Revolution in the making: I. conferenza, 6 -7 ottobre 2018, Francoforte – Germania

A tutte le donne, care amiche, le vostre sorelle della Mesopotamia e del Medio Oriente stanno lottando per la libertà da molto tempo – come le nostre sorelle in tutto il mondo. I problemi sociali, ecologici ed economici creati dal sistema patriarcale – mascherandosi in diverse forme lungo migliaia di anni – sonocresciuti ancora di più. Questo sistema non solo priva le donne, ma tutti i popoli, lavoratori, contadini, operai della loro libertà. Come esseri umani, oggi, siamo di fronte a genocidi, femminicidi e un massacro della natura.  SCARICA PDF ‘Program International Women’s Conference’ ITALIANO


Il capitalismo è in una crisi strutturale, e nonostante sostenga che non ci siano alternative ad esso, ha perso la sua legittimità in tutto il mondo. Per superare la propria crisi, il sistema ha aggiornato tutti i supporti fondamentali come il fondamentalismo religioso, lo scientismo, il sessismo e il feudalesimo, il fascismo, il nazionalismo e cerca di presentarsi come l’unica alternativa.

Noi, quelle che lottiamo, sappiamo che il punto comune di tutti questi percorsi è l’ulteriore colonizzazione delle donne e dei popoli, come l’inasprirsi dei problemi economici, sociali ed ecologici.

Care donne,
sappiamo che ci sono percorsi al di la di quelli che ci vengono presentati come alternative. In Rojava/Siria del Nord, Bakur/sudest della Turchia, come in altre parti del mondo come tra le/gli zapatiste/i è possibile vedere la lotta per costruire il nuovo. La costruzione di un sistema non patriarcale e di un’economia democratica è a distanza raggiungibile e ha il potenziale di stabilirsi in maniera permanente. Il 21esimo secolo è giusto di fronte a noi con il potenziale di essere il secolo della libertà delle donne e dei popoli.

Care amiche,
Pertanto vogliamo mettere assieme il nostro potenziale di cambiamento e la nostra esperienza nella conferenza “The Revolution in the Making” (la rivoluzione nel fare), che si svolgerà dal 6 al 7 ottobre 2018 a Francoforte. Pensiamo che come un’analisi approfondita dei metodi di civilizzazione degli Stati e delle classi, usati nella colonizzazione delle donne, c’è la necessità di ritrovare la memoria della resistenza delle donne. Troviamo che sia estremamente importante che condividiamo esperienze; in modo da essere pronte ai prossimi attacchi del sistema patriarcale.

Saremo quindi capaci di creare percorsi, metodi e prospettive che possano essere adatte alle condizioni, qualità e necessità del nostro tempo. In questo modo possiamo organizzarci e creare le nostre alleanze dal locale all’universale. Contro i costanti attacchi del sistema patriarcale saremo capaci di tessere una rete di resistenza duratura. Per questo, avremo l’opportunità di diventare un soggetto attivo nella lotta più appassionante del nostro tempo.

Oggi è il tempo delle donne, è adesso il tempo di tessere questo futuro assieme ed è il momento di fare del 21esimo secolo il secolo della rivoluzione delle donne e dei popoli!

Principali sessioni della conferenza:
• La crisi del patriarcato e la sua guerra sistematica contro le donne
• La lotta delle donne per la libertà e il processo della sua costruzione
• Esperienze di diversi movimenti di donne
• Rivoluzione nel fare – tessere il nostro futuro assieme
• Workshops

– Programma –SCARICA PDF ‘Program International Women’s Conference’ ITALIANO

GIORNO 1
Apertura

Sessione I
Crisi del Patriarcato e la Sua Guerra sistematica alle donne


1. L’apice del patriarcato: la misoginia del capitalismo

Mai prima nella storia le donne sono state esposte a un così profondo e stratificato sfruttamento come nel capitalismo. Insieme allo stato-nazione il sistema capitalistico costituisce l’espressione più costituzionalizzata del patriarcato. Inoltre, nel suo farsi sistema, il capitalismo ha iniziato col distruggere società basate sulle culture matricentriche, che sono agli antipodi del sistema capitalista stesso. E dunque come dovremmo definire la connessione tra il Sistema patriarcale e il capitalismo? Perché e come il sistema maschile dominante ha raggiunto il livello più avanzato nell’età capitalistica? E può una lotta di liberazione delle donne che non sia anticapitalista avere successo?

2. La rottura del XXI secolo: Le donne affrontano le sfide e le opportunità
Il sistema mondiale capitalista è entrato nel 21esimo secolo con una crisi strutturale. In conformità alla sua natura sta provando a emergere dalla sua crisi sistemica intensificando gli attacchi verso i suoi avversari. In particolare dobbiamo discutere della guerra sistematica condotta contro le donne. Ma le crisi contengono sempre in se stesse anche le opportunità per radicali sovversioni. Quali rischi e opportunità implica per la liberazione delle donne la crisi del sistema patriarcale? Come possiamo analizzare l’odierna crisi da una prospettiva di genere?

3. Il sessismo e le sue connessioni con la santa trinità del capitalismo.

Nella modernità capitalista il potere riproduce se stesso basandosi su dei pilastri ideologici: sessismo, nazionalismo, fanatismo religioso e scientismo. Mentre gli ultimi tre pilastri non possono essere separati, il sessismo è alla base di tutte le forme di potere. Qual è la relazione tra il sessismo e gli altri tre principali pilastri ideologici della modernità capitalistica? E come affrontare il nazionalismo, il fanatismo religioso e lo scientismo nella lotta contro il sessismo?

Sessione II
Laboratori

1. L’ascesa dei regimi fascisti e il loro impatto sulle donne.
2. Femminicidio, violenza sessuale e autodifesa
3. Ecologia
4. Comunità matriarcali e identità sociali
5. Guerre, dislocamenti forzati e politiche di migrantizzazione
6. Colonialismo, modernità capitalistica e impatti sulle donne
7. Femminilizzazione della povertà e dell’economia comunalista
8. Donne e media alternativi
9. Mettere la nostra teoria in pratica
Sera: Concerto

GIORNO 2
Sessione III
La lotta delle donne per la libertà: Da Fis a Kobane e da Minbic a Raqqa

1. La filosofia dietro la rottura dal Sistema patriarcale: La strada intrapresa da Fis a Raqqa – come abbiamo concluso che la liberazione delle donne è più preziosa della liberazione di un paese. Quanto è fondamentale la liberazione delle donne e l’uccisione del maschio dominante alla base del sistema patriarcale? In che modo la Nazione Democratica e la sociologia della liberazione, con i suoi contenuti innovativi, ci permettono di tessere il nostro futuro? Quale ruolo gioca Jineoloji?

2. La realizzazione del Sistema confederale delle donne: la filosofia in pratica
Materializzare i nostri progressi in un sistema continuativo e sostenibile è cruciale. Ma per questo dobbiamo sostituire i pilastri più importanti dell’ordine patriarcale con i seguenti: l’importanza dell’organizzazione, della messa in rete, dell’educazione, dell’economia ecologica comunalista, delle strutture non statali (incluso il sistema dei co-presidenti) e di come mantenere tutto ciò in questo modo.

3. Perché l’autodifesa e non la protezione delle donne: il mito, l’ipocrisia e la verità
Sia il monopolio dell’uso della violenza da parte degli stati-nazione e di altre forme statali del passato, sia l’uso eccessivo e illimitato della violenza da parte dei movimenti rivoluzionari del passato e la loro inadeguata analisi, hanno dato forma alla nostra concezione dell’autodifesa.
Abbiamo mai difeso noi stesse o dovremmo essere protette da altre-i, e in caso affermativo, da chi? E, in quel caso, chi usa la violenza contro di noi? Come dovremmo definire e articolare la nostra comprensione dell’autodifesa? Quali sono le precauzioni da prendere in modo che non si evolva nell’indesiderata forma di violenza patriarcale?

Sessione IV
Località diverse, lotte universali: esperienze di movimenti delle donne


1. Dalle regine briganti alle pink gangs: resistenza postcoloniale delle donne asiatiche contro violenza e stupro di genere

L’India è uno dei paesi in cui lo scontro tra la cultura matricentrica e il sessismo può essere visto con più intensità. Da una parte la cultura della dea madre, dall’altra vedove arse vive, uccisioni di feti femminili, stupri di gruppo. Com’è possibile che in un paese dove fino a poco tempo fa le donne sono state santificate, la misoginia abbia potuto raggiungere un livello così alto? Quale ruolo ha giocato il colonialismo? E come le donne resistono, in teoria e in pratica, contro le differenti forme di sessismo e sfruttamento?

2. L’irrilevanza delle vite nere e perché la supremazia bianca è sessista
Le esecuzioni extragiudiziali, la violenza della polizia, la disuguaglianza sistematica e la discriminazione in USA contro le persone nere sono l’espressione locale di una realtà molto più universale: coloro le cui vite, svalutate dall’ordine bio-politico egemonico, sono irrilevanti, diventano obiettivi da eliminare. Sono quelli che scuoterebbero il sistema alla radice se fossero liberi. In questo senso, può essere una coincidenza che, parallelamente alla crescita del movimento BlackLivesMatter sotto la guida delle donne, una persona che rappresenta il sessismo e la supremazia bianca sia diventato presidente degli Stati Uniti?

3. Il risveglio delle figlie della Dea: la seconda rivoluzione delle donne nel Medio Oriente
Atargatis nel nord della Siria, Ishtar in Mesopotamia, Anahita in Iran, Star in Kurdistan: nel Medio Oriente, che è stato un luogo di profondo radicamento della cultura della dea madre, le donne stanno tessendo una seconda rivoluzione delle donne. Ma il Medio Oriente è anche il posto dove il patriarcato è stato istituzionalizzato e oggi si combatte una violenta battaglia tra la dominazione degli uomini e la liberazione delle donne. Può la lotta di liberazione delle donne nel Medio Oriente apportare un contributo universale a partire dalla storicità del luogo? Che significato può avere, qui, una rivoluzione nella rivoluzione?

4. Le successore di Gabriela: l’alleanza delle donne in teoria e pratica
Un’efficiente lotta di liberazione delle donne contro il Sistema patriarcale ha bisogno di un azione unitaria e di lavoro in rete. Ma come possiamo unirci nonostante le nostre differenze? Quali princìpi e sforzi di comprensione sono necessari per una lotta comune? Quali sono le difficoltà e i successi delle alleanze? Come sviluppare un modello organizzativo comune proteggendo al contempo l’autonomia nella pratica?

5. #NiUnaMenos: non saremo una in meno
Nell’America Latina le uccisioni di donne hanno già raggiunto l’estensione di un genocidio femminile.

Le donne hanno combattuto per anni per rendere visibili le uccisioni a livello statale e per garantire che i responsabili siano ritenuti colpevoli. Una volta riconosciuta la complicità dello stato hanno concluso che il femminicidio può essere fermato solo con una forte auto-organizzazione. Il movimento Ni Una Menos si è sviluppato inizialmente in Argentina e si è diffuso attraverso l’America Latina. Come può essere fermato il femminicidio? Di quale tipo di organizzazione abbiamo bisogno?

Sessione V
Rivoluzione in divenire: tessere il nostro futuro insieme

Gli sconvolgimenti dei nostri tempi non solo provocano molto dolore, violenza e allontanamento di milioni di persone dalla loro terra, ma ci danno anche la possibilità di intrecciare il nostro modo di vivere. Quali sono i parametri di ciò che stiamo proponendo? Conosciamo molto più del nostro passato, presente e futuro di quanto sia mai stato conosciuto. Quanto è possibile fare rete all’interno di ciascuno di questi parametri? Il concetto di solidarietà deve trasformarsi ed essere inteso come tensione verso l’unità degli sforzi, delle lotte, delle azioni, delle creazioni, e di come tesserle insieme.

• Il movimento di liberazione delle donne nere – Le donne nere hanno affrontato e affrontano una feroce repressione razzista, la sua manifestazione nell’antica colonizzazione schiavista e le aggressioni che ne derivano in differenti forme. Ma per tanto tempo hanno lottato per la loro libertà e continuano a essere un’ispirazione per le donne che lottano in tutto il mondo. Qual è la strada indicata e come possiamo stringere legami con essa?

• I bellissimi colori mostrano come le donne in India siano ardite nel combattere e resistere agli attacchi delle politiche neo-liberiste del capitalismo e agli attacchi generali del patriarcato. Come fare spazio alla solidarietà di diversi tipi?

• Le donne arabe hanno subìto un doppio livello di perdita della libertà a causa del durissimo patriarcato egemonico arabo che ha perso il suo potere regionale e mondiale a causa dell’egemonia capitalista. Come possiamo trascendere i confini tracciati tra le donne della regione e agire unitariamente?

• Sotto le macerie del fondamentalismo religioso, del feudalesimo, del nazionalismo e delle guerre recenti, le donne dal Kurdistan – le schiave di tutte le schiave – si alzano rifiutando tutte le forme di patriarcato. Come possono le donne agire/reagire insieme verso obiettivi comuni?

• Zapatiste – Le donne delle foreste pluviali ci raccontano la stessa canzone in una melodia diversa, continuando la lotta e la resistenza delle donne nelle foreste pluviali e oltre. Così lontane ma così vicine nella visione.

Informazioni Tecniche
Date: 6-7 ottobre 2018
Ora: 9:00

Location:
Casa degli Studenti all’Università Goethe, Mertonstraße 26, 60325, Francoforte sul Meno

Traduzione simultanea:
kurdo, inglese, tedesco, turco, italiano, spagnolo e francese

Tassa di registrazione:
30 € inclusi pranzo e caffè, tè o 50 € (prezzo di solidarietà). Fateci sapere se avete difficoltà.

Alloggio: alloggio di solidarietà per un massimo di tre notti dalle famiglie curde e dai loro amici. Abbiamo anche camere riservate in ostelli a prezzi accessibili

Registrazione: Si prega di registrarsi entro il 15 settembre scrivendo a womenweavingfuture@riseup.net.

Fateci sapere se avete bisogno di un alloggio e per quante notti, se hai bisogno di assistenza all’infanzia e in quale regione stai vivendo.

Maggiori informazioni sul programma e aggiornamenti in tempo reale lo trovate nella nostra pagina web www.revolutioninthemaking.blogsport.eu