neqşebendî
6. Mr. Kamîran Berwarî
7. Mr. Numan Ogur
8. Mrs. Parween Saeed
9. Mr. Refîq Ghafour
10. Mrs.Shahla Hafid
11. Mrs. Songul Karabulut
12. Mr. Tahîr Kemalîzadeh
13. Mr. Yilmaz Gunay
14. Mrs. Zeyneb Murad Feylî
15. Mr. Zubeyir Aydar

Membri dei partiti e delle organizzazioni politiche:

1. Bet-Nahrain Democratik Party, Bashur
2. Bizûtneweyî Demokrati Gelî Kurdistan (Democratic Peoples Movement), Bashur
3. Bizûtneweyî Demokratîkî Yarsan (Democratic Movement of Yarsan), Rojhilat
4. CÎK – Civaka Islamîaya Kurdistan (Islamic Union of Kurdistan)
5. Al Heya Al Wataniya Al Erebiya ( National Council of Arabs), Rojava
6. El Partî Demuqratî Kurd – Suri – PDK-S – El Partî, (Democratic Party of Kurds in Syria)
7. FEDA – Federesyona Elewîyên Kurdistan ( Federation of Alawitis in Kurdistan)
8. FEK – Federasyona Êzidîyên Kurdistan (Federation of Ezidis in Kurdistan)
9. Hevbendîya Êzidiyên Sûrî, (Union of Ezidis in Syria), Rojava
10. Hibî Şuî Kurdistan (Kurdistan Communist Party), Bashur
11. Hizbî Ayindeyî Kurdistan (Kurdistan Future Party), Bashur
12. KCD – E – Kongra Civaka Demokratîka Kurd – Ewropa (Democratic Peoples Union of Kurds in Europe)
13. KCK – Koma Civakên Kurdistan (Kurdistan Communities Union)
14. KJK – Koma Jinên Kurdistan (Kurdistan Women’s Communities)
15. Komela Islamî Kurdistan (Kurdistan Islamic Group), Bashur
16. Kongre Camayto di Betnahrin (Congress of Peoples of Mesopotamia)
17. Kongreya Êzidiyên Rûsyayê(Congress of Ezidis in Russian Federation)
18. Otonomiya Federala Netewî û Çandî ya Kurdên Rûsyayê (Cultural and National Autonomy of Kurds in Russian Federation)
19. Partî Demokratî Kurdî – Suriya P.D.K.S (Kurdish Democratic Party-Syria), Rojava
20. Partî demukratî kurdistanî- Suriya (Kurdistan Democratic Party-Syria), Rojava
21. Parti Parezgerani Kurdistan (Kurdistan Conservative Party), Bashur
22. Partî Sewzî Kurdistan (Kurdistan Green Party), Bashur
23. Partî Sosyalîstî Demokratî Kurdistan (Kurdistan Socialist Democratic Party), Bashur
24. Partî Zahmetkêşanî Kurdistan (Kurdistan Toiler’s Party), Bashur
25. Partiya Çepa Demokrat ya Kurd li Sûriyê (Democratic Left Party of Kurds in Syria), Rojava
26. Partîya Çepa Kurd li Suriya (Kurdish Left Party in Syria), Rojava
27. Partîya Guhertina Demokratik ya Mezopotamya (Democratic Change Party of Mesopotamia), Rojava
28. Partîya Keska Kurdistan (Kurdistan Green Party), Rojava
29. Partiya Komunista Kurd – Suriya (Communist Party of Kurds in Syria), Rojava
30. Partîya Kumunîsta Kurdistan (Kurdistan Communist Party- KKP), Bakur
31. Partiya Liberal ya Kurdistan (Kurdistan Liberal Party), Rojava
32. Partiya Rizgarî ya Kurdistanê (Kurdistan Liberation Party), Bashur
33. Partiya Yekitiya Nishtimani Azad PYNA- Kurdistan li Rojava
34. PÎK – Partîya Islamîya Kurdistan (Islamic Party of Kurdistan), Bakur
35. PJAK – Partî Jiyanî Azadî Kurdistan (Party of Free Life of Kurdistan), Rojhilat
36. PYD – Partîya Yekîtîya Demokratîk (Democratic Union Party), Rojava
37. Sazumana Xelkî Kurmanc ya Bakurê Xuresanê (Organisation of Kurmanc People of Northern Khorasan), Rojhilat
38. TEVDA – Tevgera Ezidîyên Kurdistan (Kurdistan Ezidi Movement), Bashur
39. Tevgera Azadiya Komelgeyî Kurdistan
40. Tevgera Çaksazî – Sûrîya (Movement for Reforms in Syria), Rojava
41. Tevgera Jinên Kurd li Ewropa – TJK – E (Movement of Kurdish Women in Europe)
42. Tevgera Nujena Kurdistan – Rojava (Movement of Modern Kurdistan), Rojava
43. Yekîtiya Navnetewî ya Rêxistinên Kurdan ên li welatên YDS (National Union of Kurdish Organisation in the Commonwealth of Independent States –CIS)
44. YNDK – Yekîtî Neteweyî Demokratîkî Kurdistan (Party of National Democratic Union of Kurdistan), Bashur

Osservatori e ospiti:
1. GORRAN (Movement for Change), Bashur
2. Komelî Zahmetkêşanî Kurdistan (Kurdistan Toilers’ Party), Rojhilat
3. Yekgirtuyî Islamî Kurdistan (Kurdistan Islamic Union), Bashur
4. YNK (Patriotic Union of Kurdistan-PUK), Bashur
5. PYK-S El Wehdê (Union Party of Kurds in Syria-El Wehde), Rojava
6. Partî Serbixweyî Kurdistan (Party for the Independence of Kurdistan), Bashur
Membri degli istituti KNK e delle ONG:
1- Agirgeha Zerdeştîyan (Fire Temple of Zoroastrian’s/Zardashti’s), Sweden
2- ASUDA – Rêxistina Jinan Dijê Tind û Tîjîya Li Hember Jinan (Combating Violence Against Women), Sulaymaniyah
3- CDK-F – Koordînasyona Navendên Civakên Demokratîkên Kurd (Coordination of Democratic Kurdish Communities), France
4- CHAK (Centre of Halabja Against Genocide and Anfalisation of the Kurds), Bashur
5- CHAK, Rojava
6- Encumena Jinan (Halabja Council of Women), Bashur
7- Enstituta Kurdî – Almanya (Kurdish Institute in Germany)
8- Enstituta Kurdî – Bruksel (Kurdish Institute in Brussels)
9- Enstituta Kurdî – Stockholm (Kurdish Institute in Stockholm)
10- Federasyona Girtiyên Siyasiyên Kurdistan (Federation of Political Prisoners in Kurdistan), Bashur
11- Komala GAYANDIN (Association for Information), Erbil
12- Komîteya Kurdistan ya li Ermenistanê (Kurdistan Committee of Armenia), Eriwan
13- Komîteyî Bilindî SABÎ (High Committee of Mandaeans/ Sabians), Kirkuk
14- Meclisa Gel ya Maxmur (Peoples Council of Makhmour), Bashur
15- Meclisa Jina ya Êzidîyan (Ezidi Women’s Council), Bashur
16- MŞD- Meclisa Şingal ya Diasporayê (Shengal Council in the Diaspora)
17- NAVDEM – Koordînasyona Navendên Civakên Demokratîkên Kurd (Coordination of Democratic Kurdish Communities), Germany
18- Navenda Perwerde ya Kurd û Emerîka Kurdish-American Education Center), Duhok
19- Navenda Perwerdeya Margaret (Margaret Center for Education), Sulaymaniyah
20- Platformî Hewram (Platform of Hawramans)
21- Rêkxirawî Azermihr (Womens Organisation of Rojhilat), Sweden
22- Rekxrawi Tzgar Bwani Chki Kimyai (Organisation against the use of Chemical Weapons), Halabja
23- Rêxirawî Nwê (Organization – Promoting self-sufficiency and working for reform in Halabja)
24- Tevgera Geşedan û Pêşedanê (Organisation for Development), Kirkuk
25- Tevna Raportêrên Lêkolîna Rojnamegerî (NIRIJ- Network of the Iraqi Investigative Journalism), Duhok
26- Yekîtiya Saziyên kurd ên li Ûkraynayê – MEDYA (Union of Kurdish Associations in Ukraine)
27- YEKMAL – Yekîtîya Malbatên Kurd (Association of Kurdish Parents in Germany)
28- YMK – Yekîtîya Mamostayên Kurdistan (Union of Kurdish Teachers), Germany

XV Assemblea Generale del KNK
27/09/2015
Bruxelles/ Belgio